EUGENIO SCALFARI &C! Ci riprovate. Renzi, pur legittimato da due primarie vinte, non è più segretario del PD, non è più capo del governo, non è nemmeno ministro, non comanda, è in pratica uno qualunque. Se continua a contare, vuol dire che c’è una frazione significativa del PD che lo segue e che gli altri non sono capaci di spingerlo fuori dalla scena.

DI EUGENIO SCALFARI. Non si comanda da soli ma Renzi non l’ha capito.Se vogliamo uscire da questo buco nero dove siamo precipitati dobbiamo rilanciare il Pd, che dispone di dirigenti numerosi e avveduti. Se è ridotto numericamente come è ridotto, è l’ex segretario dem che ne porta la responsabilità

Il PD non l ´ha distrutto Renzi ma gli invidiosi traditori D´Alema, Civati, Fassina, Bersani e da ultimi Giannini, Damilano e dal referendum in poi anche da Scalfari, Renzi al referendum ottenne il 40%, la propagandata disonesta “batosta”  è stata causata grazie al mancante  10% e oltre  all´opposizione dei traditori Bersani, D´Alema, e compagneros comunisti – il brindisi con lo champagne – dall´opposizione di Scalfari, di alcuni giornalisti dI Repubblica e di alcuni costituzionalisti. La seconda “batosta” è stata data dal bullo razzista fascista, che piace tanto alla maggioranza della popoölazione italiana e dalle false promesse. .

Che tanti credano più a quello che sembra che a quello che è, è sempre accaduto: lo sapeva anche Goebbels. Renzi e il PD governavano bene, ma è bastato che i media (e la minoranza del PD) ripetessero senza sosta che Renzi era arrogante, antipatico e voleva comandare da solo, perché molti elettori di sinistra votassero per il no al referendum e il 4 marzo si astenessero o votassero Lega e M5S (non LeU), consegnando il paese alla destra. Bel capolavoro politico.

Ora ci riprovate. Renzi, pur legittimato da due primarie vinte, non è più segretario del PD, non è più capo del governo, non è nemmeno ministro, non comanda, è in pratica uno qualunque. Se continua a contare, vuol dire che c’è una frazione significativa del PD che lo segue e che gli altri non sono capaci di spingerlo fuori dalla scena.

Attribuire tutte le responsabilità a Renzi mi sembra semplicistico. Inoltre anche lei, dottor Scalfari, limita il discorso ad alleanze e modalità di governo del partito mentre la vera ragione per cui molte persone si allontanano è che non si capisce che cosa pensino i vari esponenti del Pd sulle problematiche attuali (immigrazione, lavoro e rapporti con il mondo dell’imprenditoria, legittima difesa), tutti attenti agli umori e alla pancia degli elettori. Salvini sbaglia ma almeno è chiaro nei suoi intenti, Di Maio è velleitario ma fa sognare i suoi, il Pd balbetta. Renzi, nonostante gli errori, è stato l’unico che ha fatto scelte chiare, ma queste non hanno mai avuto il sostegno del partito che lo ha visto sempre come corpo estraneo. Ed ora l’ennesima farsa: tutti i candidati alle primarie hanno fatto a gara a prendere le distanze da lui, salvo lamentarsi del suo mancato appoggio.

Temo purtroppo che il Pd si trovi in un vicolo cieco e che anche Renzi faccia fatica a ritrovare una sua collocazione dentro il Pd dove gli hanno fatto e ancora gli fanno un vero e proprio ostruzionismo e fuori dove la volatilità della gente non offre alcuna certezza. Temo anche che avesse ragione Giuliano Ferrara quando dopo il referendum del 2016 consigliava a Renzi un “esilio” di un biennio all’estero per ricostruire la sua vocazione politica. Da social e alcuni editoriali appare una difficile via di uscita….Chissà Leopolda e comitati civici!

 

EUGENIO SCALFARI &C! Ci riprovate. Renzi, pur legittimato da due primarie vinte, non è più segretario del PD, non è più capo del governo, non è nemmeno ministro, non comanda, è in pratica uno qualunque. Se continua a contare, vuol dire che c’è una frazione significativa del PD che lo segue e che gli altri non sono capaci di spingerlo fuori dalla scena.ultima modifica: 2018-12-09T10:22:35+01:00da bezzifer
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