Archivio mensile:marzo 2018

Superare il “renzismo” per andare dove? Pensate di reinventarvi la sinistra da soli imitando Corbyn, la SPD, Izquierda Unita o Podemos, il Parti de Gauche, ecc.. ecc..? In Europa c’è un gran casino a sinistra. Non c’è un cane che sappia cosa inventarsi. Prima che il casino si dissolva forse ci saremo dissolti noi. Tutti nella tomba.

CHI VUOLE ANDARE CON STALIO O CON OLIO SI ACCOMODI.

Ecco cosa succede a superare il concetto fondante della democrazia, anche in Italia, basato su destra e sinistra: la divisione tra nord e sud è diventata ufficialmente politica, dopo anni di propaganda serpeggiante. I miei complimenti agli artefici. L’italia ai sovranisti legaioli e grillini hanno consegnata. Purtoppo,col l’assenso dei elettori bocaloni. È semplicemente illusorio oltre che suicida pensare di condizionare questa gente associandosi in qualche modo al loro governo. Bisogna accettare il fatto che i “casini” possono succedere e non ci si può sempre mettere una pezza con delle acrobazie politiche.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridono, persone in piedi

La gente del PD ha in Renzi il suo segretario, anche se si è dimesso. La sconfitta nasce dalla vecchia guardia del PCI che voleva continuare a comandare e ha manovrato contro il segretario senza successo fino a che ha voluto uscire dal partito per ritagliarsi un giardinetto elettorale che gli permettesse qualche poltrona in parlamento. E’ finita male ma gli epigoni rimasti nel partito hanno voglia ancora di potere e Cuperlo e Orlando e compagnia cantante, nani e ballerine compresi, tentano ogni mezzo per assicurarsi il partito, naturalmente senza primarie dove verrebbero stracciati da Renzi sempre.

Politicanti di professione sinistrata che non vogliono vedere la realtà, ha parzialmente vinto una setta senza regole democratiche, dove si alza uno la mattina e dice “fidatevi di me” poi annulla tutto e ci si piega ai suoi comandi, una setta dove il comproprietario per discendenza ha ottenuto 100.000€ mensili senza controllo democratico, una setta per cui i parlamentari appena eletti hanno trovato i caporali ad attenderli prima di arrivare in parlamento, tutti allineati e coperti, non hanno potuto rilasciare interviste ai giornalisti, guai a chi non si attiene alle regole, espulso! ebbene Cuperlo difensore delle libertà democratiche pur di continuare ad esercitare la propria microspopica influenza è diventato di bocca buona, non conosce il programma reale dei 5 stelle, solo declarazioni della carta dei sogni, potremmo finire come Roma che attraversa il peggiore periodo della sua storia democratica.

Ma ce.Martina, in totale sintonia con Renzi e il popolo del PD, dice cose ovvie per un grande partito qual’è il nostro. Il PD ha a cuore l’interesse del paese e degli italiani e non farebbe mai l’Aventino, come hanno fatto i 5s.
Il PD farà un’opposizione responsabile e costruttiva.
A Cuperlo, invece, direi che si sbaglia, la “nostra” gente dice che dovete continuare l’opera modernizzatrice di Renzi, il PD deve continuare ad essere un partito dove si dibatte, ci si confronta, si discute ma, poi, rapidamente e democraticamente si decide e si agisce, un partito che propone programmi, idee, progetti, visioni per un paese moderno, realisticamente di sinistra.
Il PD è l’unica formazione politica che può salvare l’Italia dal declino e quindi, Cuperlo, basta far melina, basta con polemiche di lana caprina che portano solo a perdita di tempo e a ulteriori pericolosi danni al partito e al paese.

