Perdona loro perché non sanno quello che fanno.

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“Siamo fuori dal tunnel !” cantava Caparezza già 15 anni fa, ma non si riferiva alla galleria ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, teatro dell’opera che si sta trasformando in teatrino della politica per una questione di principio che rischia di portare a far fare brutta fine all’attuale governo Lega-Cinquestelle.

La renitenza del M5S alla non realizzazione del progetto non è dovuta alla miopia del movimento o ad una specie di claustrofobia di cui soffrirebbe la maggior parte di coloro che stanno appesi alla piattaforma Rousseau con gli occhi ben dati (informatici) ed il rischio di scivolare nel burrone dell’Oltretromba delle scale del potere appena assaporato. No. A loro non frega niente che il tunnel si faccia o no. Il problema è che siccome Grillo e Casaleggio quando fondarono il M5S, inserirono fra le tante frattaglie ideologiche anche la NoTAV, non possono ora fare marcia indietro ed accettare di far mettere la quinta ad un treno che loro hanno deciso che deve camminare a passo d’uomo in modo che qualsiasi viaggiatore possa prenderlo a volo da ogni postazione senza disturbare il guidatore portando con sé armi e bagagli.

“Siamo fuori dal tunnel !” rappresenta lo slogan dei Cinquestelle per partito preso sin dalla sua fondazione e non possono affondarlo strada facendo. Ormai era stato deciso così e così è se vi pare. Punto. Avete visto cosa è successo ieri sera a Lecce ? Beppe Grillo è stato duramente contestato da attivisti Cinquestelle i quali, davanti al teatro Politeama, lo hanno accusato di calo di brache sul gasdotto Tap e la posizione sull’Ilva di Taranto. Ne ha fatto le spese anche la ministro per il Sud, Barbara Lezzi, considerata la ‘pupa di zucchero’ del movimento, brava a sfilare come lo zucchero filato ma a sfilarsi dai problemi.

E’ chiaro che se il Movimento si muovesse per smuovere anche il principio costitutivo della immobilità della velocità del treno passeggeri-merci Torino-Lione, nelle orecchie di Grillo-Di Maio fischierebbe non solo il suono stridulo del convoglio che vorrebbe correre di più per evitare che carni, mozzarelle, pesce andassero a mare, pardon a male, ma soprattutto la ribellione della rete che non capirebbe il senso del perché ci si è mobilitati per fondamenti e convincimenti di base per poi mandare tutto a puttane. Non è che il M5S ha già strizzato l’occhio a Salvini per la riapertura delle case chiuse ?

Perdona loro perché non sanno quello che fanno.ultima modifica: 2019-03-11T09:51:53+01:00da bezzifer
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