Scontro Lega-M5S, Toninelli: “Dl sicurezza dopo le europee”. Salvini: No, il 20 in cdm”
Di Maio alla Lega: “Risponda su salario minimo”. Leader Lega: “La risalita dello spread non mi preoccupa”. Vicepremier grillino fa appello alla collaborazione per evitare ulteriori aumenti dello spread
Continua lo scontro fra alleati di governo. Dopo le tensioni di ieri sullo spread e l’ultimatum del sottosegretario Giancarlo Giorgetti (“Se la litigiosità resta così, dopo il 26 maggio non si va avanti”), oggi è il dl sicurezza a dividere il M5S dalla Lega. Un tema, quest’ultimo, particolarmente a cuore del ministro dell’Interno e leader leghista Matteo Salvini. La provocazione arriva da Danilo Toninelli.
“Abbiamo il decreto crescita alla Camera e lo Sbloccacantieri al Senato: – ha argomentato il ministro dei Trasporti – è evidente che le camere devono impegnarsi a fare questo. Dopo le elezioni e dopo l’approvazione di questi due decreti fondamentali per il governo valuteremo con serenità, e stando attenti a tutti i livelli del diritto, anche il decreto sicurezza bis”.
Immediata la precisazione, piccata, del titolare del Viminale. “Il decreto sicurezza bis è pronto – ha precisato Salvini – lunedì va in Consiglio dei ministri”. Quindi, rivolto a Toninelli, replica: “Io non penso che la lotta alla camorra conosca pause elettorali. E le coperture ci sono”. Pare evidente il tentativo dei 5S di non concedere alla Lega vigilia delle Europee il vantaggio di poter rivendicare il merito di una ulteriore stretta sulla sicureza. Fatto, questo, che fa innervosire il vicepremier leghista.
Non a caso lo stesso Salvini conferma che “il decreto sicurezza bis entra nell’ordine del giorno del preconsiglio dei ministri in programma domani”. Il provvedimento entrerà dunque nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri. In questo braccio di ferro la spunta Salvini su Toninelli
Lo scontro prosegue da ieri sullo spread.
Non sono solo le battute dei ministri che fanno bruciare i miliardi, ma anche, e soprattutto, l’irresponsabilità di chi li ha votati che fa bruciare miliardi e fiducia.
“Adda passà a nuttata”
Eduardo De Filippo:
“Poche settimane dopo la liberazione mi affacciai al balcone della mia casa a Napoli, e detti uno sguardo al panorama di questa città martoriata: allora mi venne in mente in embrione la commedia e la scrissi tutta d’un fiato, come un lungo articolo sulla guerra e le sue deleterie conseguenze”.
Cosi nacque la commedia
“Napoli milionaria” del grande Eduardo.
Grande commedia nella quale c’è la famosa frase:
“Adda passà a nuttata”.
Eduardo la pronuncia per la prima volta il 15 Marzo 1945, seduto a un tavolo sul palcoscenico del Teatro San Carlo.
Una breve frase che racchiude in sé una filosofia di vita: non c’è giorno in cui il sole non torni a sorgere.
Molti l’avranno pronunciata nei loro momenti di difficoltà.
Io la ripeto da quando si è insediato questo governo che ha portato il buio sulle nostre giornate:
“Adda passà a nuttata”
Da incompetenti a irresponsabili. La situazione è fuori controllo. I loro litigi falsi quanto infantili ci stanno portando al collasso. Se dovesse cadere il governo, non invidio chi lo sostituirà perchè dovrà prendersi la responsabilità di manovre molto, ma molto impopolari
“L’agenda del ministro dell’Interno fortunatamente è abbastanza densa”
Be’ dai, poverino. Va capito. Tra un comizio, un selfie mentre si ingozza, gli attacchi a Fazio o alla Gruber e l’importantissimo concorso “vincisalvini”, dove lo trova il tempo di fare il vicepremier o il ministro dell’interno?
Ha ragione Salvini a non preoccuparsi della risalita dello spread. Lui può contare su Borghi, Bagnai, Asciugai, Paragone ed i novelli Rinaldi e Romano. Sapranno loro convincere gli investitori esteri che prestandoci i soldi non rischiano.
Ricapitolando:
Aumento IVA