Camusso risponde all’attacco di Di Maio per attacare Renzi, povera CGIL che segretaria mediocre, vai a fare la portaborse a Dalema

Di Maio mette nel mirino il sindacato: “O si riforma o lo riformiamo noi al governo”. La Camusso replica e attacca anche Renzi. Che glissa.

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Di Maio minaccia i sindacati e la Camusso critica Renzi. Tutto chiaro.

Giggino Di Mail diretto dalla CasaleggioAssociati straparla contro i sindacati ed il ceto politico Sinistro se la prende con Matteo Renzi. Ma robe da matti! una ragione ciè  sanno che il futuro è di Renzi e del PD. Allora lo devono abbattere a tutti i costi

Gigino vorrebbe coercizare i sindacati ad autoriformarsi nel senso che dice lui. Non mi ricordo a memoria che Renzi, pur nella polemica, si sia mai espresso in questo modo che è da fascista autentico. Renzi ha contestato il ruolo di intermediazione su tutto dei sindacati, ha contestato la concertazione come metodo, ha contestato il sistema delle rappresentanze che non raccontano la verità di ciò che veramente succede nelle fabbriche (confermo) ma non è mai entrato con gli scarponi, come ha fatto lo sgangherato a 5 stelluzze, nell’organizzazione di una libera associazione quel’è un sindacato.

E’ sempre tutta colpa di Renzi… facile facile come bere un bicchier d’acqua. Uno sce.mo sfaccendato ed ignorante ca.ga fuori dal vaso? E’ colpa di Renzi, Renzi non risponde? E’ colpa di Renzi, Risponde un altro? E’ stato Renzi. Poletti commenta le parole dello sce.mo? E’ stato Renzi ad imbeccarlo.
Per fortuna, stando ai sondaggi, gli italiani stanno dimostrando di averne piene le pa.lle di questa filastrocca e sarebbe bene che anche gli pesudo-giornalisti di questo pseudo-giornale pilotato da una pesudo-direttora innamorata non corrisposta di D’Alema si aggiornassero un pochino.

Ma non le viene proprio voglia di sputarsi in faccia a tirar la volata ai suoi mandanti, parla di una riforma che ha dato lavoro a 900mila persone in due anni quando i suoi mandanti appoggiando Monti han partorito 600mila esodati ridotti sul lastrico. Han messo lo scellerato obbligo del pareggio di bilancio in costituzione accrescendo, anche più di quanto la moneta unica (anzichè una sovrana) ed i vincoli europei sul debito, la difficoltà ad avviare una politica, di sinistra, keynesiana, fondata su una politica espansiva in deficit per sostenere il mercato del lavoro. I suoi mandanti han governato dal 2011 al 2012 e dal 2012 al 2013, mentre si mast urbavano con l’Imu son riusciti a peggiorare la crisi recessiva in cui ci ha cacciato Berlusconi e solo negli ultimi 2 anni si comincia a vedere un minimo di ripartenza.
Se non ha il fegato di sputar addosso ai Letta, agli Speranza, ai Bersani ed ai D’Alema, alle Camusso ed agli Epifani, protagonisti certificati, nei libri di storia, di quelle ignominie, almeno si guardi in faccia e recuperi la ragione o se ne vada a dormire, che forse ci guadagna in lucidità.

Piove? Governo ladro….. e la vera colpa di Renzi.Era il tormentone con il quale nei secoli di qualunque avvenimento sgradito si attribuiva la colpa ai governanti del momento.

L’Europa non vuole prendersi i migranti sbarcati in Italia? E’ colpa di Renzi!
Trombano D’Alema in Europa? E’ colpa di Renzi!
L’Unità chiude perché non lo comprano più nemmeno gli ex PCI della Ditta?
Il governo non trova un capitalista/finanziere (anche di destra) che ci metta i soldi per fare la carità al giornale fondato da Gramsci? La colpa è di Renzi!
Di Maio attacca i sindacati? E’ colpa di Renzi!
E la Camusso si scorda degli scontri in materia sindacale tra Cofferati e Baffino. Quello che oggi da sinistra del PD, strumentalmente ed solo in funzione antirenziana, si propone come (falso) amico del sindacato.
La Roma (squadra di Baffino) perde in campionato con la Fiorentina (squadra di Renzi)? Ha tramato Renzi!
Ma Renzi, in effetti si deve riconoscere una colpa veramente cel’ha.
Si e’ preso il partito, ha messo le mani sulla Ditta… e questo è il doloroso lutto non ancora elaborato.

