RENZI e grillini si odiano perché sono uguali.
Se parlate del PD dopo la segreteria Renzi, secondo me ripulito vi sbagliate di grosso. Se vi riferite al vecchio PD di Bersani & Dalema POSSO DARVI RAGIONE.
La famigerata famosa ditta, di ex comunisti che altro non era che un’associazione per l’estorsione delle tangenti.
Ricordate PENATI a sesto San Giovanni? oppure il caso MPS con Mussari?, oppure le banche venete? oppure le COOP che fregavano i soldi ai risparmiatori?, Le COOPERATIVE abitative che facevano pagare “a nero” la parte non dichiarabile, per abitazioni costruite su terreni espropriati ai legittimi proprietari, da vendere a prezzo calmierato? oppure DALEMA che vendeva i gioielli d’Italia come Telecom e manteneva in piedi le COOPERATIVE del compagno comunista e omicida BUZZI a Roma? oppure il compagno ODEVINE arrestato a NYC, ecc ecc ecc
Senza contare che nessuno indaga sugli ammanchi delle partecipate, bilanci falsi, ospedali assaltati ecc
Non è cosi!. Renzi è stata la risposta dell’apparato di potere, delle lobbies politico-economiche che temevano rivoluzione dal basso che si stava delineando in Italia, ben incanalata dal nuovo movimento di Grillo, in forte ascesa. Renzi è stata l’arma del Potere costituito contro l’avanzata dei grillini, o comunque contro una popolazione delusa dal vecchio regime corrotto, un Gattopardo, come nel romanzo di Filippo Tomasi di Lampedusa: fingere che tutto cambi perchè tutto resti come prima.
Comunque vi faccio solo una minuta, insignificante, trascurabile differenza.
Uno è il padrone di un’azienda. Con dipendenti che obbediscono al titolare. Senza diritti. Solo quello di star zitti. Altrimenti fuori…altro che art. 18.
Quest’azienda vende in genere ciarpame politico con un metodo in voga sempre in momenti di crisi profonda in un paese. I loro programmmi e idee sono come gli antirughe Avon: cambiano composizione sempre, secondo studi di mercato. Come per l’antirughe molti cadono nell’inganno.
Pensare che da questi possa venire un “rinnovamento” fa ribrezzo.
L’altro è l’unico nuovo grande partito della sinistra italiana dove il segretario è eletto in primarie in cui milioni esprimono il loro parere. Renzi si è messo in gioco in varie occasioni. Ora si è dimesso, ma non ha perso ne l’uso ne il diritto di parola. Non ha diritto? Ditelo. Ma gli elettori PD non la pensano così.