PER I GRULLI CHE VOGLIONO CRITICARE IN CASA NOSTRA. Com’è facile criticare dopo che gli avversari hanno fatto l’impossibile per tirar fuori l’ITALIA al crisi causata anche dal vostro futuro alleato e a cui gli italioti diventati forti scommettitori hanno dato il loro ok. Chi vuole tornare alla Lira è uno che si è bevuto il cervello sul benessere degli anni 80-90 oppure era solo un fanciullo. Il benessere è venuto con i tassi finalmente bassi ma quando erano al 20% con il solito debito stratosferico era dura la pagnotta. Far dispetto agli Europeisti è come spararsi nella zip dei jeans.Di cui Cuperlo è ancora preda della nostalgia: la vocazione di certa sinistra italiana (autoreferenziale, inconcludente, in balia delle chiacchiere autogratificanti e dei dissidi interni), a stare sempre all’opposizione (che ci è costata anche il ventennio berlusconiano, spalancando le porte al peggio del paese). Molti dei problemi italiani sono legati proprio a questo, a una sinistra sempre perdente, che invece di riforme praticabili (di sinistra) indicava il sole dell’avvenire, allevando così un elettorato adatto solo a fare opposizione.
Modernizzare la sinistra è la premessa per modernizzare l’Italia e Renzi ha avviato questo processo che non si fermerà certo ad opera del nostalgico, minoritario Cuperlo.

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Cuperlo & C. Ma allora volete far scomparire il PD!!!! iniziamo con la solita solfa…rendetevi conto che senza renzi non andate da nessuna parte!!!! il partito o circoli , il popolo PD è con LUI!!.. ficcatevelo in quel cervello!!

“NO ALL’AVENTINO, CONTRATTACCHIAMO”

Martina avverte Lega e 5 Stelle: “Un loro governo è pericoloso, non staremo fermi ad aspettare”. Piena sintonia con Cuperlo e Orlando in un convegno al Nazareno. Presente tutto il nuovo stato maggiore: dal reggente fino a Calenda e Zanda.

Cuperlo occorre “superare il renzismo” (personalismo di Cuperlo, mio punto di vista) “Guai a noi se immaginiamo l’Aventino”. Lo ha detto il segretario reggente del Pd,

Maurizio Martina, parlando all’iniziativa promossa da Sinistra dem. A dire no all’ipotesi di un Pd che dovesse restare alla finestra qualora si dovesse prospettare un governo di tutti era stato poco prima Gianni Cuperlo, e anche Martina boccia questa possibilità: “Anche io penso che un governo M5s e Lega sia pericoloso per il Paese, ma non ci tireremo fuori dal confronto e non aspetteremo che saranno solo le forze che hanno vinto a fare le loro proposte ma contrattaccheremo”, ha aggiunto.”Aventino? Penso che M5s e Lega abbiano una somiglianza di vedute e abbiano molti punti del programma in comune”. Così il ministro Carlo Calenda a margine dell’assemblea aperta di Sinistradem convocata da Cuperlo al Nazareno. “Se devono fare un governo, lo facciano. Normalmente quando uno vince le elezioni vuole andare a governare. Penso che la linea di Martina, che poi è anche quella di Cuperlo, sia condivisibile. Se poi ci fosse un appello del Presidente della Repubblica a un Governo insieme a tutti gli altri, allora sarebbe un altro paio di maniche. Ma non è questa la fase, è presto per parlarne. Io penso che M5S e Pd non debbano stare insieme in un governo politico, se poi ci sarà un appello del Presidente Mattarella a tutti allora sarà un altro discorso”.

1)No al governo pd-m5s; no al governo pd-lega;no al governo m5s-lega; Perfetto

2) Potremmo sostenere un governo sostenuto da tutti per rifare le regole…anche sulla legge elettorale…capisco male io o si sta proponendo di scrivere insieme l’italicum due visto che con tutte le altre leggi elettorali ci saremmo trovati comunque nella situazione attuale? ALLORA AVEVA RAGIONE RENZI!

2) No grazie. Del cuperlismo non ne abbiamo proprio bisogno.Non è molto chiaro che cosa significhi superare il ‘renzismo’ visto che il suo ideatore ha saldamente in mano le redini di ciò che resta del PD. Ma dove campano e, soprattutto, perché continuano a lanciare parole al vento?

