Lus soli, la politica senza autonomia.Prima si ingigantisce un allarme sociale, invece di governarlo. Poi i partiti si adeguano a quel clima, senza razionalizzarlo. Infine nascono le misure conseguenti.
Forse si possono capire queste posizioni, ma si può anche non essere d’accordo. E la politica deve capire, ma non necessariamente assecondare; deve formare la testa delle persone, non andare dietro a tutte le loro paure. Deve dare delle risposte a qualche paura, ma non a tutte le paure. E la paura dello ius soli è una di quelle paure irrazionali, che non andrebbero assecondate. Mentre la paura dell’invasione dello straniero, pur essa irrazionale, si può in parte assecondare mitigando il numero di migranti in entrata.
Io capisco le paure, ma poi mi chiedo: quanti di questi che hanno paura hanno avuto a che fare con migranti?, quanti sono stati coinvolti in episodi sgradevoli con migranti? Ormai è una paura che si alimenta di sentito dire, di immaginazione, di favole nere; pochissimi italiani hanno avuto reali rapporti sgradevoli con migranti. Questa paura va capita, non demonizzata; va tranquillizzata. Ma non va giustificata, perchè non è giusta la perdita di umanità che c’è dietro questa paura.