Le femministe inutili. Sempre assenti dalle battaglie importanti. Ma pronte a lanciare l’accusa di maschilismo a chiunque.

Risultati immagini per LE PROFESSIONISTE DEL FEMMINISMO.

Le professioniste del femminismo. Si, esistono anche loro e sono letali. Ti curano e ti spiano. Dopo qualche convenevole (vecchio bacucco), sganciano la loro bomba nucleare: maschilista. A me questa settimana è già capitato un paio di volte. E quindi vale la pena di perderci qualche minuto. Con me cascano male.

Ho scritto più di 100 biografie femminili e quindi ho “incontrato” molte signore e signorine, ma nemmeno una di queste femministe noiosissime.

Ne voglio ricordare solo qui solo quattro, di queste donne straordinarie, ignorate dalle nostre femministe, in perenne riunione nei sottoscala delle librerie di Porta Ticinese a contarsela su.

La prima, l’onorevole contessa Ada Lovelace Byron scrive un trattato su come programmare i computer quando al mondo non ne esisteva nemmeno uno. Il suo lavoro è talmente accurato che quando il Pentagono decide di unificare i suoi sistemi operativi, quello nuovo verrà battezzato appunto ADA, in omaggio all’onorevole contessa Lovelace.

La seconda, Margaret Hamilton. A poco più di trent’anni scrive il software che guiderà il Lem nel primo allunaggio. Grazie a una sua intuizione verrà evitato un disastro immane. La Nasa le assegna un premio straordinario: la più grande somma mai pagata a un singolo individuo dall’agenzia americana. E, naturalmente, il premio Ada Lovelace.

La terza, Sylvia Raphael, una spia israeliana. Era nata in Sudafrica, ma aveva scelto Israele come sua patria. Che cosa abbia fatto di preciso non si sa, ovviamente. Si sa solo che al suo funerale partecipa tutto lo stato maggiore del Mossad e buona parte del governo. Un ministro dirà di lei: non possiamo dirvi che cosa ha fatto, ma se i nostri cittadini lo sapessero andrebbero a deporre fiori sulla sua tomba due volte alla settimana.

La quarta, Pamela Churchill, nota in America come Pamela Harriman. Di piccola nobiltà inglese, è stata per molti anni la fidanzata ufficiale dell’Avvocato Agnelli, vivevano insieme a Villa Leopolda in Costa Azzurra. Quando si lasciano, va negli Stati Uniti e sposa il miliardario Averel Harriman, boss del partito democratico. Alla sua morte, eredità una fortuna. Una sera, nella sua villa di Long Island riunisce a big (finanziatori) del partito e presenta loro un giovane politico: Bill Clinton. Il successo è tale che tutti staccano sostanziosi assegni e Bill diventerà presidente degli Stati Uniti. Come ricompensa nomina Pamela ambasciatrice americana a Parigi. È talmente brava, nel suo nuovo ruolo che la sua bandiera diplomatica viene decorata con la Legion d’onore dal governo francese.

Quando muore, Bill Clinton manda a Parigi l’Air Force One per riportarne in patria la salma.

Perché ho raccontato queste storie? Perché, care femministe di professione, penso che sia ora che prendiate l’insulto maschilista, che ve lo ficchiate da qualche parte, e che vi rendiate conto che qui di maschilista non c’è nessuno. Tranne i leghisti.

In compenso, consentitemi qualche piccola protesta. Siete sempre pronte a stigmatizzare e a lanciare i vostri anatemi, tranne quando servirebbero. Una notte la capitana, quella si, Carola Raneke decide che Salvini ha stufato abbastanza. Accende i motori, entra di forza nel porto di Lampedusa e sbarca i migranti che aveva salvato dalle onde. Si lascia arrestare, sorridente e tranquilla. Qualcuna di voi, professioniste del femminismo, probabilmente già strafatta di Campari, commenterà: “Ma non aveva nemmeno i reggiseno”. Che dire?

Pochi giorni fa, comunque, Carola ha detto che, se serve, è pronta a riprendere il mare con una nave per andare a salvare i migranti. Per lei non avete speso una sola parola di solidarietà.

Secondo caso: Teresa Bellanova, neoministro dell’Agricoltura. Poco aiutata da fisico, viene coperta di inulti dagli hater, anche perché ha solo la terza media. Teresa ha fatto una vita straordinaria: a 15 anni nei campi a lavorare e a organizzare i braccianti. Qualcuno ha scritto che valeva la pena di fare questo governo solo per fare Teresa ministro. Sono d’accordo, ma dai vostri sottoscala non si è alzata una sola voce in difesa di Teresa.

State sempre lì, come sacerdotesse del nulla, pronte a bacchettare con l’accusa di maschilismo chiunque esprima un’opinione o un pensiero.

Contro di me siete insorte difendendo la povera Greta: se in voi ci fosse un po’ di cervello, dovreste battervi per l’arresto immediato dei genitori di Greta, povera ragazza inconsapevole, che viene venduta come una saponetta.

Un’ultima cosa. Oggi ai vertici dell’Unione europea, Commissione e Banca centrale abbiamo due signore, e siamo tutti felici. Il maschilista Macron ha nominato come sua rappresentante nella commissione Sylvie Goulard, da tutti ritenuta la maggior esperta oggi di problemi europei. Gualtieri nostro ministro dell’economia, lascia la presidenza della commissione economica del parlamento europeo: probabilmente verrà sostituito da Irene Tinagli, una bravissima economista che ha insegnato in America, Spagna e Svezia.

Perché questo lungo racconto? Per farvi notare che il mondo femminile è in marcia. Solo voi siete rimaste ferme, con il ditino alzato, nei vostri sottoscala. Siete inutili. Andate a casa a buttare la pasta, è ora.

Le femministe inutili. Sempre assenti dalle battaglie importanti. Ma pronte a lanciare l’accusa di maschilismo a chiunque.ultima modifica: 2019-09-15T10:56:10+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share