Obiezione è un diritto, ma diritto è anche avere la 194. La Cei non esprima giudizi scellerati.

Aborto, Cei sul caso San Camillo: “Obiezione è un diritto”. Presidente Consulta: concorso di dubbia legittimità.La scelta dell’ospedale di Roma criticata dai vescovi. Lorenzin: “Selezione non prevista”.  Zingaretti: “Obiezione garantita, applichiamo legge”. Lega, in Lombardia non seguiremo via pericolosa della Regione Lazio.

“La decisione di assumere al San Camillo di Roma medici dedicati all’interruzione di gravidanza, impedendo loro dunque l’obiezione di coscienza, snatura l’impianto della legge 194 che non aveva l’obiettivo di indurre all’aborto ma prevenirlo. Predisporre medici appositamente a questo ruolo è una indicazione chiara”. A parlare è Don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, che sottolinea: “Non si rispetta un diritto di natura costituzionale quale è l’obiezione di coscienza”.

Ogni tanto qualche traccia di laicità e soprattutto di CIVILTÀ.
Se un medico intende obiettare, secondo i dettami di uno stato confessionale (e NON Italiano), si accomodi pure ad esercitare lontano dalle strutture pubbliche.Lo Stato deve semplicemente garantire il diritto all’aborto per cui se tutti i medici di un ospedale sono obiettori se ne devono assumere altri non obiettori. La Lorenzin ponga rimedio.Da molto tempo un ospedale avrebbe dovuto farlo. La prevalenza dei medici obiettori in ginecologia è drammatica. Pensate se al “reparto trasfusioni” fossero tutti Testimoni di Geova!

Come al solito i preti giocano sulle parole per imporre – in questo caso contra legem – il loro modo di vedere la vita, l’etica, la società. Che non praticare l’aborto sia un diritto non lo ha mai messo in dubbio nessuno, non è di questo che si discute. Si discute del contrario: che le donne che desiderano abortire devono poterlo fare, anche questo è un diritto; acquisito dopo una lunga battaglia sociale, politica e parlamentare. E quindi le istituzioni sanitarie del Paese sono tenute a organizzarsi per assicurare questo diritto, potenziando le strutture laddove si mostrino insufficienti. Ma questo la Cei lo sa benissimo, solo che non intende starci. Al contrario, la Cei aveva incominciato una politica di “infiltrazione” di medici obiettori nelle strutture sanitarie per vanificare nei fatti questo diritto acquisito. Chi semina vento e raccoglie tempesta.

Miei cari bigotti,il problema è che voi superstiziosi (che credete nel soprannaturale) volete imporre il vostro modo di vedere. Se tu sei contrario all’aborto, droghe ed eutanasia, non fare queste cose ma perché vuoi imporre a me le tue idee? Per il mio bene? Vuoi salvare la mia anima? Siccome io non credo di avere un anima lasciami vivere e morire come meglio credo, così come io faccio con te. L’aborto non è “obbligatorio”, se le droghe fossero legalizzate, non sarebbero “obbligatorie”, se l’eutanasia fosse legalizzata, non sarebbe “obbligatoria”, quindi tu puoi continuare a vivere e morire come meglio credi e così potrei io, non credete?

Poi quella che gli embrioni sono nascituri, non importa se la natura li farà morire spontaneamente e le donne non hanno diritti. Ho visto e sentito storie aghiaccianti per le quali gli antiabortisti dovrebbero solo filare a nascondersi. Obbligare madri indigenti a gravidanze a rischio, portarle al limite della setticemia per feti già morti, cose successe vicinissimo a me e molte volte. Preoccupatevi, piuttosto, della diffusione della contraccezione.La coerenza dei cattolici: impedire la contraccezione e poi incolpare le donne, che non sono fornetti sforna-bimbi. Per non dimenticare quanto poco vi frega dei bambini 15 minuti dopo che sono nati e quando subiscono abusi sessuali in famiglia e in ambienti religiosi! per non parlare dello stato di indigenza in cui vengono lasciati dal governo di turno.In Italia ci sono un milione e seicentomila minori in stato di indigenza,con genitori separati, disoccupati ,lasciati a se stessi da un welfare inesistente.No…..e’ vero non e’ un diritto….ma salvare le madri si…..allora cattolico intransigente  devi rispondermi onestamente a questa domanda che voi Ipocriti della chiesa vi nascondete sempre :  PERCHE’ QUANDO IN BOSNIA ED IN MONTENEGRO NELLA FAMOSA GUERRA hanno violentato delle suore cristiane VEDI BENE CRISTIANE ed il Vaticano Ipocrita ha permesso loro di abortire allora rispondi onestamente e seriemente a questa domanda e poi ti do’ tutte le ragioni che vuoi caro…..non fate i finti tonti.

Basta con questi cattolici oltranzisti, NON ne possiamo più. La Chiesa la smetta di intervenire sempre nelle leggi di uno Stato SOVRANO LAICO.La VERGOGNA è una categoria ( ginecologi) che pratica all’ 80% l’obiezione di coscienza BOICOTTANDO la legge. Quanti di loro poi la praticano in nero o in qualche struttura privata a PAGAMENTO ??? anche la legge italiana non considera , a precise condizioni,omicidio l’interruzione della gravidanza: puó non condividere il trattamento giuridico,ma ,come cittadino,deve rispettare la legge. Visto che la CEI, come troppo spesso fa, si occupa di diritto e non di religione, per diritto ,in Italia e non nello Stato Cittá del Vaticano, le donne hanno questo diritto e lo Stato deve metterle in condizione di poterlo concretamente esercitare. Come i molestati da preti pedofili,hanno diritto a un risarcimento civile. Sul punto non ho presenti prese di posizione della Conferenza. Sul piano etico religioso puó  dire,giustamente, quello che pensa ,ma non é materia di diritto ecclesiastco italiano. La 194 é snaturata,come legge dell Stato, se é resa non applicabile e non il contrario. Sono cattolico( forse non buono) ,ma penso che lo Stato debba essere laico e non confessionale. Cordialitá.

Obiezione è un diritto, ma diritto è anche avere la 194. La Cei non esprima giudizi scellerati.ultima modifica: 2017-02-23T09:56:08+01:00da bezzifer
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