Il progetto Pd ha partorito un complotto politico! Il loro problema era quello di mettere fuori gioco Matteo Renzi e per loro ingenuità ci sono riusciti e esultano per la vittoria.Ma la partita non è ancora iniziata.

Risultati immagini per Il progetto Pd ha partorito un complotto politico! Il loro problema era quello di mettere fuori gioco Matteo Renzi e per sua ingenuità ci sono riusciti.

ZINGARETTI: LA “PRIMA” NON MI è PIACIUTA.Io sono di quelli che rispettano le regole. Ho votato alle primarie per Giachetti, ma sono stato subito pronto a sostenere il nuovo segretario, come, del resto hanno fatto lo stesso Giachetti e Matteo Renzi.
Tuttavia sono anche uno di quelli che rispettano i propri principi e la propria dignità.
Da sempre condivido, e prima che lo dicesse lui, l’affermazione di Calenda: “ Se c’è Emiliano, non ci sono io”.
Oggi leggo a pagina 13 de La Repubblica un articolo di Goffredo De Marchi “ EMILIANO E I CIVICI IN DIREZIONE, PER I RENZIANI TREGUA A RISCHIO” sottotitolo “ La strategia del leader”.
Ecco l’incipit del giornalista: “Cominciano i guai, ma Zingaretti l’aveva detto: “Voglio aprire il PD”. Cambierà anche lo statuto per far entrare tanti non iscritti”. E fermiamoci qui.
Quindi il “non iscritto” Michele Emiliano verrà invitato alla prossima direzione del Partito Democratico. Gulp, sob, gasp ! Dunque il filogrillino (si veda la questione TAP) e antirenziano Emiliano che ha guerreggiato tutto il tempo contro il governo Gentiloni, non iscritto al PD, il cui rappresentante alle primarie Boccia è arrivato quarto, ben distanziato da Giachetti, rientra nella filiera di comando per vie traverse, come “invitato” personalmente dal Segretario. Non si sa a quale titolo se non per un banale e stantio metodo già conosciuto dagli antichi romani (“ do ut des”) alla faccia di chi criticava Renzi per essere un “uomo solo al comando”, e pure alla faccia di coloro che volevano che alle primarie votassero solo gli iscritti.
Il non iscritto Marco Furfaro, coordinatore nazionale di Futura, rete di associazioni presieduta da Laura Boldrini, è già stato cooptato in Direzione. Svelto e deciso questo nuovo segretario. Più del decisionista Renzi. E anche Maria Pia Pizzolante, portavoce della rete Tilt (anche lei area Boldrini secondo il quotidiano), anche lei “non iscritta” è stata cooptata in Direzione.

Si vede che il nuovo corso prevede una via di preferenza per i “non iscritti” tanto che valuterò con seria attenzione se reiscrivermi o no a prossima volta, visto che l’essere “non iscritti” sembra un vantaggio.

Io la penso come Scalfarotto: chi ha brindato per la vittoria del NO al referendum non entra nel partito che ha lottato per il SI. Se ci entra è perché sta accadendo qualcosa di strano, la strategia delle grandi alleanze con chi ha pensato, pensa e penserà sempre diversamente. Per prendere il 3% in più dai gruppuscoli di sinistrasinistrasinistra il PD di Zingaretti perderà almeno il 7/8% da un’altra parte, quelli che, come me non si staccano da quel SI referendario.
La sconfitta del governo Prodi ad opera di gente come Turigliatto non ha insegnato nulla a Zingaretti. Dopo il fuoco di paglia e la luna di miele del nuovo/arrivo io/ cambio tutto, saremmo immersi nuovamente nella palude.

Io noi!Ci siamo affezionati e abbiamo sostenuto Matteo Renzi dal suo primo apparire sulla scena politica nazionale. Non per caso, perché ciascuno di noi aspettava da tempo immemore che venisse fuori un politico con le palle ( scusate il francesismo ) che avrebbe rivoluzionato il modo di intendere e fare politica.
Ed e’ accaduto quando nessuno se l’aspettava!
Inizialmente ha ”distrutto” un po tutti i suoi avversari politici di Partito e non, beccati impreparati, rimasti inizialmente attoniti quasi increduli.
Mai avrebbero immaginato che qualcuno avesse osato tanto.
Di qui la violenta reazione che ha determinato il suo allontanamento dalla stanza dei bottoni.
Faceva troppo e troppo bene il suo ”mestiere”, non glie lo hanno perdonato.
Ora nel PD chiedono unita’, che si porga l’altra guancia. Non accadra’.
Saremo vigili e attenti a quel che avviene a livello dirigenziale e ”peseremo” caso per caso le alleanze che proporranno.
Il consenso politico si suda come ha fatto Matteo Renzi, non si regala.
Vedremo e valuteremo l’atteggiamento più idoneo da tenere col trascorrere del tempo anche se le premesse non lasciano ben sperare.

