I soliti ipocriti “ultracattolici” che vogliono garantire solo i diritti che piacciono a loro.

Aborto, Ordine dei medici di Roma: “San Camillo ritiri atto, è discriminatorio”Il presidente dell’Ordine del medici di Roma e provincia  Giuseppe Lavra chiede al presidente della Regione Lazio di revocare l'”atto iniquo” della assunzione di due medici sulla base di un concorso per non obiettori all’aborto. Lavra chiede anche che il Comitato Centrale della Federazione nazionale, la FNOMCEO, di pronunciarsi su questa vicenda. “Prevedere un concorso soltanto per non obiettori di coscienza – spiega – ha il significato di discriminazione di chi esercita un diritto sancito dalla bioetica e dalla deontologia medica”.

Non capisco, quando uno ha deciso di obiettare al servizio di leva si dovono accettare una serie di conseguenze, tra cui il fatto che non mi è possibile fare richiesta di porto d’armi, partecipare a concorsi da carabinieri etc. Non capisco perché per i medici debba essere diverso. L’obiezione di coscienza è un atto personale, di certo non un modo democratico per contrastare una legge.Ma ma il diritto alla vita loro mi chiedono.Qui non si parla del diritto alla vita ma di una legge che viene sistematicamente aggirata a causa dell’immensa influenza della chiesa.Cerchiamo di essere realisti e di indignarci maggiormente per la morte causata dalle tante guerre in giro per il mondo, piuttosto che per l’affermazione della libertà della donna nell’attuazione di una legge sacrosanta.La questione non ha niente a che vedere con le nostre visioni sull’aborto. Il punto è che nella nostra democrazia non spetta ai singoli medici decidere la legittimità di una legge. Ovviamente hanno il diritto di protestare o di obiettare, ma devono essere disposti a pagarne le conseguenze. Declini il problema ad altri campi: pediatri anti-vaccino, professori creazionisti etc.

Ma, anche senza riaprire l’ annosissima questione “è vita, non è vita”, abbiamo una legge e la si deve rispettare (oppure fare altro che non sia il ginecologo).Poi Ruini, che si permette di dichiarare l’aborto un “presunto diritto”, lo incriminerei in prima persona per le morti di quelle povere donne che, essendo state costrette (dagli obiettori!) ad abortire di nascosto ed in condizioni sanitarie spesso inesistenti, ci hanno rimesso la vita: questo alla Chiesa, preoccupata di avere più fedeli e raccattare più danaro, ovviamente non interessa.Aggiungo come poi sia scandaloso che questa arroganza e la pretesa di berciare presunte ragioni  (queste sì) sul corpo delle donne venga da un uomo, e oltretutto da un uomo di chiesa, cioè per me già un mezzo-uomo, uno che se tutto va bene non sa nemmeno cos’è una donna, da tutti i punti di vista: emotivo, psicologico, sessuale, fisico! E questo si permette di aprire bocca? Semplicemente osceno.Viviamo in uno stato laico, non confessionale, sacrosanta la selezione del personale sulla base dell’incarico che deve ricoprire; si può mai assumere una persona che dovrà praticare un’aborto per poi scoprire che non ha intenzione di praticarlo?In uno stato laico degno di questo nome gli obiettori dovrebbero semplicemente essere licenziati in tronco. Obiettino a casa loro, o nei loro studi privati. L’aborto è un diritto, rifiutarsi di praticarlo è come rifiutare una trasfusione perché si è testimoni di Geova. È un reato.Si trovo assurdo che in Italia ci siano professionisti che svolgono la professione a metà. Ti sei specializzato in ginecologia e fai quello che richiede la disciplina in cui ti sei specializzato e che liberamente hai deciso di esercitare, se no cambi! Questa situazione è assurda.

Una polemica montata ad arte,inesistente,basata sui ragli di alcuni asini che normalmente,come dice il proverbio,non dovrebbero arrivare in cielo.Il diritto all’aborto,pratica estremamente sofferta nella quasi totalità dei casi,è sancito e regolato da apposita LEGGE DELLO STATO,poi però succede che gli ospedali romani sono stracolmi di ginecologi cattolicissimi all’inverosimile e obiettori di coscienza,in ospedale.Quindi è sacrosanto e lodevole che si assumano operatori non  così ” Pii” che applichino la legge a chi ne faccia richiesta.Il resto sono chiacchiere da baretto rionale.

PS: E’ da questa mattina che leggo e ascolto critiche feroci nei confronti della regione lazio e del presidente Zingaretti.Critiche fatte da giornalisti di destra,da vescovi,cardinali,preti e presidenti di ordini dei medici.Io leggo molti giornali e guardo i tg,e non ho mai sentito questi fasulli paladini della vita dire una sola parola sui medici delinquenti che fanno gli obiettori negli ospedali pubblici e in privato fanno gli aborti clandestini. Ho sentito poco fa al tg1 un pezzo grosso del Vaticano,di cui non ricordo il nome,dire che l’obiezione è un diritto garantito dalla Costituzione.Vorrei però ricordare che anche il diritto alla salute è scritto nella Costituzione e che il diritto all’aborto è una legge dello stato.Concludo dicendo che il Vaticano invece di interferire nelle leggi di uno stato sovrano,pensi,piuttosto,alla vita di tanti bambini rovinata dai preti pedofili.

I soliti ipocriti “ultracattolici” che vogliono garantire solo i diritti che piacciono a loro.ultima modifica: 2017-02-23T16:16:27+01:00da bezzifer
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