Alcuni autorevolissimi analisti politici dicono… sottovoce perché non è di moda di questi tempi, che se non ci fosse stato Renzi, il PD, all’indomani del fallimento bersaniano del 2013, sarebbe defunto in pochi mesi. Siamo ancora al 19% al quale, se si ha un po’ di onestà intellettuale, andrebbero aggiunti i voti travasati in LeU per seguire D’Alema e soci… voti pronti a rientrare alla base a quanto pare. Andrebbero aggiunti anche quota parte dei voti presi dalla Bonino, sicuramente i voti della lista prodiana ed un po dei voti della Lorenzin. Il totale, sempre a detta degli analisti, sarebbe del 22/23% circa.
Questo pare essere il valore del PD renziano oggi.
Voi direte: “il motivo ci sarà…” giusto. Ma sembra che in realtà Renzi c’entri poco col tracollo… anzi, forse è grazie a lui se non siamo spariti 5 anni fa.
L’operazione Cuperlo va proprio nella direzione del suicidio di massa. Contenti loro. Io mi chiamo fuori di sicuro.Se dovesse prevalere una linea del genere allora vorrà dire che il PD sarà il mio EX PARTITO.
Tra l’altro, non è nel DNA del PD quello di promuovere una campagna contro qualcuno. Di solito nel PD personalismi non se ne fanno ma Cuperlo è impazzito di rabbia personale e mi pare pericolosamente illuso. Purtroppo vedo che c’è qualcuno che lo segue.

E io non sarei nemmeno per buttare via con l’acqua sporca anche il bambino…. non sarei per tornare indietro su buona scuola, jobs act, … saggezza vorrebbe invece di migliorarli e correggerli.Tra i meriti del Job act c’è la messa in fuorilegge di tutte le partite IVA fasulle che non avevano ALCUNA protezione e che ora si sono trasformate in assunzioni. Ed anche se si trattasse di tutte assunzioni a tempo determinato (e non è così) almeno quando li licenziano hanno un minimo di protezione sociale con la NASPI che, invece, prima non avevano. Fin tanto che si critica solo per partito preso non si faranno gli interessi dei più deboli. Non vorrei che si dimenticasse che abbiamo governato in un periodo di crisi economica, non vorrei che si dimenticasse che prima del jobs act c’erano gli interinali e il lavoro nero, se si dimenticasse questo, caro Cuperlo, saremmo ipocriti.Spero che se ne prenda atto ma la cura Cuperlo andrà a finire esattamente come quella D’Alema… guardate che fine miserabile che avete fatto!
Ripeto per gli stolti che non vogliono capire…. se non ci fosse stato Renzi, il PD sarebbe sparito dagli orizzonti anni fa… esattamente come tutti i partiti socialisti europei dei quali non v’è più traccia.

Perciò.Credo che il passaggio del discorso di Cuperlo, avulso dal suo discorso complessivo, sia piuttosto fuorviante. Quello che è stato detto è che il renzismo come progetto di riforma delle istituzioni è fallito. Ora, questo è stato evidente, con il no al referendum. Secondo me era una buona idea, ma tant’è. Ora, secondo la mia umilissima opinione, non si tratta di liberarsi di Renzi, ma di conciliare il tentativo di modernizzare il paese con una maggiore attenzione a problemi più sentiti dalle persone che il PD lo hanno abbandonato e che magari potrebbero tornare tra noi. Possibilmente, senza scatenare guerre intestine, che sono la cosa che ci ha sempre nuociuto di più.

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Sti fascistelli sognano, minacciano, insultano, deridono, ma vogliono i voti del pd

Suggerirei al PD di concludere ogni dichiarazione dicendo: “E se si decide di andare subito a nuove elezioni a noi ci sta bene.” Andate sempre a vedere il bluff di Salvini e Di Maio, che non hanno nessuna voglia di tornare alle urne.

