SALVINI, GENERATORE AUTOMATICO DI PAURE.

Inventa un’inesistente invasione di immigrati e una criminalità in crescita. Litiga con chiunque: Tunisia, Francia, Malta. Si allea con i peggiori figuri europei (quelli di Visigrad).

Che Salvini sia una fascista risulta da molti elementi. Intanto da un certo menefreghismo del vestire e del gesticolare. Poi da come parla, frasi brevi, secche, sempre verità assolute. Infine, ha una propensione a spezzare le reni altrui: Malta, Spagna, Tunisia, Francia. E, ancora: se ne sbatte proprio delle regole, fa tutto quello che gli pare. Però comincia a piacere alle signore parioline e di trastevere, esattamente come Bossi in canottiera a suo tempo.

Soprattutto è uno specialista nel provocare terremoti. Il casino che ha combinato con i 629 migranti della Aquarius è noto. Un gran polverone, con un convoglio di navi militari in viaggio verso Valencia mentre altri mille migranti arrivavano a Catania nel silenzio più assoluto. Soldi e risorse gettate, crisi diplomatica con la Francia, per una questione inesistente e per fermare un’invasione di migranti e terroristi che vive solo nella sua mente.

Poi va dai commercianti e annuncia, senza che nessuno ne abbia mai discusso, che verranno aboliti i limiti all’uso dei contanti. Misura graditissima ai bottegai, ma anche alla malavita e ai magnaccia. Se nel mondo moderno (vedi California) si tende a limitare al massimo l’uso dei contatti è proprio per questo: in una società ordinata tutti i movimenti di denaro devono essere tracciati, ricostruibili. Insomma, già girare con una valigetta piena di denaro dovrebbe essere reato.

Non a caso nei paesi del Nord Europa si sta discutendo sull’abolizione integrale del contante, oggi resa possibile da smartphone e altri  apparati elettronici.

Tutte queste cose a Salvini qualcuno deve averle spiegate, ma lui cerca voti, mica soluzioni. Quindi va dai bottegai e dice: via i limiti all’uso del contante.

In campagna elettorale si era inventato dal flat tax. Una faccenda complicatissima, difficile da armonizzare con la Costituzione, che vuole la tassazione progressiva e non flat. Ma lui, da bravo fascista, se ne frega. Non ha idea di come si possa sistemare questa flat tax (Nicola Rossi, che è stato il primo a occuparsene parla di un periodo di cinque anni per sistemare tutto il fisco). Ma non importa: Salvini continua a proporla e a spiegare che farà decollare l’Italia (bufala).

In più, nel suo retrobottega protegge un allevamento di cosiddetti economisti, tutti rigorosamente no-euro. Il più illustre di questi (ma lui è un vero economista), Paolo Savona, lo ha messo anche al governo. Governo che ha rischiato di non fare perché Mattarella gli ha negato Savona all’economia. Alla fine lo ha ficcato dentro in qualche modo e con un solo scopo: aver uno pronto a fare a pezzi, con un po’ di scienza, l’euro. Insomma, Savona è il suo manganello nascosto dietro la schiena.

Ma poi basta guardarlo per capire che non è un democratico. E’ un generatore automatico di caos e di paura. Poi, si offre come spiaggia sicura.

Non gli affiderei nemmeno un motorino usato.

SALVINI, GENERATORE AUTOMATICO DI PAURE.ultima modifica: 2018-06-14T09:33:07+02:00da bezzifer
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