In realtà,dopo il famoso 4 dicembre. e lo so per certo, Renzi aveva deciso di abbandonare sul serio la politica ma è salita un’ondata di proteste dai circoli che lo hanno richiamato al suo dovere. Noi lo abbiamo eletto segretario affinché guidasse il partito e non per collegare il suo futuro politico ad un singolo progetto. Non ha mentito ma semplicemente non poteva permetterselo. Solo che i media omettono questo aspetto e puntano il ditino solo sulla famosa dichiarazione(se perdo mo dimetto dalla politica). Statene certi che anche se non si fosse spinto così in avanti, avrebbero trovato argomenti e modi per attaccarlo comunque. E poi, pensate davvero che i suoi elettori lo abbiano abbandonato perché lui non ha abbandonato? Scusate il bisticcio di parole. E’ una tesi che non ha riscontro e francamente non ha neanche senso. Oggi contiamo su di un solido 29% e considerando che un 3-4% ha seguito Bersani direi che la quota PD od ex tale è più che buona direi.

OK:E’ il momento dei “redivivi”. Tutti al balcone della politica.
Non c’è più quello che in altri tempi si chiamava “problema di coscienza”. E’ svanito, disperdendosi nell’aria, per spontanea sublimazione. Resta una deludente realtà che si limita a raccontarci come siamo ridotti male. Come se, resistendo solo lo scenario confuso della politica e degli affari, non esistessero più il Paese, il popolo, i cittadini, i votanti, i pensionati, i malati, gli orfani, le maestre. E quei disperati che vengono da lontano, se saranno riusciti a sopravvivere alle insidie mortali del deserto africano e del Mare Nostrum. E’ rimasta, come tangibile quotidiana realtà, solo la politica, maledetta per taluni, e provvidenziale per altri. Resta alta ed opprimente la presenza, e la voce stentorea dei “leader”, per narrare oggi il contrario di quello che avevano il coraggio di raccontare appena ieri. Bisogna ammettere che anche i vituperati giornali faticano ad informarci di come stanno le cose. Perché, diciamo la verità, la politica italiana è impazzita, come una maionese montata da una cuoca inesperta. Saremo costretti a mangiarla così, piena di grumi e di incongruenze, e forse troveremo il coraggio di affermare che “in fondo non è tanto male”. Oggi siamo ben certi che Renzi sta lavorando per cambiare le cose. Ha il dovere di farlo, perché è l’unico vero statista che ci resta a disposizione. Degli altri, i grillini, con la fuga del comico, sono caduti in letargo, con un capo che si limita a difendere la indifendibile Raggi, e ad offendere con minacce la Camusso. Per noi è una magra soddisfazione, perché quando si attacca un sindacato dei lavoratori, se sei di sinistra o sei di destra, devi subito porti molti interrogativi. Poi i nevrotici conati del Mdp, il Manipolo dei Poveracci, che cercano più generali della Nato, e non dispongono nemmeno di un caporale. Sono pochissimi, quattro gatti, ma tentano disperatamente di vincere la campagna acquisti al più alto livello. La Boldrini, il Pisapia, e in ultimo il Grasso. Chiunque dei tre assumerà, da incosciente, quel ruolo di pilota, avrà grosse delusioni. Perché il “supergenerale” c’è, è ben nascosto, ma non molla l’osso. Si chiama D’Alema, e non capiremo mai perché uno dei suddetti grandi possa rassegnarsi a prendere ordini, da quel personaggio, ormai ridotto nel Paese alla più scarsa considerazione. Si riaffaccia al balcone, sempre in chiave anti Renzi, anche il bellimbusto Nichi Vendola, madre di un pargolo ormai cresciuto, e quindi affrancato dai doveri materni di allattamento. Proprio lui, sponsor sfegatato di Pisapia, quando correva per Milano Città, oggi gli preferisce Grasso. Forse si tratta di un amore autunnale, passeggero. Ma andiamo, facciamo le cose serie. Di problemi ne abbiamo tanti, e abbiamo soprattutto il dovere di acciuffare la confermata crescita dell’economia, prodotta dai “mille giorni” di Renzi, migliori dei “mille giorni” di Craxi, che lo condussero alle monetine in faccia. Tutti riusciremo, con calma, a spiegarci come faranno la Boldrini, il Pisapia e il Grasso, a inchinarsi al voleri del califfo “Baffino”. Di certo per loro sarà un’impresa disperata. Utile solo per restare al balcone. Non sarà un problema di dignità perché ognuno di noi la misura come vuole. Tre generali di guardia in una sola insignificante garitta non se li poteva aspettare nemmeno un Trump nostrano, se fosse esistito. Tranne Bersani, che come è noto a tutti, ormai “è fuori di testa”.

Camusso risponde all’attacco di Di Maio per attacare Renzi, povera CGIL che segretaria mediocre, vai a fare la portaborse a Dalemaultima modifica: 2017-10-01T12:52:18+02:00da bezzifer
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