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Parlo come elettore del PD. Non voglio un appoggio a Di Maio e, almeno a quello che sento in giro, con me dovrebbe essere la stragrande maggioranza degli elettori PD. A parte gli sconsiderati attacchi in passato, tutti contro il PD e nessuno contro Berlusconi, vera causa della rovina d’Italia, questo pd-iota ritiene che: 1) non convenga affatto al PD appoggiare, cioè essere corresponsabile di un governo Di Maio, per prendersi tutte le colpe dovesse andar male (cosa molto probabile, vedi Roma) perché diventerebbe subito il capro espiatorio, e nessun merito dovesse andar bene 2) non debba essere coinvolto nel molto probabile disastro con l’Europa dovuto alle spese pazze e non coperte previste in alcuni punti irrinunciabili del programma grillino, 3) sarebbe semplicemente umiliante appoggiare un governo grillino, con ministri grillini, programma grillino e PdC grillino, stante le attuali premesse 4) sia necessario adesso al PD un momento di riflessione e di autocritica 5) chi è punito dagli elettori non deve governare, ma guardare cosa sanno fare i premiati dagli stessi elettori, controllandoli punto per punto con una opposizione critica e intelligente 6) molto del M5S è di destra: se qualcuno ex pd lo ha votato, peggio per lui. 

Il PD non deve assolutamente fare alleanze con movimenti che nel loro interno non sono democratici, perché non dire mai la verità? Il loro Statuto interno non è democrazia se uno vale uno e l’altro mira alla divisione dell’Italia, non hanno dialogo. non hanno mediazione, sopratutto non hanno politiche che soddisfino tutti i cittadini Italiani e non solo una parte, sono contrari a vaccini, sono contrari all’Europa, non parlano di Welafare se non reddito di cittadinanza che già esiste in numerose forme, non parlano di Sanità pubblica quella che interessa milioni di Italiani, di Istruzione pubblica, le loro politiche sono tutto pagliacciata, prendono voti sul mal di pancia dei cittadini senza avere la cura giusta per la diagnosi del virus berlusconiano che dura da un ventennio e più.

Si sentono ripetere tante bufale e slogan contro il PD di Renzi .Renzi è arrivato nel 2014, dopo i 20 anni peggiori della storia del dopoguerra per il benessere dei cittadini italiani Stupisce come mai cì siano solo continui e incredibili attacchi da parte di TUTTI i media e dei politici di tutti gli altri partiti solo contro di lui, che tutto sommato aveva cominciato a rottamare quelli che avevano portato in miseria il popolo italiano che, ricordiamolo, prima del 95 era arrivato ad avere livelli di benessere pari a quelli di Francia, Germania d’Inghilterra e poi nel 2014 si è trovato ad avere il 30% in meno, una disoccupazione giovanile al 44% e 4,6 milioni di famiglie sotto soglia di povertà Tutti questi attacchi generalizzati sono ancora più incomprensibili perché dopo 20 anni nel 2017 sono stati risanati i conti pubblici e ci sono 30 Miliardi di Euro di benefici sostenibili nel tempo per i cittadini perché concessi senza che IL DEBITO TOTALE CRESCA Sono stati sterilizzati gli aumenti dell’IVA lasciati da Tremonti: 12 Miliardi Ci sono gli 80€ e altri bonus: 12 Miliardi Via IMU e TASI per l’80% delle famiglie Italiane: 5-6 Miliardi i redditi medi han fatto +2,4% c’è il Reddito d’Inclusione con 2 Miliardi e i nuovi investimenti han fatto +11% però solo attacchi a Renzi e PD e niente a quelli che per 20 anni si sono spartiti consociativa mente il deficit pubblico tra loro, senza dare niente ai cittadini anche se la povertà aumentava mah…Questa sarebbe il disastro fatto dal PD E RENZI IN QUATTRO ANNI DI GOVERNO. 

BENE ORA ANDATE AVANTI VOI CHE CON LE BUFALE E LE PROMESSE NON ATTUABILI AVETE LAVATO IL CERVELLO AL ELETTORE ITALICO,NOI ASPETTIAMO IL PROSSIMO GIRO.

Stamane mi sono svegliato con un dubbio: Meglio una tesi copiata o un master inventato ?Vorrei un bel titolone a nove colonne con commento di Travaglio..Meglio Madia o Casalino ! Io propendo per il secondo..Tanta fatica risparmiata !!

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Brutto segnale dai grillini. non affidabili. Votano contro tutto, Ema, olimpiadi, Tav, tap, aggiungiamo anche tac.

