Calenda, ho istintiva stima di Lei, ma uscire dai ranghi dopo che alcuni giorni fa aveva esortato i suoi colleghi con “vogliamo provare a stare insieme” non mi sembra il massimo. La situazione e’ durissima da accettare anche per noi elettori ma le guerre vanno combattute dalla stessa parte fino in fondo.
Ha sempre detto di essere contrario ad un accordo con i grillini e ora prende atto della situazione e si dimette. Ne ha tutto il diritto. Personalmente penso che avere bloccato i piani di Salvini per le urne subito sia stata un’ottima e inevitabile mossa di RENZI e a seguito del pd. In Gran Bretagna sta succedendo che uno dei più volgari uomini politici attuali ha ritenuto di sospendere il regolare svolgimento democratico del paese, perché qualche potere forte gli ha suggerito che bisogna andare fuori dall’ Europa. Figuriamoci cosa accadrebbe qui da noi se uno come il felpettanera avesse responsabilità più grandi di quel misero 17% che ora lo condurrà per il bene di tutti all’ opposizione per altri 4 anni.
Carlo Calenda ti ho sempre stimato ed ho pure aderito al tuo manifesto siamo europei, ma perché cavolo non puoi lottare dall’interno del partito democratico? Secondo te in questo momento abbiamo bisogno di ulteriori divisioni? Ma Calenda fa quello che hanno fatto tutti i dissidenti del PD: esce e fonda un partito.Ma si può sempre votare contro ad una risoluzione o ad un programma e lottare dall’interno facendo sentire e valere le proprie ragione . è democrazia . se ogni volta che uno non è d’accordo se ne va … (cosa che purtroppo accade spesso nel PD , meno nel centrodestra ma solo perché loro sono sono meno democratici)
Difficile pronosticare il futuro del partito di Calenda…Di sicuro, se chi ha lasciato il PD sinora fosse rimasto, avrebbe avuto buone possibilità di diventare maggioranza nel partito.Come diceva qualcuno altro in questa discussione, la democrazia vorrebbe che chi è minoranze restasse, aspettando di diventare maggioranza.Lo steso vale per gli elettori: se chi non vota lo facesse, determinerebbe il risultato elettorale. Restando fuori, non inciderà mai.
