Si spera sempre che non sia la maggioranza degli italiani, a portare gli stessi “valori” del fascista lombardo: in teoria noi saremmo una repubblica democratica, non fascista, fondata sul lavoro e non sull’evasione fiscale.
Il fascista lombardo ha dato sfogo ai sentimenti peggiori della gente, accumulati in anni di crisi: se la gente capisce che così si va solo al fallimento c’è il caso che ne usciamo anche. Ma bisogna rompere con ‘sta logica da muro del pianto perpetuo, prima.
Ci sono quelli che dicono di non essere né di destra né di sinistra. E’ troppo comodo non prendere una posizione netta e precisa in modo da rivendicare sia la poltrona di destra che quella di sinistra. Chi ragiona così? Gli scrocconi dei 5 stelle che usano la destra e la sinistra per riscattarsi da uno stato di fallimento sia nella vita privata che pubblica? Dimostrazione di ciò è lo stop alla riassegnazione, probabilmente, delle poltrone a Trenta e Toninelli che, delusi e amareggiati, sono ritornati nuovamente con la destra del buzzurro Salvirazzi a firmare lo stop ad Alan Kurdi.
Mi fa letteralmente sghignazzare vedere le destre che adesso parlano di inciuci e poltrone e chiedono di tornare al voto. Siamo nella medesima situazione della primavera 2018, solo che allora c’era la Lega al posto del PD, quindi andava tutto bene e, quando nacque, l’esecutivo gialloverde guarda caso diventò improvvisamente il preferito dalla “maggioranza degli italiani” (nemmeno fosse un dentifricio antiplacca) e Salvini e Di Maio (sper)giurarono che sarebbe durato cinque anni. Adesso invece improvvisamente un governo di responsabilità non va più bene e Salvini e Meloni vogliono tornare alle urne, come se peraltro potessero chiederlo. No, non possono chiederlo. Finché ci sarà una maggioranza in parlamento, la legislatura continuerà fino alla sua naturale conclusione. Studiare.
L’intervento di Grillo racconta una situazione diversa da quella che il ‘capo politico’ tenta di raccontare da giorni e che venerdì, con un azzardo, ha rischiato di mandare a carte quarantotto. Si, perchè Di Maio continua a parlare degli altri (il PD) come quelli che parlano solo di poltrone ma poi si scopre che è lui che si sta impuntando per la poltrona di vice premier e per quella di ministro del lavoro.Lo smentiscono i suoi capigruppo di Camera e Senato che quando si riferiscono alla trattativa dicono di aver parlato solo di temi e non di poltrone, lo smentisce Conte che ha detto oggi di non aver ancora parlato di poltrone ma di programma che le parti devono condividere per creare un nuovo governo.Bene, non so se si riuscirà ad arrivare a creare una compagine di governo in grado di mettere una pezza ai 14 mesi appena trascorsi ma di certo Di Maio sta facendo una figura barbina.
Il punto è, che quando faccio notare (ed è davvero facilissimo, per quanto è evidente) che la maggior parte della responsabilità della maggior parte dei problemi è del “popolo” (e questo vale per gli stipendi dei calciatori come per l’inquinamento e le banche, tanto per citarne qualcuna), mi aggrediscono e mi insultano…ma SENZA RISPONDERE NEL MERITO.Perché se si arrivasse alla CONSAPEVOLEZZA che siamo “noi” il problema, o quantomeno il mezzo tramite il quale il problema si propaga, dovremmo magari CAMBIARE delle abitudini (per esempio cominciare a usare la rete per INFORMARCI e non solo per cazzeggiare).Il mondo è quello che è perché i suoi abitanti sono quello che sono…a parte POCHE brutte dittature, è colpa delle masse.