L’Ema va ad Amsterdam e il M5S vota contro l’Italia.Svanisce un’altra speranza per Milano. E il trasloco dell’Agenzia del farmaco passa con il sì dei grillini.

L'immagine può contenere: sMS

Il Parlamento europeo, nonostante i ritardi, le inadeguatezze e le opacità, ha approvato il trasferimento dell’Ema da Londra ad Amsterdam, anche se ha posto delle condizioni.La novità (per la verità una triste costante della nostra storia) è che la delegazione italiana si è divisa. A favore della mozione che dà il via libera alla candidatura olandese, il Movimento 5 stelle. Contrari Pd, Forza Italia e Lega.I soliti grillini.

Ma che bravi i grillini, poi asseriscono di averlo fatto a ragion veduta nell’interesse dell’Italia, non basta il danno ci vuole anche la presa per i fondelli

Non guadagnando alcunché chi tira le fila di quel movimento (e sappiamo tutti chi sono) hanno dato ordine di fregarsene degli interessi del nostro Paese. fosse stata la candidatura non di Milano ma di una città del Sud avrebbero votato e protestato con forza contro l’assegnazione all’Olanda dell’EMA, assegnazione avvenuta con imbrogli e addirittura col lancio di una monetina .M5S pagati con le tasse degli Italiani ma al servizio delle loro pseudo idee! forse chi li vota non paga le tasse ma aspetta solo il reddito di cittadinanza.Coglioni sono coloro che hanno votato M5s e lo hanno fatto solo per raccattare i soldi del sogno “reddito di cittadinanza”? adesso sono contenti di incominciare a raccattare deliri come il voto contro EMA, la lotta contro l’alta velocità ed altre trovate disfattiste che non tarderanno a venire? credo che tornare al voto sarà utile a riflessioni e ripensamenti per ristabilire un equilibrio responsabile!

L’Italia come il Venezuela di Maduro questi sono pericolosi sfruttano il disagio della gente che non sa reagire alle avversità promettendo mari e monti  ma sono arroccati nelle loro posizioni che metteranno l’Italia nella mxxxa.E questi penta stellati dovrebbero far crescere l’Italia? Vogliono ridurci all’età del Medio Evo altroché.POVERA ITALIA DOVE SEI CADUTA.

OK GUARDIAMO AVANTI E PREPARIAMOCI AL PEGGIO.PER ORA! Sono solamente e semplicemente rammaricato che il mio Paese e MILANO abbiano perso (a quanto pare molto immeritatamente) un’occasione d’oro per ospitare un’importantissima agenzia internazionale, che ci avrebbe portato prestigio e soldi: una grossa boccata d’aria fresca per un Paese in crisi come il nostro. Ovvio che, se ritenessi più adatta Amsterdam, direi che è giusto così (ne va della salute dei cittadini); ma poiché sembra proprio essere il contrario, sono doppiamente dispiaciuto. Non capisco cosa ci sia di male o addirittura di squallido (?). Milano era fra le città preferite dai dipendenti EMA. Amsterdam era la prima, ma da qui a dire che “non vogliono venire a Milano” ce ne passa e soprattutto non c’entra nulla: non sono loro a decidere, altrimenti avrebbero fatto votare loro e basta.Grazie grulli d’aver contribuito ha far conoscere quanto siano coglioni l’elettorato grillino dando fiducia a credere in ciò che promettono questi omuncoli.

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Mi sa che se la stanno godendo in attesa di dividersi le spoglie quando ci saremo ridotti come la Grecia.

