E’ il tempo delle élite è finito ?

Risultati immagini per E' il tempo delle élite è finito ?Né élite né gente, democrazia è unire la società. A nessuno è precluso l’ingresso nelle classi dirigenti ma nessuno è immune dalla caduta, valori e difetti sono divisi equamente. Per questo non ci sono patti tra alto e basso ma solo un continuo lavoro di cucitura Gustavo Zagrebelsky interviene nel dibattito lanciato da Alessandro Baricco

Il Governo Conte-Salvini-Di Maio non è come per Il governo LETTA.Non viene giù per vie legali.Sembra più sullo … stile Maduro , roba che può sfuggire di mano.

E’ vero, il tempo delle mele è finito. Adesso impera quello della cattiveria, del parlarsi addosso, di chi fa la voce più grossa, di chi mena per primo, di chi ha solo 5 anni di pena per un omicidio.

MA! Le élites sono sempre esistite, da che mondo è mondo, e non sempre basate sul,potere del denaro. Ci sono, anche oggi, le élites ecclesiastiche, lupi travestiti , ma anche no, da agnelli, i militari-falchi, quelle dei trafficanti di armi e droghe, le mafie italiane, potentissime e micidiali. Ne sanno qualcosa in tanti martiri, dimenticati dai più.
Basta poi occupare la carica anche solo di consigliere o assessore, nel più minuscolo comune, per entrare a far parte di una élite temuta e rispettata, arrogante e supponente. “Lei non sa chi sono io!” E poi, ma dove e chi sono, tutte queste misteriose lobbies, queste élites dietro le quinte? Quien sabe.

D’accordo sul concetto di èlite e gente, ma  non sul  uso è strumentale e fuorviante nella volontà di oscurarne l’imprimatur originale perchè considerato implicitamente fuori dalla storia col declino dell’ideologia classica dell’ottocento, non ché reo di riconducibilità al concetto marxiano e gramsciano di borghesia e proletariato. Inoltre, com’era prevedibile, quando si parla in termini di sociologia politica e filosofica anche questo discreto saggio di Zagrebelsky non poteva che peccare del vizio culturale di considerare l’Italia l’ombelico del mondo ritenendo erroneamente che ciò che succede da noi (ad es.: il populismo sovranista) succeda dovunque mentre in realtà si tratta sciaguratamente di una fenomenologia unicamente italiana. Senon ché, l’immagine di Zagrebelsky, deterioratasi nell’aver osteggiato la riforma costituzionale e l’Italicum, non si rigenera con questo suo pur apprezzabile saggio.

Ma ora caro Zag,Come si sente ad aver fatto endorsement per anni a una banda di cripto-fascisti telecomandati da una SRL? Dov’era quando c’era da discutere sulla validità giuridica del contratto che lega gli esponenti M5S a una società privata, con il rischio che un privato cittadino non eletto da nessuno avesse in mano la nazione? Ah già, era a sbracciarsi contro la “deriva autoritaria” della riforma costituzionale di Renzi, assieme a tutto il circo del Fatto Quotidiano.

Caro Zag.Che il mondo sia Paese è una fake consolatoria. Significa trasformare il mondo in un paese. Quella cosa di cui ci avvisava Mcluhan con il Villaggio globale.
Solo noi siamo il Paese fatto di paesi. I nostri fenomeni sono irreplicabili:
La lega è un partito di paesani. I 5* rincorrono antiche mitopoiesi oramai defunte. E’ il cervello arcaico che lavora.La cattiveria è utilissima solo se esercitata su sé stessi. Sforzarsi a costringersi.

Consiglio pratico visto che sulla possibilità di insegnare il “nuovo” comportamento ne dubito fortemente.E’ l’esempio e la coerenza nei principi l’unico modo. Le parole sono vuote senza la prassi. E’ come cercare di insegnare a parole come diventare un buon calciatore. Altrimenti ci si ritrova molti passi indietro agli esperti di quello che
si crede necessario.Il manuale non esiste.

E’ il tempo delle élite è finito ?ultima modifica: 2019-02-01T10:29:52+01:00da bezzifer
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