Percezione decisamente asimmetrica rispetto alle grida sollevate dai dazi sulla merce. Ma quando, invece che salire, scende la scala delle priorità vere, la politica è morta.

Merce e Terra, sussurri e grida.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha decretato dunque una pesante stretta protezionistica sulle importazioni. Dazi fino al 100% su merci di origine europea, compresi prodotti italiani cult quali Vespa e acque minerali. Perché? Per ritorsione: c’è stata unaviolazione dell’impegno di acquisto da parte dei Paesi dell’Unione Europea di carni americane (per carità, quelle promesse senza ormoni, dato che quelle imbottite di ormoni se le mangiano gli americani, del resto felicemente abituati a campare mediamente meno degli europei e degli abitanti di diversi Paesi asiatici…).

Donald Trump e la Corte dei Miracoli che costituisce ora il governo della maggiore potenza mondiale hanno fatto o si preparano a fare le seguente cose. Ridotto di un terzo i fondi dell’EPA (l’Agenzia federale per la protezione dell’ambiente, e messo alla testa della medesima un simpaticone che nega ci sia un problema dell’ambiente). Azzerate le regole sull’inquinamento industriale. Ridotti del 90% i fondi per la bonifica dei grandi laghi (che riforniscono di acqua potabile 40 milioni di abitanti). Tolti i limiti alle emissioni automobilistiche. Liberalizzate le trivellazioni costiere. Deciso in via definitiva (questione non centrale, ma carica di simboli),il passaggio degli oleodotti Keystone e Dakota Access dalle terre dei Sioux.

Gli Stati Uniti di Trump disdicono gli accordi di Parigi sul clima e la loro implementazione di Marrakesch. Viene cancellato il Clean Power Plan di Obama, che prevedeva, al di là degli impegni di Parigi, una riduzione delle emissioni di CO2 del 32% in 25 anni. Viene riattivata al massimo la produzione energetica da gas, petrolio, carbone. E i cambiamenti climatici? Un falso, un complotto stregonesco contro la prosperità americana.

La notizia enorme è dunque questa. Se si impennerà la produzione di gas serra, e non si conterrà entro il secolo l’aumento della temperatura entro i due gradi, più che di Vespe della Piaggio, avremo bisogno di motori marini per approdare al porto di Firenze o di Bologna. E se la temperatura continuerà ad aumentare, per dirne un’altra a caso, l’avanzata dei deserti lascerà senza acqua e terre coltivabile porzioni crescenti di umanità, soprattutto in Africa. E allora –qualcuno provi a spiegarlo ai trumpisti di ghisa e de noantri- i migranti climatici si muoveranno non a migliaia, ma a milioni.

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti ha compiuto un atto minaccioso di aperta ostilità verso il resto del mondo. Che danneggia direttamente Europa e Italia. La notizia enorme perciò è senza dubbio questa, ma ha meritato però solo qualche distratto commento, qualche taglio basso di prima pagina, e il silenzio sostanziale delle autorità politiche e governative europee e italiane. Sussurri.Percezione decisamente asimmetrica rispetto alle grida sollevate dai dazi sulla merce. Ma quando, invece che salire, scende la scala delle priorità vere, la politica è morta.

Forse si sono accorti che continuando di questo passo l’unica possibilita’ per ristabilire l’equilibrio era una guerra “riparatrice” nessun paese puo’ sopportare il livello di debito globale a cui erano arrivati i mericani dopo il 2000 . il DEBITO (federale) e’ arrivato a 20 trilioni di dollari . il DEBITO del commercio con l’estero e’ arrivato oltre i 10 trilioni di dollari .il DEBITO dei singoli stati e’ arrivato 6 trilioni di dollari . il DEBITO del sistema paese USA e’ arrivato a 67 trilioni di dollari , e’ una societa’ (quella americana che campa sul paghero’-forse-) facendo 100 i dollari disponibili gli americani ne spendono 130 . i rimanenti saranno forse pagati dalle generazioni future (non americane) . dal dopoguerra fino al 1980 il SISTEMA americano era quello che produceva per il mondo dopo il 2000 stanno “consumando” il pianeta

Il pianeta terra é un circuito chiuso e quando una malattia entra in un circuito chiuso non fa altro che proliferare, distruggere e distruggersi. L’essere umano non puo’ andare avanti cosi’ , se si insiste le barbarie non sono che all’inizio e siccome l’ignoranza del potere risponde alle barbarie con le barbarie siamo nel circuito chiuso della malattia.
Sia protezionismo che globalizzazione a senso unico (cioé SFRUTTAMENTO ) sono un cancro che alla fine si distrugge dopo aver distrutto quel che ha infettato, prepariamoci ad assistere a delocalizzazioni in massa di popolazioni intere, il movimento di esseri umani attuale, non é che un avvertimento di quel che puo’ succedere imbroccando le due strade sopracitate, continuiamo ad essere sordi e ciechi e a trovare scuse su scuse per difendere l’una o l’altra, la finanza attuale ha raggiunto il suo limite, si continua a dare ossigeno ad un sistema in coma irreversibile, contenti voi… meno contente le generazioni future.

Pur essendo un pianeta di media grandezza in fondo é un pianeta che ha un confine, l’inquinamento atmosferico, le malattie infettive non si curano dei confini e dei muri, l’inquinamento delle acque anche, ci sono meste previsioni riguardanti i nostri mari e se non lo sapete c’é un ” isola di plastica” grande quanto Parigi o di più che ” galleggia allegramente” nell’oceano https://www.greenme.it/…/6154-isola-plastica-oceano… , tutto questo casino incluso il problema di sregolamento climatico riguarda il pianeta intero e non é possibile esportarlo altrove quindi ecco il perché il pianeta é un sistema chiuso. E’ vero che il sistema é mutato molte moltissime volte ma prima le nazioni erano più o meno chiuse su se stesse e poco si sapeva degli altri oggi in un attimo sappiamo chi piscia in australia e chi defeca in africa. L’essere umano é per fortuna o purtroppo imprevedibile come si dice, speriamo che questa imprevidibilità lo porti ad una svolta migliore di quella attuale.

Ma.Il protezionismo di Trump dovrà passare, prima che al vaglio degli elettori (ma ci vorranno 4 anni) al vaglio dei consumatori. Difficilmente un consumatore sempre più abituato ad avere il meglio (spesso di importazione) e la possibilità di sceglire, accetterà una limitazione così forte della sua libertà. Le misure di Trump sono anacronistiche.

Percezione decisamente asimmetrica rispetto alle grida sollevate dai dazi sulla merce. Ma quando, invece che salire, scende la scala delle priorità vere, la politica è morta.ultima modifica: 2017-04-02T10:48:34+02:00da bezzifer
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