OTTIMO PROGRAMMA CARO ZINGA! Però mancava il “Il macigno l’unico leader politico italiano” Renzi. Come te Zingaretti e Di Maio, Renzi aspetta l’esito del “grande sondaggio” rappresentato dalle elezioni europee per vedere se conviene rimanere sul carro PD o fondare uno suo nuovo partiito NDC (Nuova DC). Di Maio nella speranza di sorpassare il PD, Zingaretti nella speranza di soprpassare Di Maio.

Zingaretti guarda già alle Politiche col Piano per l’Italia. Stipendi più alti dentro una riforma fiscale, sviluppo sostenibile per creare lavoro, istruzione gratuita ai meno abbienti: le prime tre proposte dem. “Quando cadranno, toccherà agli italiani”

Nicola Zingaretti si presenta nella grande sala al terzo piano del Nazareno affiancato da Paolo Gentiloni, Pier Carlo Padoan, Paola De Micheli, Antonio Misiani, Debora Serracchiani, Luigi Marattin e Anna Ascani. Si affacciano anche Andrea Orlando, Enzo Amendola, Marina Sereni, Andrea Martella, Marco Miccoli. Uno spiegamento di forze perfino esagerato, voluto dal segretario per sottolineare quanto per lui quella non sia una semplice conferenza stampa, ma abbia un significato politico che vada al di là dei semplici annunci e oltre le elezioni europee del 26 maggio.

“Vogliamo aprire una fase nuova – spiega – iniziamo a presentare il primo tassello del Piano per l’Italia, la cui elaborazione proseguirà anche dopo le europee, per farci trovare pronti con un’idea credibile di alternativa”.

Due i sottotesti principali. Innanzitutto, il Governo non arriverà indenne alla prossima manovra di bilancio e, per il Pd, “l’unica soluzione possibile di fronte a una crisi – ribadisce Zingaretti – è dare la parola agli italiani, che giudicheranno quali alleanze saranno più credibili per tornare a far crescere il Paese”. Nessuna intesa con i Cinquestelle, dai quali arriva solo un “cinico tentativo di strumentalizzare i valori di sinistra, per nascondere la corresponsabilità totale nelle scelte politiche fatte finora e nella volontà di proseguire con questo Governo”.

Ecco allora quali sono i “provvedimenti shock” che Zingaretti pone alla base del suo Piano. Prima di tutto, “uno stipendio in più per venti milioni di italiani”, 1500 euro netti l’anno ottenuti abbassando le tasse sul lavoro, mentre “loro con la flat tax vogliono abbassarle solo ai più ricchi”. Nelle intenzioni dei dem, questo sarebbe il primo passo di una riforma fiscale, che rimoduli l’Irpef in direzione di una maggiore equità e semplicità.

La seconda proposta riguarda lo sviluppo sostenibile, con la creazione di un fondo in grado di creare 800mila posti di lavoro. Misure per stimolare l’auto produzione di energia pulita, riprendere ecobonus e sismabonus, potenziare la mobilità sostenibile con l’acquisto di 20mila autobus e treni, interventi di contrasto del dissesto idrogeologico.

Infine, offrire la formazione a costo zero a sette milioni di famiglie con l’Isee inferiore a 25mila euro: rette gratuite per gli asili nido, libri di testo gratis nelle scuole medie e superiori, nessun costo di iscrizione all’università.

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OTTIMO PROGRAMMA CARO ZINGA! Però mancava il “macigno” Renzi. Come Zingaretti e Di Maio, Renzi aspetta l’esito del “grande sondaggio” rappresentato dalle elezioni europee per vedere se conviene rimanere sul carro PD o fondare uno suo nuovo partiito NDC (Nuova DC). Di Maio nella speranza di sorpassare il PD, Zingaretti nella speranza di soprpassare Di Maio. Comunque! Ottime proposte. I soldi dove li trova? Io vorrei sperare che li trova dall’evasione fiscale. Se ne ha il coraggio, basterebbe abolire il danaro liquido, così quando vado dallo specialista non sentirò più dire dalla segretaria “Sarebbe 150, ma per lei il dottore chiede 100” con sottinteso “però non rompere con la ricevuta”

Purtroppo non credo che queste proposte scaldino i cuori degli italiani che si sentono in qualche modo esclusi o di sinistra.
Manca in queste tre o quattro proposte un vero scossone per rimettere in moto l’Italia.
Naturalmente a mio parere.
L’aumento dei salari va bene, anche se penso che sarà alquanto difficile trovare le risorse per diminuire le tasse sul lavoro. Che sia per il datore di lavoro che per i dipendenti.
Rimango convinto che bisogna arrivare ad una nuova organizzazione del “tempo del lavoro” a parità di stipendio.
Come partenza !
Poi per quanto riguarda una nuova rimodulazione delle aliquote irpef, va benissimo. Magari andando verso un rispetto della Costituzione con un sistema proporzionale.
Ma quello che si dovrebbe anche rivisitare è tutta quella “jungla” di detrazioni e facilitazioni che, letti i dati in un altro articolo, pare che siano oltre 600 per importi miliardari (una settantina).
Magari prevedere anche uno sfoltimento di tutti quei finanziamenti a pioggia e che vanno a finire chissà dove e per iniziative alquanto discutibili (sagre e quant’altro).                                    Ma quello che si dovrebbe anche rivisitare è tutta quella “jungla” di detrazioni e facilitazioni che, letti i dati in un altro articolo, pare che siano oltre 600 per importi miliardari (una settantina).
Magari prevedere anche uno sfoltimento di tutti quei finanziamenti a pioggia e che vanno a finire chissà dove e per iniziative alquanto discutibili (sagre e quant’altro).
Perplesso sul discorso dell’istruzione universitaria gratis in base all’isee. Conoscendo gli italiani che sono tutti “caballeros” e molti evasori, non vorrei che ne usufruissero proprio quelli che i soldi invece li hanno eccome. Meglio sarebbe prevedere borse di studio che partano dai licei e che arrivino all’università!
Risorse che oltre agli studi e tasse scolastiche possano coprire anche gli affitti per i fuori sede. Veri salassi !
Concordo senza’altro con l’iniziativa degli eco-bonus e tutto l’impegno possibile che si può riversare sul settore eco-sostenibile: energie rinnovabili, risparmio energetico, e quant’altro.

Tutto sommato, confesso, che quanto esposto dal ZINGA non mi entusiasma più di tanto e non credo che sia in grado di spostare chissà quali consensi !

OTTIMO PROGRAMMA CARO ZINGA! Però mancava il “Il macigno l’unico leader politico italiano” Renzi. Come te Zingaretti e Di Maio, Renzi aspetta l’esito del “grande sondaggio” rappresentato dalle elezioni europee per vedere se conviene rimanere sul carro PD o fondare uno suo nuovo partiito NDC (Nuova DC). Di Maio nella speranza di sorpassare il PD, Zingaretti nella speranza di soprpassare Di Maio.ultima modifica: 2019-05-15T16:58:57+02:00da bezzifer
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