L’odio nazista, in termini elettorali, paga nel breve periodo e perde nel lungo. Lo stanno scontando anche l’ukip ed il m5s

Emmanuel Macron stravince le legislative, a En Marche! più dei due terzi dei seggi. Ora ha un’autostrada per il piano di riforme annunciato.Vittoria bulgara del neopresidente, tracollo Le Pen (1-4 seggi) e peggior risultato della storia per i socialisti.

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Spesso la Francia da lezioni di politica, democrazia e maturità e a noi italici in particolare. Infatti mentre noi abbiamo Renzi molto simile a Macron, Berlusconi,  Alfano, Salvini è quella incomprensibile anomalia di Giuseppe Grillo e i suoi biliardi che più o meno giocano alle tre carte tra di loro, mentre i Francesi che escono dal quinquennio molto difficile di Holland, non solo per suoi demeriti, ma anche e soprattutto per fattori esterni inimmaginabili, con un astro nascente assoluto Emmanuel Macron che fonda un partito serio non un circo barnum come i 5 Stelle, vince le presidenziali e sbanca anche il parlamento. Sono sempre più convinto che l’illuminismo, il 1789, Napoleone non siano stati ininfluenti nella storia della Francia. Nella nostra storia invece Resistenza a parte (ma fu una grandiosa reazione alla tirannide) non c’è nulla.

Invidia vera per gli elettori francesi e inglesi: gli elettori scelgono il candidato, a maggioranza gli inglesi col doppio turno i francesi; votano in un giorno, subito dopo si sa chi ha vinto, perso o pareggiato, il sistema è semplice, veloce e indolore e ha il vantaggio di togliere dalla scena un sacco di cariatidi. Non è un problema di governabilità ma di democrazia, nel senso che in ogni seggio i partiti presentano il loro campione e noi scegliamo quello che ci garba di più.Perché, invece di discutere, non facciamo come loro?

Chissà quanti italiani si staranno mangiando le mani per aver seguito i *populisti* nostrani, da grillo a salvini dalla melona a landini, il 4 DICEMBRE ed aver sprecato una occasione UNICA!!!!

Ma dove sono finiti i giornalisti esperti di tutti i giornali e tv che per mesi ci hanno parlato della fine dell’europa con la vittoria dei nazionalisti francesi,? erano cosi esperti nel creare angosce , panico. che pena. poi arriva l’austria, l’olanda e mettiamoci anche la gran bretagna e ora la francia.
partiti, politici, giornalisti al servizio del potere, della paura.

Dove sono i commentatori che dopo l’elezione di Macron mi rispondevano che i francesi l’avevano votato soltanto perché opposto alla Le Pen e non avrebbe mai avuto la maggioranza in parlamento? Finalmente possiamo dire addio al populismo anti-euro. Viva Macron, viva la UE, ora con la Merkel 5 anni al governo dell’Europa per rafforzarla e consolidarla. Con tanti saluti alla povera May, umiliata e distrutta.

Quando Trump vinse le elezioni (che Grillo giudicò un grande “vaffa” ai poteri forti) scrissi subito che la vittoria di Trump sarebbe stata un boomerang per i partiti populisti europei. Per due motivi:
1) perchè Trump si contrapponeva alla UE preferendo trattare da posizioni di forza con i singoli stati. In questo modo ha rivitalizzata l’idea che agli stati europei convenga stare uniti, anzichè dividersi. Cosa che francesi e britannici dimostrano di aver capito liquidando i loro “trumpisti” (come il partito di Farage che è sparito dal parlamento britannico)
2) perchè Trump è la dimostrazione vivente dell’abisso tra le promesse in campagna elettorale e le scelte concrete. Sull’ambiente,ma anche sulle armi o sulle banche –
I francesi hanno fatto una scelta netta. Macron potrà governare con una larga maggioranza per tutta la legislatura.
Li invidio. Noi, se andassimo a votare col consultellum, non avremo un governo, nella migliore delle ipotesi un governicchio di coalizione, destinato a durare poco.
Ma saremo sicuramente pronti a dar colpo alla perfida Europa dei nostri guai.

Ora si spera in un Macron che abbia il coraggio di disciogliere il suo Paese in una realtà statuale più grande che possa diventare un giorno il nucleo di un’Europa federale.
La Germania da sola non ce la può fare (non può avere un esercito e non è membro permanente ONU); la Francia da sola neppure (non ha un’economia solida come quella tedesca). Insieme, chissà. Un risultato di queste dimensioni preannuncia comunque un cocktail europeo più al gusto di champagne che non di birra. E chi non ama particolarmente la birra non può che esserne contento.

 

 

 

L’odio nazista, in termini elettorali, paga nel breve periodo e perde nel lungo. Lo stanno scontando anche l’ukip ed il m5sultima modifica: 2017-06-12T10:13:15+02:00da bezzifer
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