Un lettore ha immaginato una possibile risposta alla lettera di Conte alla Commissione Ue:

“Immagino la risposta, secca e lapidaria: «Di tutto questo non ce ne frega un cazzo. Abolite quota 100 e reddito di cittadinanza, poi dimettetevi e andate ai giardinetti.». Un altro, vista la missiva, ha scritto che corre alla posta a ritirare i suoi soldi, probabilmente per metterli sotto il materasso (decisione molto saggia).

Questi lettori, ovviamente, sono quelli ai quali il governo gialloverde non piace proprio. Ma è difficile dare loro torto.

Il governo italiano, come al solito, viaggia per i campi, spiega come dovrebbe essere fatta l’Unione europea, ma assume assai pochi impegni (che invece è appunto quello che gli viene chiesto). E continua nella sua piccola truffa, il cui massimo specialista è Salvini. Insiste cioè nel comportarsi come se fosse nei suoi poteri cambiare la Ue. E pretende un posto importante nella nuova commissione. È come se il cittadino Rossi Giovanni, di Bolzaneto, chiedesse a gran voce il posto di capo della Casa Bianca.

In Europa abbiamo litigato con tutti, abbiamo 27 paesi su 28 (cioè l’Italia) contro di noi, preoccupati per la nostra disinvoltura nel fare debiti.

In queste condizioni Salvini, che diserta regolarmente le riunioni di Bruxelles perché preferisce le ospitate in tv, continua a fare la voce grossa, dimenticando che in Europa rappresenta una piccola minoranza. In più lo conoscono bene, da quando era parlamentare europeo fra i più assenteisti.

La sua fortuna (e del governo gialloverde e di noi) è che alla Bce c’è ancora per qualche mese San Draghi. E Draghi, ancora una volta, è salito sulla sua persona Sea Watch 3 e è venuto a salvarci in mezzo al mare dei nostri debiti: lo spread non è mai stato così basso da mesi perché ha promesso che ci pensa con i soldi della Bce. E così si tira un po’ il fiato.

Ma Salvini e soci non devono farsi illusioni. Draghi ormai è in scadenza e questo è il suo regalo anticipato di Natale. Poi alla Bce arriveranno i tedeschi e sarà un’altra musica.

Ma a quel punto Salvini e la sua banda faranno come i ragazzini che stanno perdendo nella partitella all’oratorio: non gioco più, sono cattivi. Prenderanno il pallone e usciranno dall’euro.

Spero che, prima, gli italiani li inseguano lungo le valli bergamasche con scorte infinite di uova marce. E, magari, qualche nodoso bastone.