IL GOVERNO RISTRETTO Una democrazia di due persone. Decidono tutto Salvini e di Maio. Gli altri girano per bar e trattorie.

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Si sta votando. Ma nessuno, ovviamente, sa come
andrà a finire. Si può solo ragionare sui
rischi che un po’ tutte le formazioni corrono.
1- Per il Movimento 5 stelle un risultato sotto quello
del Pd sarebbe una catastrofe
immane. Fine della leadership di Di Maio e forse
fine di tutto. Secondo alcuni sondaggi
questo peraltro potrebbe anche accadere.
2- Lega: con meno del 30 per cento dei voti anche il
caporale Salvini comincia a traballare.
Zaia e Maroni sono pronti.
3- Forza Italia: sotto il 10 per cento, si chiude e si va a casa. Berlusconi finalmente in
pensione.
4- Pd: sotto il 20 per cento è finita. Si deve ripartire da zero, con nuove facce e nuovi
programmi. Fare un po’ i populisti non basta.
Questa, se volete, è la griglia per valutare i risultati. Per il resto, c’è qualche speranza. In
tutta Europa o dove si è già votato i sovranisti sembrano arretrare: il nulla comincia a
stufare. Il “no immigrati” non basta. Ma i sovranisti-populisti non hanno idee di politica
economica.
Basta vedere il caso italiano. Parlano di qualunque sciocchezza, ma non dicono una
parola sul come fare la crescita. Continuano imperterriti nella loro linea di distribuzione
del denaro che non esiste, cioè nel fare altri debiti. Si è cercato in tutti i modi di spiegare
che mettere soldi in tasca alla gente non serve per rilanciare l’economia, soprattutto poi
se quei soldi sono presi a debito, sono cioè degli altri. Però, al di là di questo, c’è il nulla,
non ci sono proposte.
Non solo. Il nostro sistema democratico è già cambiato. Il Parlamento è stato riempito di
gente qualunque, dalle casse dei bar direttamente agli scranni di rappresentanti del
popolo. Il risultato è che il 70 per cento del Parlamento (e forse il 30 per cento del
governo) ha problemi persino con la lingua italiana. Di contenuti non parliamo
nemmeno. Decidono tutto e fanno tutto due persone (più il signor Casaleggio, che
nessuno ha mai visto e che non è mai stato scelto da nessuno): Matteo Salvini e Luigi Di
Maio, non precisamente due aquile. Tutti gli altri stanno lì a premere bottoni e a
incassare un lauto stipendio. E a girare per le trattorie romane.
Per uscire da questo incubo non basterà un buon voto di oggi, ma un risultato che
punisca un po’ questi sovranisti suonerebbe come una secchiata di acqua gelida e, forse,
li renderebbe se non altro meno arroganti. Meno stupidi no. Sono nati così.
IL GOVERNO RISTRETTO Una democrazia di due persone. Decidono tutto Salvini e di Maio. Gli altri girano per bar e trattorie.ultima modifica: 2019-05-26T11:54:07+02:00da bezzifer
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