Posso sbagliarmi, ovviamente, ma da come si stanno mettendo le cose, nel giro di un anno, forse anche meno, i grillini saranno scomparsi, travolti dalla loro stessa confusione e dal loro essere, sostanzialmente, poco più di niente. Fino a oggi, a parte pasticci di ogni genere (non sanno la geografia e nemmeno la storia), si sono resi famosi per una scemenza di loro invenzione: il reddito di cittadinanza. All’inizio doveva essere dato a tutti i cittadini, indistintamente. Poi si è scesi, più ragionevolmente, a qualche milione e adesso siamo sotto questa stessa modesta cifra.

Si era detto che la distribuzione di tutto questo denaro avrebbe rilanciato l’economia (e siamo in pratica a crescita zero) e aumentato l’occupazione (e non è successo).

In sostanza, l’unica proposta, attuata, dei grillini era una colossale stupidaggine, inventata non si sa bene da chi, forse dai compagni di bevute di Grillo al suo bar. Nessun economista serio ha mai considerato che il reddito di cittadinanza fosse più di uno scherzo. L’aiuto alla popolazione indigente esisteva già e comunque si può realizzare in modi più corretti e meno dispendiosi, come fanno tutti. Il reddito di cittadinanza era una cosa tutta e solo italiano-grillina. Sarà un caso, ma nessuno in Europa e nel mondo si è messo su quella strada.

Detto questo, va registrato che oggi i grilini si stanno scambiando accuse infamanti sui giornali (punti solo ai soldi, non versi parte dal tuo stipendio al Movimento). Se non si calmano, dovranno arrivare i carabinieri.

Lo stesso Grillo ogni tanto interviene, ma con delle banalità: ha capito anche lui che non c’è più niente da fare. L’idea che l’esangue Di Maio possa tenere insieme il Movimento risulta incredibile prima di tutto allo stesso Di Maio, contestato per i troppi incarichi.

I più svegli degli onorevoli e senatori grillini stanno saggiamente cercando di farsi assumere da Camera e Senato: come commessi, fattorini, barbieri. Basta avere un posto e uno stipendio sicuri. Già oggi, sulla base dei sondaggi si sa che metà di loro non sarà mai più rieletta. Ma a Roma ci sono certi tramonti e certe trattorie, per cui bisogna cercare di non tornare mai più sul divano di mamma a Catanzaro o a Salerno. Un posto da commesso alla Camera sarebbe fantastico, forse anche da barista alla buvette (in fondo Di Maio questo faceva sugli spalti dal San Paolo di Napoli).

I grillini se ne stanno andando, ma con risse, in genere per questioni di soldi.

La tanto vituperata Kasta aveva un po’ più di stile.