Diritti tv, Mediaset non presenta offerte per la Serie A.Il cda non partecipa all’asta per il campionato 2018-2021: “Il bando è inaccettabile e penalizza gran parte dei tifosi italiani”
I dati di ascolto in tv della stagione appena finita sono da record, semplicemente le tv tirano al ribasso sapendo che c’è poca concorrenza. Fanno il loro business.
Questa cosa era nell’aria dalla svalutazione fatta da Mediaset un paio di mesi fa.Se il calcio in TV rende meno è normale che le TV spendano meno, che le societá prendano meno e alla fine che i giocatori prendano meno. Così i migliori andranno dove saranno pagati meglio e il calcio si impoverirá ancora di più perchè meno giocatori bravi significa meno spettacolo e meno spettacolo significa meno spettatori e quindi meno pubblicitá. Insomma penso che siamo verso una discesa e il calcio dovrá fare qualche dieta dimagrante. Se è un bene o un male non lo so. So che ci sono campionati ancora più costosi del nostro e che forse dopo di noi potrebbe toccare a loro.
Il calcio è business laddove si raggiunge un livello professionistico, aziende a tutti gli effetti che pagano tasse (tante), salari, aiutano i comuni affittando strutture pubbliche e intrattenendo gratuitamente il pubblico. A fine anno devono quanto meno raggiungere il pareggio di bilancio e cosi via, ma se uno odia la finanza pur amando il calcio, si può sempre andare a vedere la terza, seconda, prima categoria e cosi via, li si sopravvive con sponsor e donatori. Lo sport non è solo di chi lo pratica, ma di chi lo ama.
Pensate solo per un attimo se quel ragazzo di 20 anni percepisca 2 milioni di euro lordi annui, il che vorrebbe dire 50% di tassazione, con il risultato di 1 milione di euro per lo stato, ma qui tutti a criticarlo, perché magari non è stato raccomandato per entrare in un posto pubblico o perché non ha preso la solita laurea in scienze delle merendine per non saper far nulla e neanche divertire o appassionare le persone.
PS:Quello che più mi colpisce vedendo le partite dei campionati stranieri sono gli stadi. Impianti bellissimi, moderni, confortevoli, tutti coperti, con il pubblico a tre metri dal campo di gioco, senza alcuna barriera di nessun genere, dei veri teatri per il calcio. Da noi gli unici due stadi degni di questo nome sono quelli della Juve e dell’Udinese; per il resto abbiamo impianti vecchi, brutti, senza copertura, addirittura con la pista d’atletica (incredibile) con il terreno di gioco lontanissimo, dove la partita più che vederla te la immagini. E soprattutto con quelle orribili ed antiestetiche barriere tra le tribune e il campo di gioco che non esistono più in nessuna parte del mondo. Ma cosa aspettano a toglierle ed a permettere agli spettatori di poter godere di una partita anche in prima fila?