Allarme spread: schizza a 290 e poi frena a 285.

 Per Unicredit e Mps è dovuto alle parole di Salvini per Di Maio e accusa Salvini di far crescere il differenziale tra btp e bund.

Continua ad allargarsi lo spread btp/bund che in apertura si mantiene abbondantemente sopra la soglia dei 289 punti base, ai massimi da oltre tre mesi. Il differenziale di rendimento tra il btp decennale benchmark e il titolo tedesco di pari durata ha infatti iniziato gli scambi sul mercato secondario a 284 punti base, dai 281 punti della chiusura di ieri, ai massimi dallo scorso 8 febbraio. Sale anche il rendimento del decennale benchmark italiano che apre al 2,76%, dal 2,74% della chiusura della vigilia. Spread che poi frena a 285.

Lo spread entra anche nella contesa politica. Non tanto perché Nicola Zingaretti accusa il governo di alimentare la crisi, tanto che di questo passo “non ci saranno più i soldi per scuola e sanità”. Quanto perché è Luigi Di Maio ad accusare Matteo Salvini di far salire il differenziale, con “sparate irresponsabili” che mettono a rischio l’economia.

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Non ci posso credere, nel 2017 lo spread era a 150 appena insediato il governo, dopo le sparate “dell’abolizione della povertà,” del deficit ” a 2,4, o 2,04 tanto era la stessa cosa” e altre cretinate del genere lo spread è arrivato a 280 e ci è rimasto fino ad oggi, e voi settari gialloverdi venite a dire ” Di Maio lo spread lo ha fatto solo scendere.” ??? no, non ce la si fa, assolutamente, con gente come voi non ce la si fa !!!

 Ma voi fate finta di non capire o avete proprio litigato con la logica? Accusare Cottarelli dell’aumento dello spread è come accusare un medico, appena giunto al capezzale dell’ammalato, dell’aumento della temperatura prima ancora che il medico stesso abbia avuto il tempo di prescrivere una terapia.
Lo spread si alzò per il caos politico che regnava allora e che Cottarelli fu chiamato a tentare di risolvere, senza peraltro che la cosa ebbe un seguito.
Come mai lo spread non è ritornato a valori pre-elettorali dopo il fallimento di Cottarelli? Lo spread è semplicemente il sintomo della scarsissima fiducia che i nostri creditori hanno dell’attuale governo. Punto.

Settari per “analizzare i fatti” ci vuole la logica e le conoscenze teoriche e pratiche, non la memoria. E per commentare un post bisognerebbe almeno averlo letto attentamente e … capito. Peraltro VOI stessi avete allegato un articolo dove è ben spiegato il motivo dell’altalena dello spread, e che voi o non avete letto o … non avete capito. I mercati si sono innervositi non per Cottarelli, ma per il fatto che tornò dal Quirinale a mani vuote, senza lista dei ministri; segno evidente che politicamente si era nel caos e ben lungi da una soluzione. Gli operatori finanziari a quel punto hanno cominciato a svendere i titoli per evitare il peggio, con conseguente calo dei prezzi.Peraltro, dopo che la “soluzione” è stata trovata con voi gialloverdi, gli stessi operatori continuano a non fidarsi, e questo da subito dopo l’insediamento di questo governo. Come mai? e per voi eravamo il ” partito unico della catastrofe ??? ” … ma se fino a ieri lo spread per i 5s era una bufala, il deficit si poteva sforare, l’economia era in ripresa, la produzione industriale in aumento…. il fatto che queste siano state bufale sparate del capo indiscusso, smentite dai fatti nei resoconti economici, non vi scalfisce minimamente ? chissà se voi capite ciò che scrive, chissa,… mah ! P.S. dimenticavo di aggiungere, se mai lo aveste scordato, che governate assieme a Salvini, da un anno, e che tra un rimbrotto reciproco e l’altro, tra i due continuano ad esserci baci e abbracci. ” anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso complici “.

Comunque la si pensi lo spread è salito da un anno a quote di rischio elevato. Non sono solo le ultime sparate a farlo salire, sono state le sparate, che già da inizio 2018, fatte dai due bamboccioni di governo, che lo hanno portato a livelli pericolosi. Il risultato di un anno di governo, oltre allo spred a 280, è l’economia a sviluppo zero, la diminuzione delle pensioni, la beffa del reddito di cittadinanza, il fallimento di quota 100. Se questo è il governo del cambiamento.

No, io questo popolo proprio non lo capisco. I piccoli, medi e grandi imprenditori del nord che pare non abbiano ancora ritirato il loro consenso alla Lega di Salvini, a quale logica rispondono? Pensano veramente di poter fare come nel ventennio, quamdo all’ombra dello Stato fascista la maggior parte dell’impresa poté trarre enormi profitti grazie alle politiche autarchiche del regime?
Quando finalmente riusciranno a capire che le loro imprese potranno essere sane ed avere speranza nel futuro solo in uno Stato altrettanto sano ed autenticamente europeista?
Salvini, miei cari colleghi (anch’io sono stato, fino all’anno scorso, un imprenditore in attività) ci sta portando gradualmente fuori dall’Euro e quindi fuori dall’Europa.
Ormai vaneggia di un debito pubblico al 140% ; di sforamenti oltre il 3% del rapporto deficit/PIL. Una esplosione del debito e del disavanzo difficilmente recuperabili e che costringerà i nostri creditori ad aggredire, per avere soddisfazione di quanto prestatoci, il patrimonio di tutti noi.
Alle europee quindi votate forze autenticamente europeiste. Abbandonate Salvini e Di Maio al loro destino, perché altrimenti ne dovremo subire tutte le tragiche conseguenze. Non sarà poi consolatorio poter dare, piratescamente e sempre dopo, la responsabilità a qualcun altro.