Le sparatorie americane, con il loro drammatico corteo di morti ammazzati, suggeriscono poche, ma precise considerazioni. Gli Stati moderni, quelli civili almeno, si reggono su una convenzione (fissata in varie leggi): il privato rinuncia di fatto all’uso della forza, che viene demandata allo Stato.
Il possesso e l’eventuale uso delle armi da parte del privato vengono ricondotti a casi eccezionali. In questo l’America, per un’antica tradizione, fa storia a sé.
Il buon senso, comunque, dice che l’uso delle armi va limitato il più possibile. D’altra parte, i privati non hanno alcun bisogno, salvo casi eccezionali, di girare armati.
In Italia, invece, si sta percorrendo la strada contraria: si vuole rendere più semplice e più diffuso l’uso delle armi.
Oggi un buon ministro dell’Intero avrebbe annunciato una revisione di tutti i porti d’armi in circolazione e di tutte le armi in mano ai privati.
Ma noi non abbiamo un buon ministro dell’Interno.