Prima della girandola di incontri tra le forze politiche e Palazzo Chigi, il premier e il leader M5s si sono visti per un faccia a faccia riconciliatore. L’obiettivo finale è arginare Italia viva.

Risultati immagini per Italia viva.

ORA:Tra Conte e Di Maio è tregua armata per la manovra.L’obiettivo finale è arginare Italia viva.

Un lungo faccia a faccia per cercare di mettere da parte dichiarazioni arrembanti, tackle a mezzo stampa, salti in avanti destabilizzanti. Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, qualche ora prima della girandola di incontri che il premier mette in atto sulla manovra, siglano una sorta di tregua armata che guarda ben più in là della legge di bilancio. Guarda alla tenuta di un governo dove, il giorno dopo l’ok alla manovra, la “mina vagante” di Italia viva non tarderà a lasciare le sue tracce. Obiettivo di Conte e Di Maio è ripristinare quel clima di dialogo che, nell’ultimo weekend è sembrato evaporare.

LA TREGUA IN VISTA DELL’UMBRIA

Da qui la necessità di vedersi: «Non è il momento di montarsi la testa», chiariscono fonti qualificate di maggioranza spiegando come il leader del M5s e il premier si siano concentrati innanzitutto sul metodo di collaborazione. Con un’appendice: qualsiasi fuga in avanti sulla manovra rischia di mettere in difficoltà il premier anche nel suo rapporto con Bruxelles. La settimana, peraltro, è cruciale. Domenica, l’Umbria darà il primo segnale concreto di quanto, agli italiani, piaccia l’esecutivo giallo-rosso. E, non a caso nelle prossime ore saranno tutti, o quasi, nel Giardino d’Italia. Di Maio, a partire da domani, comincia il suo mini-tour, tra aziende, mercati, incontri con i cittadini. Ma in Umbria ci saranno anche Nicola Zingaretti, i ministri Dem e, giovedì, lo stesso Conte che ha di fatto deciso di mettere la sua impronta sulla campagna a sostegno di Vincenzo Bianconi. Sarà impegno corale, insomma, quello del governo in Umbria. Con una consapevolezza: che un’eventuale vittoria possa cementare un’alleanza di governo che, senza un cote’ politico, rischia di slabbrarsi.

L’INCOGNITA ITALIA VIVA

Per questo, al di là della ricerca di un accordo nel merito della manovra è il metodo ad essere oggetto dell’incontro tra Di Maio e Conte. Anche perché, più il secondo che il primo, si trova ad avere a che fare con un’incognita crescente: il ruolo di Italia viva nella maggioranza. Matteo Renzi e Conte, spiegano fonti parlamentari, non si sentono da settimane. E, dalle parti di Iv, rimarcano di non sentire la necessità del contatto fra i due. Allo stesso tempo, le parole dell’ex premier dalla Leopolda certificano il sospetto con cui, dalla scissione in avanti, a Palazzo Chigi guardano alla fedeltà dei renziani.

CONTE CERCA IL CORDONE SANITARIO IN SENATO

Non a caso, sotterraneamente, al Senato già si lavora da settimane ad una sorta di cordone sanitario “numerico” che blindi la maggioranza di fronte a possibile fughe renziane. E non è un lavoro facile, perché ad essere oggetto dell’attenzione della maggioranza e di Iv sono in fondo le stesse pedine, ovvero un manipoli di senatori “centristi“, riconducibili a FI o al gruppo Misto. E i nodi, una volta archiviata la manovra, non tarderanno ad emergere: primo fra tutti quello della giustizia e dell’entrata in vigore della nuova prescrizione, su cui M5s e Iv sono lontanissimi. E, plausibilmente, anche del nodo Renzi il premier discute con Enrico Letta che in giornata gli recapita di persona l’invito ad un evento dell’associazione Italia-Asean. Certo, al momento qualsiasi previsione può essere azzardata. Anche perché, già al momento della formazione del governo giallo-rosso, il Quirinale era stato chiaro: al di là delle due maggioranza percorribili c’è solo il ritorno alle urne. Una prospettiva che, almeno per ora, nessuno vuole accarezzare.

 

Prima della girandola di incontri tra le forze politiche e Palazzo Chigi, il premier e il leader M5s si sono visti per un faccia a faccia riconciliatore. L’obiettivo finale è arginare Italia viva.ultima modifica: 2019-10-22T09:34:51+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share