Ben svegliati! Merkel-Macron ammettono le responsabilità dell’Ue respinta dalle urne italiane. Accelerazione sulla rifondazione dell’Unione: “Entro giugno la road map”  

Prontezza di riflessi e capacità di reazione non sembrano essere qualità in voga tra i leader dei due bastioni d’Europa, Emmanuel Macron e Angela Merkel, che si sono incontrati a Parigi per riflettere, tra le altre cose, sul risultato delle elezioni italiane. Ora che l’Italia, qualsiasi governo avrà, appare destinata a restare fuori dalla stanza dei bottoni in cui l’asse franco-tedesco proverà a ridisegnare il volto dell’Ue, i due leader fanno un parziale mea culpa sui loro fallimenti su immigrazione e crisi economica, promettendo di mettersi subito al lavoro per ‘salvare l’Europa’.Anche se tardiva, infatti, quella di Macron-Merkel suona a tutti gli effetti come un’ammissione di responsabilità. È il capo dell’Eliseo a pronunciare le parole fatidiche: le consultazioni italiane dello scorso 4 marzo “ci hanno consentito di toccare con mano […] le conseguenze di una duratura crisi economica e delle sfide migratorie a cui non siamo stati in grado di rispondere”. Il ragionamento non farebbe una piega, se non arrivasse così in ritardo rispetto ai tanti fatti e segnali arrivati nel corso degli ultimi anni.

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Siete degli egoisti incapaci ecco perché gli estremismi hanno successo. Chi è causa del suo male pianga se stesso.

Ora si sono accorti che, se l’Italia va in bancarotta politica ed economica nel caso che i due killers Salvini e Di Maio conquistino il potere, a pagarne le conseguenze sarebbe l’intero progetto europeo. L’Italia è “ too big to bail”. Non so però come questi due geni possano porvi rimedio. Di passaggio, si potrebbe ricordare come la Francia, paese amico e cugino di primo grado, abbia sempre procurato guai a non finire all’Italia. Con invasioni, sottraendole territori, senza contare ciò che ha rubato il bandito Napoleone ( di famiglia italiana, oltretutto). Vedremo cosa farà Macron.

Ma se lo sciagurato voto italiano servirà davvero a far muovere un passo in avanti all’UE ne sono contento, anche se l’Italia, più che comprensibilmente, ne sarà tagliata fuori.

ORA:Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) l’Italia sarà tagliata fuori da questa road map. Come avevo detto prima del voto, se M5s e Lega avessero avuto un successo elettorale il risultato immediato sarebbe stato il rafforzarsi dell’asse Franco-Tedesco (come dopo Brexit).
Negli ultimi 5 anni ci siamo barcamenati, adesso cominciano i dolori. L’Italia dal 4 marzo non conta quasi nulla. Già i vertici ed i contatti di questi giorni sulle vicende Russe ci vedono completamente esclusi.
Se prima eravamo il più piccolo dei paesi che contavano, ora non siamo neanche più tra i paesi che contano. Abbiamo fatto la scelta che hanno fatto gli USA, ma senza essere una potenza imprescindibile come gli Americani. Spero di sbagliarmi, ma credo che ne pagheremo subito il prezzo a livello internazionale.

Si con Prodi e per un po’ con Renzi ha contato. Non quanto Francia e Germania ma ci ritagliavamo un ruolo. Ora neanche quello. È abbastanza evidente ma non lo potete accettare

Cari GRULLI dovreste essere avvezzi solo a un ragionamento scientifico e razionale, credete ancora che l’M5S ha stravinto al Sud perché “si e’ scelto di non farvi più da zerbini? Estremisti perché’ si vuole che in Italia ritorni la legalità? …”
Gli idealismi che voi citate, li ho anch’io che non voterò mai un movimento che si maschera di onestà e di legalità quando si è visto che i suoi componenti si comportano esattamente come tutti gli altri politici, se non peggio per via dell’incompetenza e del fatto che la maggioranza è giovane senza un reddito definito.

Ma nel quadro di questa UE matrigna che ci ha lasciati soli a gestire la crisi dei migranti come si colloca il selfie di Giorgia Meloni con Orban (o gli entusiastici commenti di Salvini verso il medesimo?…) pochi giorni prima del voto? Se sei l’amico sovrani sta del principale boicottatore della politica delle quote di rial locazione dei migranti forse non sei nella condizione di poter muovere critiche all’UE.

