Dopo appena un anno il governo gialloverde è di fatto morto. Fisicamente è ancora al suo posto e i ministri continuano a girare con gli aerei di Stato come i bambini sulle giostre, ma non respira più. I due vicepresidenti aprono bocca solo per insultarsi. Il più gagliardo dei due (Salvini, ovviamente) pretende che si facciano cose insensate subito: flat tax, autonomia, decreto sicurezza bis.

Altro nei cassetti di questo fantasma di governo non c’è. E continua a prevalere (in entrambe le due componenti) l’idea che si possa fare crescita distribuendo denaro ai cittadini o mandando a casa (in pensione) quelli che almeno un  lavoro lo hanno. Dicono che vogliono aumentare l’occupazione, ma in realtà spendono miliardi perché la gente che ha un impiego  smetta di lavorare e vada ai giardinetti.

D’altra parte, con una crescita dello 0,2 per cento (con un paese cioè che fa sostanzialmente le stesse cose dell’anno precedente) perché mai dovrebbe aumentare l’occupazione? Dove prima c’erano due lavoratori ne mettiamo tre? Ma in questo modo la produttività diminuisce invece di aumentare.

In realtà, tutto quel denaro distribuito come se fosse Natale non serve a fare crescita, ma solo a acchiappare voti. Esattamente come la paura distribuita a piene mani da Salvini. Grazie a Minniti non  esiste più un dramma immigrazione, ma Salvini continua a fare finta che esista. Non c’è nemmeno un problema criminalità, ma lui vuole i cittadini armati come nel West per difendersi da qualche ragazzo che cerca un pezzo di argenteria. E pensare che lo Stato italiano ha a disposizione almeno 4-5 polizie.

Il governo è morto e agita spettri per fare finta che invece esista ancora. Purtroppo, non sarà semplice liberarsene.

Non esiste una maggioranza alternativa. Con il sistema proporzionale tutto si è incasinato. E il Pd, per decidere qualcosa, dovrebbe raddoppiare i voti: obiettivo che, affidato all’inconsistente Zingaretti, è fuori dal mondo (ma NON lo sarebbe anche con Renzi).

Questa stagione è fatta così. Questa gente è pessima, ma minaccia di stare lì a lungo. Il Cavaliere, che potrebbe ribaltare il gioco mandando Salvini a quel paese,  non fa il grande gesto: e quindi Forza Italia gli morirà in mano.

Come ormai vado scrivendo da molte settimane c’è solo da sperare, purtroppo, sui mercati.

La sgangherata politica economica del governo fantasma punta dritta al default del paese. Forse, esattamente come nel 2011, sarà lo spread a spedire a casa questi pasticcioni incoscienti.

La politica, per ora, è incapace di trovare una via d’uscita. Toccherà ai broker il lavoro pesante.

Speriamo che facciano presto.