Adesso attendiamo quella che i 5S cercheranno di spacciare come una assoluta e indifferibile priorità nazionale: il voto ai ragazzini di 16 anni. Ovviamente.

Il populismo paga i suoi tanti errori.È del tutto prematuro dedurre da questi dati che è cominciato il declino del M5S. Del resto, per i Cinque Stelle non c’è quasi mai omogeneità fra voto amministrativo e voto politico.

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A quanto pare hai GIORNALAI è dispiaciuto del previsto flop del m5s nonostante che questo movimento reazionario trovasse non dico i favori ma di certo una marcata comprensione psicologico-affettiva, come tra padre e figlio, da parte del regime mediatico. Un atteggiamento di premurosa attenzione coltivato nella speranza di sbarazzarsi non della destra a cui peraltro il regime mediatico è stato per affinità culturale sempre asservito, ma del pd odiato ideologicamente e, paradossalmente, in barba alla tanto strombazzata fine delle ideologie; ad eccezione, naturalmente, dell’Italia.

Il m5s segue sopratutto quello che è il trend europeo e nordamericano, anche se non mancano logiche nazionali. In Inghilterra e Usa i populismi e il votare superficialmente hanno prodotto Brexit e Trump e gli elettori hanno capito che si può anche protestare ma è meglio non far governare questa gente e che ogni voto può contare molto. Infatti Ukip e LePen sono praticamente spariti così come Podemos e Lista Tsipras, e finiranno così anche i 5s se non si daranno una dritta. Gli elettori europei, ora che hanno provato con mano gli effetti del populismo, preferiscono affidarsi a persone competenti e/o rodate come Macron e, paradossalmente, Corbyn, piuttosto che lanciarsi in avventure che non si sa dove porterebbero.In ITALIA si spera con Renzi.

Il turno elettorale conferma una cosa chiara a tutti, meno che agli adepti della setta: i loro voti sono di destra, da lì vengono e lì ritornano. Quando la destra risale, come in questo caso, l’altra faccia della destra, ossia i grilli, scende. Si parla sempre di tripolarismo, ed è vero, ma bisogna considerare che i voti del terzo polo grillesco sono un mix di rabbia, rancore, antipolitica, qualunquismo, che alberga comunque prevalentemente a destra, anche se può intercettare qualche deluso del centrosinistra. Comunque è vero che le amministrative sono un caso a parte, i grilli sono più forti alle politiche dove il voto di rabbia è più forte. Ma è un segnale anche per loro: se non crescono e si mettono in testa di diventare una forza politica vera, con una selezione della classe dirigente di tipo occidentale, si ritroveranno sempre con gente tipo raggi e di maio. E dove vai? alla lunga l’inconsistenza, le contraddizioni, i’incapacita’ di proprorre dele soluzioni oltre che di urlare su quello che non va erodano la fiducia. A livello locale si e’ visto che la Raggi non e’ stata in grado di affrontare, non dico risolvere, nemmeno uno dei problemi di Roma; l’Appendino, pur di un’altra pasta e in condizioni decisamente piu’ faverovoli ha commesso anche lei i suoi errori, a livello parlamentare, oltre ai no e alle sfiduce iniutili a raffica, quando hanno provato ad entrare in gioco, e in un gioco sbagliato, hanno fatto un casino …piu’ di qualche elettore si sara’ posto alcune di queste domande e avra’ scelto l’astensione o il voto ad altri.

Dopo i fallimenti nelle città da loro amministrate, dopo aver visto che non sono neanche tanto onesti (firme false a Palermo, nomine di persone in conflitto d’interesse da parte della Raggi e relazione insana con l’arrestato Marra), dopo aver appurato che a livello nazionale non hanno dato alcun contributo utile al Paese (non hanno nemmeno approvato la legge sulle Unioni civili e hanno fatto saltare la legge elettorale)…..c’è da stupirsi, piuttosto, perchè i 5 stelle hanno ancora tanto consenso. Un consenso costruito sulla distruzione dell’esistente, sui sospetti e sulla dietrologia…e non sulla realtà.

Nel frattempo:Con Renzi il PIL è ripartito, da -2,3% al +0,8 nel 2015,+1% nel 2016, +1,2% nel 2017, le famiglie che non arrivano a fine mese si sono dimezzate  i giovani disoccupati sono scesi dal 44% al 34%, grazie agli 80€ l’aumento delle pensioni, il bonus giovani, il reddito d’inclusione, i tagli delle tasse alle imprese…bollati come mancette. L’Italia ha cominciato ad uscire da 20 anni di declino continuo generato dall’immobilismo corporativo e consociativo senza investimenti e riforme che ha caratterizzato l’alternanza dei governi dominati da Berlusconi e dall’Ulivo di D’Alema e Bertinotti e che ha avuto il suo punto massimo di degrado in mafia capitale e poi dall’austerità da Monti.Con Renzi gli investimenti su nuovi macchinari sono ripartiti(+22% nel primo trimestre 2017), e l’Italia è terza in Europa come numero di industrie che crescono di più.Il bacino elettorale di 5S si sta prosciugando

Adesso attendiamo quella che i 5S cercheranno di spacciare come una assoluta e indifferibile priorità nazionale: il voto ai ragazzini di 16 anni. Ovviamente.ultima modifica: 2017-06-12T12:46:13+02:00da bezzifer
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