NUOVE TASSE Questa crisi potrebbe costare anche 100 miliardi all’Italia.

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Mettiamo in campo tutte le misure per far fronte a questa emergenza. Facciamolo per il Paese, le famiglie, le imprese, i lavoratori tutti. Serve innanzitutto responsabilità, la responsabilità del rispetto delle regole e delle indicazioni che ci arrivano dalle istituzioni. Ma serve anche prendere immediatamente provvedimenti che ci permettano tutti insieme di uscire non solo dalla crisi sanitaria, ma anche da quella economica, che rischia di essere drammatica per le nostre imprese e i nostri lavoratori. Abbiamo avanzato alcune proposte per il Paese oltre a quelle che già avevamo fatto per le famiglie. Proponiamo che il governo in questa fase si faccia affiancare da figure di esperti per gestire l’emergenza e la comunicazione. E chiediamo liquidità che con il sostegno dell’Europa può e deve arrivare subito a chi produce e lavora: attraverso la proposta #StopMututi2020, la sospensione e rateizzazione delle tasse per le aziende e la cassa integrazione in tutti i settori. Oltre al Piano Shock che già avevamo presentato. Possiamo vincere questa emergenza. Un cammino che potrebbe non essere breve e sicuramente che non sarà semplice. Ma che possiamo fare insieme. Insieme, l’Italia può farcela.
In molti stanno cercando di stimare le conseguenze economiche del coronavirus, ma l’impresa appare impossibile per la semplice ragione che nessuno sa quanto durerà e quale gravità presenterà.
Si sanno però almeno due cose. Il primo trimestre 2020 si presenterà negativo, almeno nella misura dell’1 per cento. E poiché anche il quarto 2019 era stato negativo, siamo di fatto in recessione.
I più ottimisti pensano a un ritorno alla normalità in primavera, e quindi a un po’ di ripresa, e stimano un 2020 negativo solo nella misura dello 0,2 per cento. In realtà, non sarà proprio così, i tempi sembrano più lunghi.
Inoltre, c’è un aspetto al quale non si potrà sfuggire: molti settori economici (pensiamo al turismo e alla ristorazione) hanno già subito danni fortissimi. Altri conosceranno cadute di produzione rilevanti.
Tutto questo richiederà aiuti e sostegni da parte dello Stato, se si vorrà ripartire. All’inizio il governo aveva stanziato 3,6 miliardi, poi 7,5. Salvini, che di mestiere fa l’opposizione, chiede l’abolizione totale delle imposte per tutto il 2020: circa 700 miliardi di entrate in meno. Bancarotta assicurata dopo tre minuti dall’eventuale annuncio.
Senza dare retta a queste evidenti sciocchezze propagandistiche, è ovvio che allo Stato questa disgrazia alla fine costerà qualcosa. Probabilmente fra i 50 e i 100 miliardi. Soldi che non abbiamo, come è noto, e che quindi potranno venire solo dai debiti. Fondo monetario internazionale e Unione europea un po’ aiuteranno, ma anche da quelle parti i soldi non abbondano e poi va considerato che nei guai c’è mezzo mondo: quando avranno fatto le divisioni, per noi ci saranno briciole.
Restano quindi i debiti. Le banche centrali di tutti i paesi, in previsione di questo, stanno facendo scendere i tassi, ma è una mossa disperata: quando arriveranno le richieste vere, i tassi saliranno di nuovo. Un’alternativa potrebbe essere quella di stampare moneta in quantità gigantesche, ma questo ci porterebbe a un’inflazione terribile, dopo decenni passati appunto a liberarsi da questo flagello.
In conclusione, non esistono soluzioni miracolose: da questa vicenda, ammesso che si riesca a uscirne presto, alla fine ci ritroveremo tutti più indebitati. E i debiti significano interessi più alti, nel complesso, da pagare.
Se all’orizzonte vedo nuvole nere piene di nuove imposte, probabilmente non sbaglio.
NUOVE TASSE Questa crisi potrebbe costare anche 100 miliardi all’Italia.ultima modifica: 2020-03-10T08:54:17+01:00da bezzifer
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