Lamorgese: “Da oggi l’Italia non più sola”

Risultati immagini per L’Italia si fa sentire al vertice di Malta sui migrantiCHE PALLE E CHE TESTA LA LAMORGESE. ALTRO  CHE L’ISTIGATORE AL ODDIO.

PRIMA  USCITA E TUTTO SI CAMBIA.L’Italia si fa sentire al vertice di Malta sui migranti

Roma trova l’appoggio di Francia, Germania e La Valletta per un accordo che porti alla «condivisione del problema». Un primo passo verso la riforma del trattato di Dublino. 

Sono quattro i punti su cui Italia, Malta, Francia e Germania, con la presidenza finlandese di turno dell’Ue e la commissione Ue, hanno trovato l’accordo che dovrà ora essere sottoposto agli altri Paesi Ue. Tra questi punti, quello che prevede la redistribuzione di tutti i richiedenti asilo e non solo di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato. Innanzitutto, ha spiegato il ministro dell’Interno italiano Luciana Lamorgese, viene stabilita la «rotazione volontaria» dei porti di sbarco, non solo quando quelli di Italia e Malta sono saturi. «E questo non era scontato», ha detto il titolare del Viminale. L’accordo prevede inoltre la «redistribuzione dei migranti su base obbligatoria» con un sistema di quote che verrà stabilito quanti dei 28 Paesi dell’Ue parteciperanno all’intesa; tempi «molto rapidi» (quattro settimane) per i ricollocamenti e, soprattutto, la redistribuzione di tutti i richiedenti asilo e non solo di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato. Il sistema messo a punto stabilisce che una volta decisa la quota da ridistribuire, i migranti verranno inseriti direttamente nella banca dati del Paese di destinazione, che si farà carico anche degli eventuali rimpatri, e non in quello di primo approdo.

«ITALIA E MALTA NON SONO PIÙ SOLE»

«Da oggi Italia e Malta non sono più sole, c’è la consapevolezza che i due Paesi rappresentano la porta d’Europa», ha detto Lamorgese conversando con i giornalisti al termine del vertice. «Il testo predisposto va nella giusta direzione», ha aggiunto, «ci sono contenuti concreti e abbiamo sciolto dei nodi politici complicati». L’auspicio dell’Italia, ha sottolineato la titolare del Viminale, è che l’accordo sia condiviso quanto più possibile tra i Paesi Ue.

«I RAPPORTI CON ROMA STANNO MIGLIORANDO»

I rapporti col nuovo governo italiano «stanno migliorando». A dirlo è stato il ministro dell’Interno maltese, Michael Farrugia, al suo arrivo al Forte Sant’Angelo a Malta, dove si è svolto il vertice sull’immigrazione con i ministri dell’Interno di Francia, Germania, Italia e Finlandia (in qualità di presidente di turno della Ue) e il commissario europeo Dimitri Avramopoulos. «C’è ancora tempo per vedere com’è la situazione politica italiana» – ha aggiunto Farrugia rispondendo ai giornalisti – «e dobbiamo capire lo scenario italiano, con questo governo che non vuole apparire troppo debole a confronto col precedente. C’è un processo che dobbiamo vedere prima che le vere politiche vegano fuori».

AVRAMOPOULOS: «SERVONO DECISIONI POLITICHE»

Il mini-vertice alla Valletta è «un incontro molto importante», ha ribadito Avramopoulos, perché «è il momento di prendere decisioni politiche e di prepararci per il futuro: data la mia esperienza e conoscendo molto bene il panorama delle migrazioni, vi posso dire che questa situazione andrà avanti per moltissimi anni. L’Europa deve essere meglio preparata e stare al fianco di paesi come Italia, Grecia, Malta, Spagna e Cipro» Prendere decisioni politiche, ha continuato, «significa che ci deve essere volontà politica. La Commissione è qui a nome di tutti gli altri stati che non sono qui e presentare qualche idea su come possiamo uscire da questo stallo».

IL SUPPORTO UE CON FRONTEX E EASO

In aggiunta alle parole di Avramopoulos ci sono state anche le parole di una portavoce della Commissione: «Da tempo la Commissione europea rivolge appelli» perché gli Stati concordino su un sistema temporaneo per la ripartizione dei migranti che vengono soccorsi in mare. Perciò «dà il benvenuto al lavoro» dei ministri dell’Interno a Malta. Bruxelles è pronta a «dare sostegno finanziario e operativo» e «siamo impazienti di avere una discussione a 28» al Consiglio Affari interni di ottobre come «prossimo passo». In particolare, il sostegno operativo avviene attraverso l’Agenzia di sostegno all’asilo (Easo) e Frontex con le interviste e le identificazioni dei migranti che vengono sbarcati, mentre dal punto di vista finanziario sono già previsti 6.000 euro per ciascun migrante ridistribuito e 500 euro per i costi per il trasferimento. Mentre Frontex copre i costi per eventuali rimpatri. In totale sono 15 i Paesi che fino ad oggi hanno partecipato alle ripartizioni per i migranti soccorsi in mare nel Mediterraneo centrale.

 

Lamorgese: “Da oggi l’Italia non più sola”ultima modifica: 2019-09-23T17:45:08+02:00da bezzifer
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