ITALIANI:Siamo in grado nel 21° secolo di distinguire il palesemente falso dal palesemente vero? Io credo di sì. Poi rimarrà sempre una terra di mezzo, ove sarà più difficile fare una netta distinzione… ed ognuno si terrà la propria opinione.

Fake law: tra 15 giorni un report del Pd contro le bufale di M5s e Lega. Matteo Renzi non crede a una legge ad hoc: non c’è tempo.Sul dossier al lavoro il partito e anche Marco Carrai con la sua agenzia di cybersecurity. Ma la materia non è finita nemmeno sul tavolo di Minniti. Di Angela Mauro Special correspondent for European affairs and political editor – Huffpost Italy

Non c’è tempo. “Tra poche settimane potremo confrontarci in una campagna elettorale seria”, diceva ieri Matteo Renzi chiudendo la sua Leopolda. E dunque si farà in tempo ad approvare la legge di bilancio, certamente, chissà se anche il biotestamento, ci si proverà, ma già lo ius soli rischia di non vedere la luce prima dello scioglimento delle Camere a fine anno. Figurarsi se ci sarà il tempo per una legge ad hoc del Pd sulle fake news: Renzi ha dato mandato che ‘non ci sarà’. Il dossier delle bufale online, imbracciato dal segretario del Pd come un’arma politica contro M5s e Lega in vista del voto di primavera, resta solo una linea di azione comunicativa del Nazareno per la campagna elettorale. Tra 15 giorni il primo report, targato Pd. La tesi – emersa in un’intervista a Renzi da parte del New York Times venerdì scorso e ripresa da Buzzfeed – accredita un collegamento in termini di codici indentificativi tra il sito ‘Noiconsalvini.it‘ e un sito riconducibile ai cinquestelle. Si tratta dei codici che servono a tracciare il traffico web in termini di pubblicità, stesso codice si riscontrerebbe in altri siti di propaganda per Vladimir Putin.

Poveraccia.Ancora non hai capito che c’è un’inchiesta che coinvolge mezzo emisfero e vai a questuare prove? Prova sul Blogger, almeno ti prendono per quello che sei. Cara Angela Mauro leggiti l’articolo del Corriere a firma Martina Pennisi così ti informi un po’ ed eviti di scrivere questi articoli di emme…È divertente perché è un articolo sulle fake news e gli stessi commentatori sospettano che gli altri, quelli che non la pensano come loro siano troll. Questo è il livello a cui è il web, non si può mai essere sicuri che chi ti scrive sia disinteressato e al tempo stesso si gioca a screditare l’altro insinuando che “non è in buonafede”, che è un crocchio multiplo di utenti, senza però mai indagare fino in fondo su quello che si insinua. In sintesi, chi ti racconta quello che già pensi è un vero utente. Il resto sono troll e fake news.

Leggo di una sottovalutazione del fenomeno, Flavia Perina riporta che ai suoi tempi sui muri scrivevano con le bombolette ingiurie contro Cossiga e Andreotti, i quali hanno continuato a governare senza problemi eppure in molti potevano leggerle per lunghi periodi. Detto da lei che è di un’altra generazione mi pare credibile, diciamo che la parte del leone la facevano la televisione e i giornali. Oggi però pongo la domanda, ai suoi tempi sarebbe potuto succedere che scrivendo sui muri o col passa parola, un movimento diventasse il primo partito, penso proprio di no i movimenti antagonisti c’erano ma sono rimasti circoscritti all’ininfluenza, allora i conti non tornano, com’è che oggi è accaduto, Di Maio sostiene che i giornalisti della carta stampata e delle televisioni li stiano penalizzando, insomma non c’è bisogno di calcoli complessi, basta fare due più due, il movimento è nato in rete si è alimentato e cresciuto nei blog sui forum, quindi questi discorsi non reggono, fare influenza mirata sul web è importante, a parte i russi, ci sono la Casaleggio associati, altri blog organizzati, su ogni testata on line, centinaia di profili fasulli picchiano come fabbri contro gli avversari, Consippari, piddioti, renzioti, frottolo, bomba cazzaro etc.etc. fare una norma che obblighi almeno l’identificazione del commentatore darebbe un minimo di trasparenza, si eliminirebbero i multiprofili, concludendo non ritengo che ci sia il rischio di censura se si facesse un minimo di ordine e pulizia, ma capisco che al movimento non conviene pertanto la buttano in caciara.Io ho fatto un ragionamento logico, come si dice in teatro, i pazzi sono geni incompresi, provate a confutarmi nel merito. Forse il movimento per voi è nato nelle parrocchie o nei bar, no è nato sul blog, tò che sorpresa, i nick fasulli multiprofili, che cambiano continuamente me li sono inventati? allora sono un visionario, però è dal vostro gruppo che mi comunicano di un webmaster a favore di Renzi che gestisce 30 nick e che voi contrastate, mi fanno anche l’elenco, allora decidetevi, io sono per l’azzeramento totale, cimici, pulci o zanzare per me sono insetti molesti, gradirei pulizia totale e soggetti identificabili, casualmente è Renzi che vorrebbe la pulizia al contrario di Di Maio.Ma voi cosa mi rispondete!ormai la demenza senile ti è salita sulle spalle e non scende più.

La setta Movimentology 5 SS sembra nel panico. Gli adepti pensavano che fosse un gioco in cui era facile e sicuro vincere, sempre. Al referendum, ci sono riusciti, perché lo sbandamento sociale è tale che le frustrazioni dovevano sfogarsi su un personaggio rappresentativo. In assenza di Berlusconi, Renzi era il bersaglio ideale del popolino ottuso e ignorante. Ma adesso i 5 Sbagli sono divenuti molti di più. Dove sono al governo, come a Roma, il disastro è da ciclone Katrina (e può soltanto peggiorare). Ed il gioco della propagazione delle notizie false o distorte su Internet è stato scoperto. E perde di efficacia. Dopotutto, siamo (ancora) in Occidente. Le mura dell’opinione pubblica sono assai più basse e meno impervie di quelle del Cremlino …

ITALIANI:Siamo in grado nel 21° secolo di distinguire il palesemente falso dal palesemente vero? Io credo di sì. Poi rimarrà sempre una terra di mezzo, ove sarà più difficile fare una netta distinzione… ed ognuno si terrà la propria opinione.ultima modifica: 2017-11-28T09:01:53+01:00da bezzifer
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