Romano Prodi ed Enrico Letta, ritorno a casa. Il primo riavvicina la tenda dopo la “riscossa” delle primarie Pd, il secondo riprende la tessera dopo “l’insurrezione contro Salvini”

Visto che hanno contribuito con il loro atteggiamento a diminuire l’efficacia politica d un Segretario democraticamente eletto con percentuali superiori a quelli attuali di Zingaretti potrebbero tacere. E far restare nell’anonimato il loto voto che dovrebbe essere segreto. E no pubblico deve diventare per salire su un carro che, forse, dispenserà coriandoli, siamo in carnevale, RIDICOLI.

Ragnatele e vecchi merletti: il nuovo che avanza. Dopo uolter, ecco mortadella e lettiga di merkel&micron. Attendiamo trepidanti il ritorno dello smacchiator di giaguari e del bombardiere di belgrado. Per speranza ho poche speranze sembra nosferatu ultimamente. La boldrella e grassottello credo che si occupino più di shampoo agli immigrati irregolari. Comunque una pattuglia di nuovi parafrasando Camilleri, verrebbe da dire :Dopo secoli ecco la feccia ricongiungersi al secchione.Good Luck

Fra un po’ tornano a casa pure Bersani e D Alema. Tutti insieme appassionatamente. Per fare la solita alleanza anti qualcuno, prima era contro Berlusconi, adesso contro Salvini ma solo a parole È tornato il vecchio PD, e ora tornerà anche il vecchio PDS

Un PD largo e inclusivo? Qualcosa non torna se a predicarlo sono gli stessi che quando la loro comunità ha indicato un nuovo corso se ne sono andati. A meno che non si intenda un partito largo e inclusivo solo con quelli che la pensano come loro.
Letta avrebbe tante cose da dire? Qualcuno glielo impedisce? Ah, ho capito! Lui non le dice perché è un signore. O magari perché così solletica la fantasia e l’immaginazione della vittima del complotto. Povero PD e povero Zingaretti.

Con la loro ” cultura” e predisposizione ad aprire o chiudere varchi a secondo dove ” fischia il vento ” , sia il Prodi che Letta potrebbero davvero rientrare a far parte del Partito Democratico. Prima dell’ennesimo passo, dovrebbero porsi domande aventi risposte dirette ed incontrovertibili. Devono sapere che il questo caso, con la vittoria netta di Zingaretti, il Partito Democratico cambierà sicuramente lo schema politico dettato dall’ex segretario Renzi , quindi sicuramente più orientato a sinistra la dove il Prodi ha sempre sofferto l’ideologia del termine steso. Forse non è così per Letta sempre ostile alla politica Renziana ma anche Lui allontanatosi da quel Partito senza dare nessun contributo positivo anzi ad appoggiare quel tipo di politica contraria alla segreteria RENZI che ha portato il PD nel baratro dei consensi politici. Oggi un possibile rientro sul carro di quel vincitore che si pone obiettivi importanti , naturalmente per chi lo ha sostenuto e per chi condivide la strategia politica del vincitore stesso. Un difficile persorso nascosto tra le ” mine vacanti” seminate da una politica dilettantistica di questo esecutivo ma proficua sotto l’aspetto del consenso popolare. Zingaretti non è personaggio politico capace di strumentalizzare la politica in funzione di eventi straordinari , di malcostume o di predisporre dichiarazioni fuori dal senso politico su problematiche legate all’enorme problematica della migrazione. Abitiamoci a scoprire un nuovo ed interessante personaggio politico. Naturalmente ognuno di noi, con la propria intellettualità storico culturale potrà finalmente avere la possibilità di dare sfogo ad un progetto politico individuale atto a migliorare il consolidamento e ristrutturazione continua di questa nostra democrazia sempre e comunque da rimodernare sotto tutti gli aspetti.

Mi chiedo qual’è la nuova proposta politica del PD, la stessa di Renzi, quella di Calenda, oppure, non si sa che cosa, prima di darsi al trionfalismo, consiglierei di capire che cosa intendono fare questi boiardi di partito e di stato, perchè dopo lo strombazzamento mediatico, il rischio di un altra fregatura di DA LEMIANA memoria è sempre presente!!!!