Il dialogo tra Zingaretti e i sindacati parte dal salario minimo.Il segretario del Pd consegna a Cgil, Cisl e Uil una bozza del programma per le europee e chiede il loro contributo. Landini, Furlan e Barbagallo felici della svolta, ma restano cauti

Che bello, torniamo ai “tavoli”, alle tavole rotonde, ai convegni della sinistra tutta chiacchiere e distintivo. Questa gente non vincerà mai un’elezione, ma per loro l’importante è il controllo della ditta. Dei problemi del Paese chi se ne fotte.

La domanda è : chi l’ha detto che i sindacati siano quelli che la vedono giusta su che si deve o non si deve fare? Come facciano ad essere contrari ad un salario minimo,lo sanno solo loro…..raccogliere pomodori o arance a 25 euro al giorno è una vergogna.

Il salario minimo è una cosa di buon senso ed esiste in molti paesi UE. I sindacati vogliono poter continuare ad avere l’esclusiva sui salari, dimenticando che il mondo del lavoro cambia e ci saranno sempre nuove persone non coperte da contratti collettivi senza una legge che stabilisca un minimo. Solo adesso che potrebbero essere scavalcati da una legge si interessano dei lavoratori non coperti. Ma è solo una pezza perché fra 10 anni ci saranno nuovi mestieri che oggi non esistono e si ricomincia daccapo con sacche minoritarie (ma non meno importanti) di lavoratori con paghe immorali (ma non ancora illegali, purtroppo). L’opposizione dei sindacati è totalmente egoista. Un vero schifo.

Comunque: Ripartire a parlare ed a parlarsi fra forze politiche e categoriali, mi pare che sia già un bel passo avanti.
Si spera che i vari apporti di valutazioni e programmi, possano favorire quel clima di fiducia e responsabilità per trovare quelle soluzione atta a risollevare il mondo del lavoro e l’Italia. Ma io sono molto dubbioso.