Per l’ex segretario la fuga di notizie sulle tre condizioni poste dal Pd è una mossa del presidente dem. «Se uno contravvenendo alle regole interne con uno spin fa saltare tutto, non è detto che il Pd arrivi tutto insieme alle elezioni», ha detto Renzi.
Matteo Renzi contro Paolo Gentiloni, l’ex premier contro il suo ex ministro degli Esteri, successore e attuale presidente del partito democratico. In un audio pubblicato da Repubblica e registrato alla scuola politica dell’ex segretario dem, Renzi se la prende frontalmente con Gentiloni accusandolo di aver tentato di far saltare il negoziato con i Cinquestelle facendo trapelare sulla stampa, in questo caso sempre Repubblica e l’Huffington Post, le tre condizioni poste dal Pd al Capo dello stato per avviare la trattativa con i grillini. Renzi ha anche minacciato di arrivare alla scissione del partito prima del voto.
«LO SPIN HA UN NOME E COGNOME»
Gentiloni, ha affermato Renzi, non ha «aperto bocca» durante l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma ha agito poi. «Due giornalisti Goffredo De Marchis e Alessandro De Angelis hanno riportato uno spin che hanno individuato come proveniente dal Nazareno, in realtà ha un nome e cognome quello di Paolo Gentiloni, con un messaggio con una triplice richiesta di abiura ai Cinque stelle», ha detto Renzi parlando ai partecipanti alla due giorni della sua scuola politica.
«GENTILONI HA PARLATO TRAMITE I GIORNALI»
L’ala trattivista di Dario Franceschini, ha spiegato ancora Renzi, nel frattempo stava negoziando con i 5s sul taglio dei parlamentari ma soprattutto sulla futura eventuale legge elettorale da associarvi. E qui il senatore di Rignano ha affondato il colpo: «Il modo con cui lo spin è stato passato è un modo finalizzato a far saltare tutto. E questa è una bellissima lezione di politica applicata perché Gentiloni oggi era al Colle ma non ha aperto bocca, non ha detto nella sede ufficiale quello che pensava che era del tutto legittimo, (…) ma lo ha detto tramite i giornali».
«NON È DETTO CHE IL PD ARRIVI TUTTO INSIEME AL VOTO»
«Al che è successo un mezzo caos», ha spiegato, perché a quel punto ha reagito «la parte che vuole far saltare tutto dai 5 Stelle guidata da Di Battista e Paragone» ha reagito. «E allora in questo rilancio il messaggio è noi andremo alle cinque da Mattarella a dire mai col Pd», ha aggiunto. «Se uno contravvenendo alle regole interne con uno spin fa saltare tutto, non è detto che il Pd arrivi tutto insieme alle elezioni», ha concluso Renzi.
