La leopolda PD a messo in evidenza un partito moderato in doppio petto blu

 

Il Pd partito moderato in doppio petto blu? Non c’è da vantarsene e non è “novità”, così, ha indossato il doppio petto da molto tempo,ed è per questo che ,a molti,è diventato inviso.Per come la vedo io tace non perchè moderato,ma perchè non ha da dire,parla a voce pacata per non farsi sentire dal nemico,ed è disposto a cedere su tutta la linea perchè potrebbe dire cosa non condivide…ma non offrire alternativa. Quando si cerca di essere invisibili è paura,non furbizia.

DA QUESTA SITUAZIONE COMATOSA PARTONO. LE PRINCIPALI OBIEZIONI (E QUALCHE BALLA) AL NOSTRO PIANO SHOCK SUGLI INVESTIMENTI. E – OVVIAMENTE – LE NOSTRE RISPOSTE

1) “E dove si trovano i soldi per mettere a bilancio 120 mld di investimenti?”. Non bisogna trovare nulla. Non servono, cioè, coperture ex-ante secondo il principio della competenza. Si tratta di risorse già stanziate e già iscritte nei bilanci. La proposta riguarda “semplicemente” l’anticipo del crono programma di realizzazione, trasformando più velocemente le risorse di competenza in risorse di cassa.

2) “Ma non si può fare, smettetela con gli slogan!”. In realtà è già stato fatto. Sia per l’Expo di Milano che per i lavori agli scavi di Pompei (esperienze poi riprese dal governo M5S-Lega per la ricostruzione del Ponte Morandi) si sono bypassate eccezionalmente le procedure ordinarie e si è affidato tutto ad un semplice binomio: commissario straordinario (per garantire velocità) e tutela speciale Anac (per garantire legalità). Se ha funzionato in quelle tre specifiche occasioni, perché non dovrebbe funzionare in via più generale?

3) “Ma volete per sempre sopprimere ogni procedura per affidare gli appalti?” No. Non abbiamo abbandonato l’idea che sia possibile in un paese normale definire un set di regole che combini efficacemente le esigenze di efficienza e di legalità/tutela della concorrenza. Ma ora siamo in presenza di un’emergenza, e come tale va trattata: durante la crisi 2008-2013 l’Italia ha perso il 33% degli investimenti, e finora ne sono stati recuperati solo poco più di un terzo. Se non ripartono in fretta gli investimenti, non solo la nostra economia finirà in recessione ma ne sarà permanentemente pregiudicata la possibilità di avere una capacità produttiva degna di un’economia che vuole competere nella globalizzazione. Per cui proponiamo questo piano sperimentale “shock” per almeno un triennio.

4) “questa vostra idea danneggerà la finanza pubblica!”. Ricordando che non c’è bisogno di trovare nessuna copertura ex-ante nei bilanci, se il piano ha successo (cioè se alcune risorse che si prevedeva di spendere in futuro vengono invece spese l’anno prossimo) vi è un aumento delle spese di cassa per investimenti, e quindi un aumento del deficit nominale (perché le spese per investimento vengono contabilizzate per cassa, o comunque nel momento in cui si immettono nell’economia reale).

5) “ah, allora l’ammetti….volete far aumentare il deficit e sfasciare la finanza pubblica!”. Ma che stai a di’. Quel deficit che si farebbe l’anno prossimo, sarebbe comunque stato fatto negli anni successivi (perché, appunto, si anticipa un’erogazione di cassa originariamente prevista per il futuro). Quindi non si modifica l’ammontare complessivo del deficit, ma solo il suo profilo intertemporale. 6) “vabbè resta il fatto però che comunque nell’anno in cui vengono anticipati gli investimenti, il deficit risulterà essere più alto di quanto si preveda oggi”. Si. Ma mi risulta che la frase “un po’ più di deficit va bene a condizione che sia per investimenti veri” sia ormai scritta pure nelle carte dei cioccolatini. Mette d’accordo Keynesiani, monetaristi, odiatori e amanti dell’austerità, romanisti e laziali, juventini e interisti. Suonerebbe un po’ strano ora rimangiarsi tutto solo perché a proporre il modo concreto per farlo è stato Renzi. E oltretutto negli anni successivi il deficit sarà più basso per i motivi spiegati nel punto 5).

E – visto che probabilmente moltiplicatore associato agli investimenti è più alto di quello della spesa corrente – l’effetto crescita abbasserà ulteriormente il rapporto deficit/Pil e quello debito/Pil negli anni successivi.

6) “beh, a condizione che il dividendo della crescita – indotta dagli investimenti – non venga sperperato in misure inutili e demagogiche”. Su questo siamo perfettamente d’accordo.

MA AL PD INTERESSA! E A Tutti i giornalisti ed i commentatori ricordano agli italiani le promesse che Renzi non ha mantenuto, tipo quella di ritirarsi dalla politica in caso di sconfitta al Referendum… Non cè un cane che ricordi agli italiani le PROMESSE CHE RENZI HA MANTENUTO CON IL SUO GOVERNO CHE IO RIPORTO NELLA FITOGRAFIA DI QUESTO POST.

La leopolda PD a messo in evidenza un partito moderato in doppio petto bluultima modifica: 2019-11-17T17:02:58+01:00da bezzifer
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