La versione di Matteo (Renzi)
Renzi attacca e lo fa seguendo un piano ben preciso, un programma, una linea d’azione determinata. Nulla è lasciato al caso. Nulla è improvvisato.
Renzi vuole tornare a Palazzo Chigi ad ogni modo perché per lui l’unico vero dio è il Potere, quello con la P maiuscola, quello che gli permette di respirare, di sentirsi vivo. CONSENTENDOLI DI PORTAR L’ITALIA FUORI DELLA PALUDE MAFIO FASCIO DESTROSA CHE CI TROVIAMO DA TRENT ANNI.ERA CRAXIANA & BERLUSCONIANA.
Di questo dobbiamo essere sempre ben consci perché altrimenti si corre il rischio di tornare al peggior passato della Repubblica.
Renzi colpisce di scacchi e di fioretto, di acciaio e marmo. Nel miglior caso interpreativo si è insinuato nella fessura agostana e subito dopo ha celebrato il rito più volte smentito della scissione per tenere il governo per gli attributi con un investimento tutto sommato limitato: Italia Viva ha infatti 28 deputati e 17 senatori, ma alla Camera Alta è determinante, è l’ago della bilancia.
Renzi non sopporta questo il Pd e odia anche i Cinque Stelle mentre in Salvini vede un alleato tattico da utilizzare quando gli può essere utile e comodo.VISTO IL QUAQUARAQUA CHE E’.
Ed ora si capisce perché la scissione è stata fatta in anticipo su quanto qualcuno pensava: non solo per condizionare numericamente il governo al Senato ma anche per giocarsi la finanziaria per aumentare i suoi consensi e puntare a primavera su Firenze.
E poi l’attacco al premier Conte non può non far pensare ad un retro pensiero su Mario Draghi, attualmente disoccupato.