Matteo Renzi vuole rottamare il reddito di cittadinanza.Come non concordare in pieno con RENZI .Il “Reddito del Fannullone” distribuito a pioggia sopratutto in meridione come al solito, oltre il 50% viene dato in Campania e Sicilia dove risiede meno del 13% della popolazione, é l’ennesima indigeribile distorsione Italiana: lo pagano giovani precari e operai e pensionati che lavorano e pagano le tasse.

Risultati immagini per Matteo Renzi vuole rottamare il reddito di cittadinanza.Matteo Renzi vuole rottamare il reddito di cittadinanza. Italia Viva col 5% fa politica come se avesse il 20% il PD col 20% fa politica come se avesse il 5%.Questioni di manico! Oramai Italia viva si vedrà alle urne. Sarà a doppia cifra senz’altro.

Renzi sulla Stampa lancia bordate su Conte e sui 5 stelle, mettendo nel mirino due riforme care all’alleato: il sussidio e la prescrizione: “Bonafede cambi o ci penseremo noi in Parlamento”

Nei propositi di Matteo Renzi per l’anno che sta per cominciare c’è l’intervento su due riforme che stanno a cuore al Movimento 5 stelle: da un lato il reddito di cittadinanza, che “non funziona”, spiega in un’intervista alla Stampa, “i populisti dovevano far sparire la povertà ma hanno fatto sparire solo la crescita”; e dall’altro lato la riforma della prescrizione, su cui promette battaglia in Parlamento. L’ex premier lancia bordate contro il Movimento: “Il sogno di rappresentare l’alternativa populista al sistema tradizionale è fallito. M5S funziona, o meglio funzionava in campagna elettorale, ma poi le bugie elettorali esplodono alla prova di governo”.

“Che il reddito di cittadinanza sia un sussidio che non funziona, lo dice la Guardia di Finanza, ma ormai lo stanno capendo tutti…” dice il leader di Italia Viva, da sempre contrario a questa misura di sostegno al reddito. “Ma io credo che non occorra aver fretta, bisogna lasciare ai 5 stelle il tempo di metabolizzare il cambiamento. Ma al tempo stesso è arrivato il momento di cambiare quel meccanismo. Con un’altra politica: al Sud bisogna aprire cantieri, anziché continuare a dare sussidi”.

E sulla giustizia: “L’abolizione della prescrizione è un obbrobbrio”, per cui “o il guardasigilli Bonafede capisce che deve cambiare approccio, oppure saremo molto presto costretti a votare assieme a Forza Italia: in Senato c’è già una maggioranza favorevole al ritorno alla normativa voluta a suo tempo dal ministro Andrea Orlando”.

Se per una volta non finisce nel mirino il Pd, ci sono bordate anche per Giuseppe Conte. “Ho sentito il presidente del Consiglio spiegare che in questi mesi ha dovuto rimediare ai disastri fatti dal Governo precedente, ho molto apprezzato. Mi pare un sussulto di consapevolezza tardivo, ma realistico. Adesso si tratta di capire se il Conte2 sia davvero cambiato rispetto al Conte1” sottolinea Renzi, che non vede un futuro ancora con il premier attuale a Palazzo Chigi. Se nel Pd “pensano che Conte possa essere il riferimento del mondo progressista, prendo atto. Per noi non è così: è il premier d’emergenza, di una situazione d’emergenza. Stiamo tutti cercando di aiutarlo e dargli una mano. Ma abbiamo idee diverse sul futuro”.

Circa la durata dell’esecutivo, Renzi pensa che “l’Italia meriti stabilità. Una situazione di Governo tranquilla sarebbe ideale per tutti, anche perché più siamo stabili, più possiamo cogliere la felice opportunità del calo del costo degli interessi sul debito. Quando sono arrivato a Palazzo Chigi spendevamo 77 miliardi di euro all’anno, nel 2020 saranno 59 miliardi. Tutto merito del lavoro della Bce e delle nostre riforme. Più c’è stabilità, meno costa il debito. Ma dobbiamo riconoscere che stabilità non può voler dire tirare a campare. I populisti dovevano far sparire la povertà, hanno fatto sparire solo la crescita. La vera scommessa del governo è proprio questa: è urgente fare un decreto crescita perchè l’Italia è ferma”.

Renzi tuttavia non scommetterebbe sulla conclusione naturale della legislatura: “Tutta la partita oggi è in mano al Governo e alle forze politiche della maggioranza: se sono seri e lucidi, si fa un programma serio e si arriva al 2023. Piano Shock, riduzione tasse, investimenti sulla famiglia. Meno populismo, più cantieri. Lo saranno? Non so, al momento direi che c’è il 50% di possibilità di arrivare fino in fondo”.

Matteo Renzi vuole rottamare il reddito di cittadinanza.Come non concordare in pieno con RENZI .Il “Reddito del Fannullone” distribuito a pioggia sopratutto in meridione come al solito, oltre il 50% viene dato in Campania e Sicilia dove risiede meno del 13% della popolazione, é l’ennesima indigeribile distorsione Italiana: lo pagano giovani precari e operai e pensionati che lavorano e pagano le tasse.ultima modifica: 2019-12-31T09:26:54+01:00da bezzifer
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