Toni Negri? Un autorevole avanzo di galera? E i ragionamenti di un terrorista mi interessano poco.

“Gilet gialli, non è destra o sinistra. È tutti contro Macron”.

Sulla protesta che sconvolge la Francia : “Non è il ’68, ma una rivolta contro il sovrano, che ha abolito i corpi intermedi e ora non può mediare: un disastro…”

Semplice così, eppure complesso: di certo allarmante. Nella sua Parigi, la città dove vive da tanti anni, il professor Toni Negri cerca di dare una lettura alle proteste che da settimane stanno sconvolgendo la Francia. I ‘gilet jaunes’, i ‘gilet gialli’, non sono fenomeno facile da leggere nemmeno per lui, che di movimenti operai e studenteschi se ne intende. Perché sono un fenomeno nuovo, argomenta Negri in questa intervista ad Huffpost: “Non è il ’68, che fu troppo novecentesco. Non è destra o sinistra: è contro Macron che ha distrutto i corpi di intermedi e ora si ritrova senza possibilità di mediazione e senza la minima possibilità di fare un appello gaullista”. Negri scomoda paragoni altisonanti della storia come il celebre appello del generale De Gaulle alla ‘Francia libera contro i nazisti’ nel 1940: lo fa per segnalare la gravità dei fatti francesi. Il fatto che Macron non abbia margini di azione, continua Negri, “è un problema grossissimo, un disastro che dovrebbe interrogare chi concepisce il populismo di centro…”.

PREMESSA: I ragionamenti di un terrorista mi interessano poco. Ho parlato con amici francesi.sono nati su Facebook poi si sono allargati.c è dentro di tutto.il malessere delle classi medie.della Francia profonda virando sempre più a ds. In Italia il POPOLO NON ha la capacità di unirsi.Macron è di centro.ma è l unico baluardo per l Europa unita. Quindi per ora in una Europa piena di fascisti è bene che resti.Le Pen è in agguato.i francesi pensanti sono con Macron.

Io sono di sinistra e lo sono stato anche nei periodi bui delle brigate rosse…quando grandissimi scemenziati come questo gran signore di amplissima et illuminatissima visione hanno portato al massacro con le loro sicumere un intera generazioni..salvandosi solo le proprie terga..ed oggi devo vedere questo signore le cui mani ANCOR grondano di sangue debba esprimere delle opinioni…il sangue mi sobbalza alla testa!!!! abbi il coraggio di stare zitto con le mefistofeliche parole hai portato al massacro un sacco di ragazzi! ZITTO PER SEMPRE! SOLO LA TOMBA DEVE PARLARE PER TE!!!! E SE NON CI METTONO IL NOME…BHE SAREBBE UNA COSA ONOREVOLE!!!! di tutte le persone che si potevano intervistare sulla questione Huffingtonpost sente che quella più indicata sia Toni Negri!!! E’ sconfortante! Riporto un estratto da un articolo a firma di Paolo Brancalini pubblicato su il Giornale in data 26.02.2017:

“Condannato a 30 anni di carcere, ridotti a 12 in appello, Toni Negri è libero dal 2003, dopo la latitanza, un patteggiamento e quindi la semilibertà, ma non gli è permesso di prendere parte alle elezioni né di insegnare. A parte gli inviti a convegni e incontri pubblici, in cui raramente manca di generare polemiche, come qualche anno fa a Ferrara disse che «i dirigenti del Pci meriterebbero un processo pubblico. Quando i compagni delle Brigate Rosse sparavano loro nelle gambe io non ho mai condiviso i loro metodi, sia chiaro non facevano male ad avercela con loro, perché queste persone hanno distrutto tutto un patrimonio di lotte».

Eletto deputato radicale nel 1983, dall’età di 60 anni, cioè dal 1993, ha ricevuto un vitalizio di 3.108 euro mensili, cinque volte la pensione d’un operaio medio, per aver frequentato la Camera per due mesi (e nove sedute in tutto) per poi fuggire in Francia. Da neppure un anno però Toni Negri, che vive tra Parigi e Venezia con la filosofa francese Judith Revel, deve fare a meno del vitalizio di Montecitorio. É uno dei sei ex parlamentari a cui l’Ufficio di presidenza della Camera, lo scorso ottobre, ha revocato il privilegio, avendo subito una condanna definitiva superiore ai due anni. Niente più vitalizio, dopo averlo incassato per 23 anni, però”.

PER CONCLUDERE DUE PAROLE SUL TEMA DEL INTERVISTA: In Italia manifestazione simili alle francesi  al momento è impensabile, anche per cultura, ma non solo. Prima devono saltare anche il M5S e la Lega. Questione di tempo. Quando si capirà che non basterà urlare al “negro” per evitare il declino economico, quando non basterà difendere “tradizioni” tout court, per evitare lo scontento popolare, la disuguaglianza nella distribuzione del carico fiscale, etc…

Allora sarà tabula rasa. Un intero sistema che continua a reggersi sui lacché, Berlusconi, Di Maio, Salvini. La stessa identica matrice culturale. Che fa l’interesse delle elite, che non ha alcuna intenzione di cambiare radicalmente il corso della storia. E’ un sistema che si ricicla. Ma non può farlo per sempre.

Contesto a Tony negri il “populismo di centro” che attribuisce a Macron… Macron non si è presentato come populista, bensì come espressione di quella elite etero diretta liberista che ha precarizzato ancora di più la vita della gente comune.I francesi hanno nel loro DNA la rivoluzione ed esprimono così il loro dissenso verso un governo orbo.Noi Italiani il nostro dissenso lo abbiamo espresso nelle urne con il referendum costituzionale del 2016 anche se la stampa ed i vari opinionosti fanno finta che il dicembre 2016 la gente non abbia sbagliato a votare e cercano di rieducarci facendoci lezioni nei vari talk show…Le cose sono cambiate fatevene una ragione e molto in peggio.

In Italia manifestazione simili alle francesi  al momento è impensabile, anche per cultura, ma non solo. Prima devono saltare anche il M5S e la Lega. Questione di tempo. Quando si capirà che non basterà urlare al “negro” per evitare il declino economico, quando non basterà difendere “tradizioni” tout court, per evitare lo scontento popolare, la disuguaglianza nella distribuzione del carico fiscale, etc…

Allora sarà tabula rasa. Un intero sistema che continua a reggersi sui lacché, Berlusconi, Di Maio, Salvini. La stessa identica matrice culturale. Che fa l’interesse delle elite, che non ha alcuna intenzione di cambiare radicalmente il corso della storia. E’ un sistema che si ricicla. Ma non può farlo per sempre.

“Non credo che destra e sinistra siano finite. Sono finiti i partiti della destra e della sinistra. Si è ingorgato il meccanismo della rappresentanza. La lotta di classe continua ad essere fondamentale” Assolutamente d’accordo. Ho sempre contestato l’aria di sufficienza con cui, tra gli intellettuali di sinistra, si affermava che non esistono più classi sociali. Esistono eccome: sono loro che, dando una ulteriore prova di miopia, si rifiutano di vederle. Anche perché ammettere che esistono classi sociali, significherebbe, implicitamente, ammettere che la SINISTRA non rappresenta più proprio quella classe di cui il partito COMUNISTA (scritto maiuscolo apposta) era voce inconcludente,come di conseguenza si vede ora con la nuova destra fasciata arrivata oro ora al governo.

Toni Negri? Un autorevole avanzo di galera? E i ragionamenti di un terrorista mi interessano poco.ultima modifica: 2018-12-07T18:14:00+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share