Pd, Zingaretti stravince ma 103 parlamentari sono renziani. Per ciò dovranno fare i conti con noi renziani.

Pd, Zingaretti stravince ma 103 parlamentari sono renziani. (Matteo gioca solo, nasce la corrente di Lotti)

Pd, Zingaretti stravince ma 103 parlamentari sono renziani. (Matteo gioca solo, nasce la corrente di Lotti).I nuovi poteri dem: il segretario domina l’assemblea, nasce la corrente «lottiana». L’ex premier congela il nuovo partito, ma se si votasse lo farebbe, e senza i fedelissimi

Débâcle politica renziana a parte, i numeri e gli equilibri dei democratici fotografano una situazione paradossale dopo il trionfo di Nicola Zingaretti (Qui la nuovo squadra, con due donne vice ed il nuovo tesoriere Zanda) alle primarie: su 164 parlamentari eletti, ben 103 sono renziani. Nel dettaglio: 34 senatori e circa 69 deputati fanno riferimento all’ex premier. Ma si tratta di una corrente renziana allargata, visto che una settantina di essi, ormai, fa riferimento a Luca Lotti, da sempre braccio destro di Renzi.

La nuova geografia del potere del Pd
 La nuova corrente del «Biondo»

Viene quindi battezzata un’area «lottiana»? Gli uomini più vicini all’ex ministro, detto «Il Biondo, « non lo negano. È un passaggio non da poco: l’ex premier, come dimostrano i fatti, ha deciso di giocare una partita autonoma da senatore, cercando anche di divincolarsi dal peso dei destini di decine di parlamentari. Il motivo? L’ex leader ha congelato, almeno a medio termine, il progetto di abbandonare il Pd e fondare un nuovo contenitore.

L’altra strada di Renzi? Da solo, e senza i fedelissimi

Ma se dopo le Europee riprendesse quota la «linea dura», nella testa di Renzi c’è un partito nuovo, con gente totalmente nuova (soprattutto profili civici), e non ci sarebbe posto nemmeno per i fedelissimi di sempre. Un’altra strada, insomma, come preconizza il titolo del libro che sta portando Renzi in tour per l’Italia. In tanti lo hanno intuito e di conseguenza fanno riferimento a Lotti e a Lorenzo Guerini, che alle primarie ha sostenuto Maurizio Martina. Una parte dei 103 parlamentari renziani, come è naturale che sia, nelle prossime settimane dovrebbe saltare sul carro di Zingaretti. Ma i numeri, almeno in parlamento, continueranno a garantire ai renziani una discreta moneta di scambio nelle trattative con il nuovo segretario. Che, ad esempio, per avviare qualsiasi iniziativa dovrà per forza confrontarsi con le truppe che lo hanno avversato alle primarie. Mentre nell’assemblea nazionale del Pd gli equilibri saranno inscalfibili. Su mille delegati, circa 650 sono fedelissimi di Zingaretti, 250 della mozione Martina (di cui circa 190 sono lottiani) e 100 di Giachetti. Una geografia del potere stravolta, ma con un contrappeso per il neo segretario.

Bonifazi: «Adesso? Zitti e buoni per almeno sei mesi»

Intanto, con una battuta da realpolitik,Francesco Bonifazi, iper renziano e tesoriere del Pd in uscita fotografa così la situazione (Qui l’intervista al Corriere: »Speriamo non torni la Ditta o riperderemo):«E ora? Staremo zitti e buoni per almeno sei mesi». Mentre Renzi scrive: «Buon lavoro a Zingaretti. Basta fuoco amico, che io ho conosciuto bene come vittima». E visti i corsi e ricorsi storici nella sinistra, il conto alla rovescia dei «sei mesi» sembra già partito.

Pd, Zingaretti stravince ma 103 parlamentari sono renziani. Per ciò dovranno fare i conti con noi renziani.ultima modifica: 2019-03-06T19:09:54+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share