C’E’ UNA EMERGENZA NELL’EMERGENZA.LO ABBIAMO CHIAMATO ITALIA SHOCK , PIANO MARSHALL VA BENE PURE MA MUOVIAMOCI PERO’

L'immagine può contenere: una o più persone, il seguente testo "#stopmutui2020 per le aziende in tutta Italia con il supporto della Bce La proposta di Italia Viva per far far fronte all'emergenza"No a promesse irrealizzabili ma una cosa che si può fare subito per far fronte a questo momento di emergenza.

Ecco la proposta di Italia Viva: permettiamo alle famiglie ed alle aziende di tutta Italia di sospendere le rate di mutui, finanziamenti e prestiti fino alla fine del 2020.
#stopmutui2020.

L’Europa sostiene le banche, le banche possono aiutare famiglie e imprese.

C’E’ UNA EMERGENZA NELL’EMERGENZA
Il colpo all’economia italiana è forte, può approfondirsi e durerà a lungo. Inoltre la somma delle crisi degli altri paesi dell’Unione può mettere in ginocchio l’intero continente proprio nel momento in cui occorrerebbe che sia forte e pronto a fronteggiare le crisi umanitarie, militari e politiche africane e asiatiche.
Oggi la prima cosa da fare è garantire la liquidità necessaria a imprese e famiglie per farle andare avanti in attesa che le misure di emergenza economica entrino a regime.
Per questo Italia Viva ha proposto il rinvio per tutto il 2020 di tutti i pagamenti dovuti alle banche, dai mutui alle tasse, in modo che le risorse accantonate per questi impieghi possano essere utilizzate direttamente dalle imprese e dalle famiglie per tamponare le loro emergenze. Seguono gli altri provvedimenti urgenti.
Questo si può fare senza alcun costo aggiuntivo, applicando gli strumenti previsti dai trattati dell’Unione, con la regia della Banca Centrale Europea che può agire in questo senso con le banche italiane.Questo serve subito, mentre si definisce quanta flessibilità e come usarla.

ALTRA EMERGENZA SANITÀ PUBBLICA: SERVE INTERVENIRE CON URGENZA.
Non tutto il male viene per nuocere.
La vita insegna che l’esperienza proviene anche dai fatti più negativi che tutti siamo costretti a subire indipendentemente dalla nostra volontà.
È il caso del CORONAVIRUS che, oltre a manifestare i limiti di una classe dirigente già in affanno nelle questioni ordinarie, ha evidenziato l’impreparazione ad affrontare emergenze straordinarie.
A quarant’anni dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale è urgente ripensare la Sanità Pubblica.
Questa è un’occasione per ricominciare a discutere su come intervenire sulla Sanità Pubblica e quali provvedimenti adottare.
Non è pensabile assistere a modalità diverse di affrontare una stessa vicenda.
Servono interventi urgenti per porre uno stop alla giungla del Regionalismo.
I diritti dei cittadini non vengono garantiti adeguatamente ed equamente su tutto il territorio nazionale.
La Sanità pubblica, garantita a tutti, resta un indicatore di civiltà, giustizia e solidarietà sociale.
Abbiamo visto che quando le Regioni prendono iniziative autonome combinano guai.
Serve una riflessione anche sulla Sanità Privata.
Il ” Privato ” deve fare da sé, non alle spalle del Servizio Sanitario Pubblico.
Quando l’emergenza finirà, il privato si farà di nuovo sotto con le sue speculazioni e le Regioni torneranno a pretendere più potere.
In considerazione di tutto ciò, è bene che la riforma sull’Autonomia differenziata proposta dal Ministro Boccia, venga bloccata e rimandata fino a quando non sia stato attuato quanto disposto dalla legge 42/2009 relativamente ai Livelli Essenziali di Assistenza e fino a quando non sia stata prevista l’Unitarietà del Servizio Sanitario Nazionale.
Per fare tutto ciò servono risorse ( che non ci sono ) commisurate ai fabbisogni, la cui quantificazione dovrebbe avvenire con riferimento ai costi standard, con appropriazione su tutto il territorio nazionale e non alla Spesa Storica.
Dal CORONAVIRUS c’è molto da imparare, in caso contrario sarebbe davvero un disastro.
Speriamo in bene.

C’E’ UNA EMERGENZA NELL’EMERGENZA.LO ABBIAMO CHIAMATO ITALIA SHOCK , PIANO MARSHALL VA BENE PURE MA MUOVIAMOCI PERO’ultima modifica: 2020-03-05T11:02:51+01:00da bezzifer
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