Macron non ha mai fatto mistero di essersi ispirato al PD e a Renzi

Il 5 marzo del Partito democratico.

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Lo so che a molti può sembrare surreale, ma a pochi giorni dal voto del 4 marzo si fa già un gran parlare delle elezioni europee del 2019. E non è un modo per buttare la palla in tribuna, anzi: è un appuntamento che – nelle intenzioni di molti – dovrebbe servire proprio a ridefinire da subito (dal 5 marzo) le cosiddette “geometrie politiche” a livello nazionale. Ecco, la Francia, appunto. Lì Emmanuel Macron, come noto, un paio d’anni fa ha lasciato il Ps creando En Marche, ha vinto le elezioni e adesso sta pensando di esportare il suo modello in tutta Europa. L’idea è: il nuovo bipolarismo non è più tra centrodestra e centrosinistra, ma tra liberali-europeisti da una parte e populisti-anti Europa dall’altra.

Macron non ha mai fatto mistero di essersi ispirato al PD e a Renzi,
quindi Renzi non ha bisogno di fare una partito “alla Macron” perché, eventualmente, lo ha già…Vi piaccia o meno ammetterlo,
Il Partito Democratico, intuendo che il cadere del muro e delle ideologie avrebbe rimescolato le carte politiche è stato ANTICIPATORE di quello che poi è successo altrove (in Francia con en marche): unire il meglio delle anime/tradizioni popolari di centro e di sinistra in un partito liberale riformista, plurale (a vocazione maggioritaria), di governo, capace di coniugare sviluppo e garanzie, comunque interpretando i tempi e affrontandone le nuove sfide. Oppure veramente credete che la soluzione per affrontare il mondo del lavoro che cambia (globalizzazione, robotizzazione, ecc.) sia ripristinare l’articolo 18??? per dire. Che i dualismi siano cambiati mi pare evidente non da ieri ma da almeno un decennio.Così come è evidente che il pericolo più concreto (globale, per tutti) è il populismo: il nazionalismo, la chiusura, il protezionismo, la demagogia, l’irresponsabilità, l’egoismo, la mancanza di coraggio, il conservatorismo, la paura, ecc. ecc. Che i dualismi siano cambiati, lo hanno capito anche gli elettori ex-socialisti francesi, a meno di non pensare che tutti i francesi siano diventati di destra.

In Italia nella stragrande maggioranza pure, quindi non è che insistere con la parola “centro” servirà granché a convogliare (secondo voi) i voti che eventualmente prevedete perderà il PD sui partitini ancorati al secolo scorso…Dimenticavo: Un partito europeista, naturalmente. L’Europa è imprescindibile se vogliamo avere una voce (anche per i diritti) nello scacchiere mondiale e non essere condannati all’irrilevanza. Un partito che oggi non abbia l’ambizione della sfida Europea come un faro per i prossimi decenni per quel che mi riguarda non può che stare dall’altra parte.

Tra essere un liberale e un liberista(visto che mischi i due termini in un frullato giornalistico)ci sono differenze sostanziali e se non lo sai,o peggio se lo sai,mi preoccupa il panorama mediatico italiano. Comunque credo che l’idea di Macron,mutuata da Renzi,sia una visione liberalsocialista.
Una visione certa che al momento si scontra con un conservatorismo nazionale di facciata basato sulle “urla manzoniane”…vedremo come si evolverà…
Credo che sia il naturale sbocco di una UE unita federale e con un governo centrale che traccia la cornice.Insomma una scoperta degna di nota..

Scenario anche augurabile, mi sento di aggiungere, perché servirebbe a fare finalmente un po’ di chiarezza. Sarebbe ora che una certa destraccia d’élite ferocemente antipopolare, la destraccia del ‘populismo’ in chiave padronale alla Monti-Fornero, protagonista da sempre della lotta di classe dall’alto contro i più deboli, la mettessero allo scoperto una buona volta senza più ipocrisie;E Renzi e quelli con lui e come lui continuino il risanamento riformistico economico lavorativo e giuridico e lasciando la sinistra sinistra finalmente libera di essere sinistra sinistra inconcludente.

E tenete presente che: Renzi da solo non va da nessuna parte. Il PD è’ un partito con organi, procedure e regole.Il dibattito all’interno è notoriamente assai ampio.Se il partito non dovesse vincere le elezioni, ci sarà un ricambio dei dirigenti. In primis il Segretario generale.Per questo motivo , molti , e io tra questi, votano PD.Le altre formazioni politiche, e in primis i five Stars , sono contenitori ” di proprietà” di qualcuno, che decide che fare, dove andare, come schierarsi.Questo piace sicuramente ai deboli di mente , ai fascisti e ai nostalgici del leninismo. Ai democratici, no. Per niente.

 

Macron non ha mai fatto mistero di essersi ispirato al PD e a Renziultima modifica: 2018-02-27T10:27:18+01:00da bezzifer
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