A MAGGIOR CHIARIMENTO. A chi ti riferisci, dove vai e con chi vai, mi si chiede. Per sapere dove vado, ancora più semplice è la risposta: DA NESSUNA PARTE, Io resto dove sono.
Mentre al con chi vai, dico semplicemente con MATTEO.
E dico semplicemente che sono sempre io, quel testone di sempre, quello di allora che contestava, mettendoci la faccia, i traditori di Renzi e del PD e che ancora si riconosce in Renzi e nella Leopolda. E vorrei dire che io non scappo via, non lascio facilmente il mio partito ai “calici brindanti”.
Perché, se noi tutta scappiamo via, secondo me, il risultato sarà quello di:
-dare via libera a quelli della ditta, non ci sarà più nessuno a impedirne il ritorno;
-vanificare lo sforzo della minoranza rendendola, di fatto, ad una scatola vuota;
-abbandonando il nostro partito, perché è sempre il nostro, abbandoniamo quel’ALTRA STRADA che con Matteo dobbiamo percorrere.
-Perché l’attuale Segretario Zingaretti è il Segretario, democraticamente eletto, dal Popolo PD, e noi, che democratici lo siamo veramente, dobbiamo impegnarci a sostenere.
Noi non possiamo dire che siamo altra cosa e poi comportarci come “loro”.
Quindi, il fratello del Commissario, non è il “mio” Segretario, ma lo è del PD e il PD è il mio partito. Anche quello di Renzi. Quindi, al momento, ho risposto sul perché.
Qualcuno/a mi accusa di non accettare il contraddittorio.
Ma vi sembra possibile sentirsi accusato di essere diventato “un sostenitore della ditta”?
A questi “combattenti” della tastiera, vorrei dire che qualche volta farebbero meglio a staccarsi dal pc e scendere in strada a gridare la propria disapprovazione, mettendoci la faccia, costi quel che costi.A me è costato parecchio, ma ne sono orgoglioso.Quindi a me niente accuse di inciucio.
Dove vado? Spero assieme all’unico partito che ne ha la potenzialità, e i numeri sembrerebbero confermare, verso la sconfitta dei populisti, almeno di una parte, e la mia paura che il voto a liste minori sia un voto sprecato perché sarà molto difficile che possano raggiungere il quorum del 4%.
Perché, a mio avviso, è importante una affermazione del PD alle Europee? Perché darebbe possibilità al raggruppamento anti-populista europeo di eleggere un nuovo Presidente, e chissà se con l’aiuto di Macron, non potrebbe essere l’unico vero leader europeo, che il mondo ci invidia e che noi abbiamo, Matteo Renzi.
Fantapolitica? Aspettate e vedremo, io semplicemente vi invito a riflettere.
Quindi chi vuole andare o è andato via, se vuole ripensarci un attimino, aspettiamo le Europee e poi deciderete con più calma.
O fate come volete, ma non accostatemi alla ditta, non ve lo permetto, e meglio ancora a non danneggiamoci perché ogni nostra polemica interna è oro colato per i populisti.

SERVE COSTRUIRE Un’alternativa liberaldemocratica al zingarettismo.

“Secondo Zingaretti occorre rimettere al centro dell’attenzione “la persona umana”. Ha detto proprio così, persona umana. Mi sono chiesto perché avesse usato una espressione così singolare. Poi la Crusca mi ha dato la risposta: “Quella espressione è nata dentro una tradizione filosofica e teologica che, considerando Dio, diversamente da altre religioni, una persona, ovviamente divina, doveva metterlo in relazione con l’unica altra persona esistente nel creato, quella umana. L’espressione persona umana appare ripetitiva, e quindi insignificante, a chi, ignaro di tale passato, la senta spendere come un gettone alternativo”.
Mea culpa. Questo lato “francescano” di Zingaretti del resto risalta dalla sua analisi delle ingiustizie economiche del mondo contemporaneo.
Che cosa è infatti successo negli ultimi vent’anni? Ascoltiamo il segretario del Pd: “Negli ultimi vent’anni un becero liberismo, forse ringalluzzito dalla fine poco dignitosa del socialismo reale, ha ripreso le redini del comando con la sua impronta egoista e individualista”.
Becero liberismo. Ringalluzzito. Fine “poco dignitosa del socialismo reale”. Tanto è grave il suo eloquio teologico-filosofico quanto disinvolto il linguaggio quando affonta i crimini del capitalismo o, con generoso understatement, il crollo del comunismo.
Che fare, si sarebbe chiesto Lenin. Zingaretti ha una “ossessione”, dice. La giustizia sociale. Quindi l’insistenza nel chiedere “investimenti pubblici”. Anzi, in un caso, “il più straordinario investimento della storia repubblicana nella scuola, formazione, Università, ricerca”. Come dissentire?
Da dove cominciare? Dall’aumento dei salari “di maestre e maestri” e dalle scuole aperte a tempo pieno, dice. Costo, non specificato. E poi un investimento nella sanità, con l’assunzione di 100.000 operatori. Costo, 10 miliardi. Indicazioni sulle coperture? Assenti. Tranne un impegno: “cercare nuove vie per un’economia giusta”.
È una strada. Ma non è la mia. Non so se il liberismo sia di sinistra come sostengono. So però che lo stato che investe investe investe a debito soldi che nessuno produce, magari perché non vuole essere considerato becero, è molto simile a quello disegnato da Lega e 5Stelle. E so che il libero mercato funziona. Meglio se lo Stato è efficiente, garantisce le libertà di imprenditori lavoratori e consumatori, premia il merito, tutela i deboli e gli sfortunati, costruisce una rete di opportunità per tutti. Vasto programma? Forse. Ma l’alternativa è “fare una fine poco dignitosa”.”

Il progetto Pd ha partorito un complotto politico! Il loro problema era quello di mettere fuori gioco Matteo Renzi e per loro ingenuità ci sono riusciti e esultano per la vittoria.Ma la partita non è ancora iniziata.ultima modifica: 2019-03-22T10:27:55+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share