Vittorio Colao : politica bloccata, serve far uscire Paese il dalla paralisi.

MILAN, ITALY - MARCH 16: Vittorio Colao CEO of Vodafone Group speaks during 'L'Italia Che Genera Futuro'...“Su 102 idee mi accontento se il governo ne fa sue una quarantina”

“Capisco che la mole possa spaventare capisco che, di fronte a tanta roba, la domanda cruciale diventa: che fare, adesso? E allora le dico questo: su 102 idee, io mi accontento se il governo ne fa sue almeno una quarantina.
Nelle condizioni critiche in cui ci troviamo, sarebbe già una gran cosa”.

Così Vittorio Colao parla del Piano messo a punto in un colloquio con la Stampa, in cui fa presente che è “molto soddisfatto” del lavoro (46 pagine di sintesi più 102 idee) “per il rilancio di un’Italia colpita da una crisi senza precedenti. È il massimo sforzo possibile, un piano di modernizzazione a tutto campo e di rimozione delle arretratezze del Paese. Anche Conte è molto contento”.

Ma per i bastian contrari del opposizione e non PARTONO AL ARREMBAGGIO PER ESSENDO SENZA IDEE TRANNE LA FLAT TAX  PER AGEVOLARE CHI DOVREBBE SEMPRE DI PIÙ DE POPOLO COMUNE E SBRAITANO! Un cumulo di banalità ispirate dal pensiero unico neo francescano travestito con l’orrido vocabolario politichese che stravolge il significato delle parole: che scrive «resiliente» ma intende resistente; che vuol dare soldi agli abbienti (vergognandosi di chiamare morti di fame i morti di fame e definendoli quindi «meno abbienti», ma pur sempre abbienti!); che abusa dell’aggettivo «sostenibile», tanto di moda ma privo di alcun significato; attenta come tutti i governi alle più sparute minoranze, ma a spese delle maggioranze; che continua a considerare le donne specie in estinzione e da «proteggere» (ma i «protettori» non erano stati messi fuorilegge dalla Merlin?); che chiede «equità fiscale», dimenticando di correggere la più grave fra le storture italiane, e cioè il fatto che le tasse si paghino da noi anticipatamente, prima ancora di sapere quale sarà il reddito; che predica una rivalutazione dei beni culturali, del turismo e dell’ambiente, dimenticando che il ministero del Turismo è stato abolito per dar fiato alle Regioni, che anche in questo campo han saputo dare il peggio di sé: moltiplicando le spese e frammentando la promozione di immagine del Paese.
Non mancano nel progetto i condoni, vero regalo alle mafie (emersione del contante), e ovvietà come quello di una PA che funzioni (dopo averla riempita di amici e parenti analfabeti, assunti senza concorso) e di una scuola sulla quale investire, ma senza soldi, senza edifici, senza personale e senza insegnanti.
E ancora banalità come ricapitalizzare le imprese, ma senza specificare se con la partecipazione dello Stato o lasciando ad esse la libertà d’impresa; costruire porti e ferrovie (come se non ci provassimo, senza riuscirci, sin dall’Ottocento); case gratis per tutti (neanche a dirlo: eco sostenibili!).
Riassumendo il progetto: con più soldi, leggi ben scritte e uomini giusti nei posti giusti, l’Italia migliorerebbe.
Occorreva scomodare tante lucide menti per scoprirlo?
E, soprattutto, non lo si poteva scrivere facendo uso della lingua italiana?

ORA! A parole, cominciando da me, tutti saprebbero come fare per raddrizzare l’Italia. Temo invece che il problema non ammetta soluzione: chiunque ci provi, pieno di buone intenzioni, desideroso di dimostrare le sue vere capacità, parte a testa bassa e lancia in resta, fa annunci roboanti e sarà lui il salvatore della patria, ma poi, inesorabilmente, passando dalla teoria alla pratica, si scontra con la realtà delle cose e rimane scornato. Sarà questa la volta buona?

Vittorio Colao : politica bloccata, serve far uscire Paese il dalla paralisi.ultima modifica: 2020-06-09T12:32:30+02:00da bezzifer
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