L’Italia è andata al voto nel momento peggiore , paradossalmente.Si stava lentamente e faticosamente uscendo da una situazione economica dannatamente complicata e ogni giorno di incertezza pesa non poco sulle spalle degli italiani. Pur con 2 vincitori, a breve non ci sono soluzioni se non seguire il programma fin qui adottato. Siamo come un malato in condizioni critiche che stava seguendo una terapia che quantomeno aveva bloccato l’aggravamento e cominciava a dare segni di miglioramento.Ora abbiamo 2 vie: cambiare staff medico completamente, quindi con nuovo percorso di terapie o confermare le stesse terapie anche con cambio staff medico.Ma i familiari del malato hanno detto che lo staff medico precedente NON lo vogliono più e vogliono vedere il MALATO in piedi e guarito al più presto. Non vorrei essere nei panni del NUOVO STAFF.

L’Europa si faccia Stato. Non si può crescere senza vera potestà legislativa, continuando ad emanare non leggi ma direttive che gli Stati meno virtuosi puntualmente ignorano. Non si può acquisire rispetto senza potestà esecutiva, che consenta di punire chi deliberatamente si fa gioco della legge.
La Francia c’è. La Germania c’è. Si vada avanti con determinazione verso una Federazione Europea che sappia superare l’attuale Unione e ritagliarsi un posto ben definito nel mondo.

L’Europa, così come è stata realizzata è morta, non ancora sepolta e per questo temo che da ora in avanti cominci anche un po’ a puzzare.
Facciamo il punto. Inghilterra: Fuori. Europa orientale: con il portafoglio dentro, ma con la testa fuori. Grecia: economicamente distrutta. Spagna: con economia traballante, ma sull’orlo di una crisi politica e di identità (Catalogna) potenzialmente devastante. Italia: per carità di patria mi taccio.
La Germania, che ancora non si rende ancora conto, dopo aver perso la II guerra mondiale nel tentativo di conquistare il continente con i panzer, di aver fallito anche nella guerra economica scatentata dal Quarto Reich della Sig.ra Merckel.
La Francia, poverina crede ancora di essere un gigante e non vuole prendere atto di essere politicamente una piccola nazione di secondo piano con un’economia ai minimi termini.
L’Unione Europea è irreversibilmente fallita e prima i governanti europei ne prenderanno atto e prima si potrà cercare di porre rimedio ai danni che ha provocato, magari ricominciando con una forma confederativa che cerchi di costruire l’edificio europeo partendo questa volta dalle fondamenta e non dal tetto.

Non vorrei essere nei panni del NUOVO STAFF ITALICO CHE NON SA NEMMENO DA CHE PARTE GIRARSI,MA. La contro proposta Italiana al duo Franco-Tedesco deve comprendere la messa in comune del debito dei paesi dell’Euro e la creazione di un ministro delle finanze UE a capo di un sistema tributario Europeo finalizzato alla creazione di un bilancio Europeo funzionale a investimenti diretti della Commissione anche su proposte del Parlamento UE.L’Euro non sarà stabile e non sarà sinonimo di sviluppo se l’Europa non avrà un bilancio comune e un debito comune.Difficile che venga accettata, ma tant’è!
Avere un sistema così articolato significa avere una forma di ridistribuzione interna della ricchezza e spostate il peso della costruzione e del mantenimento della moneta unica dai paesi “poveri” ai paesi “ricchi”. Per assurdo oggi il peso della stabilità dell’Euro è tutto spostato sui paesi economicamente più fragili, qualora cadesse uno di questi andtebbe anche in crisi il sistema della moneta unica. Una follia dettata solo dall’egoismo.
In ogni caso deve essere chiaro ai partner Europei che il consenso Italiano non è assolutamente scontato anzi deve essere difficile da avere tanto e più di quello Britannico quando quest’ultimi erano ancora nell’Unione.

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Bene tanto la base è contro l'”inciucio” con i promotori dei vaffa, Emiliano che è minoranza della minoranza se ne faccia una ragione e anche qualcuno debole di cuore che non il coraggio di affrontare la traversta nel deserto.

Pd modello Spd: Maurizio Martina apre alla consultazione degli iscritti per le scelte strategiche, come quelle eventuali sul governo.Primo passo di discontinuità dall’era renziana: partito all’opposizione, ma se si deve cambiare linea si consulta la base.

“Penso alla Spd che ha costruito alcuni passaggi chiave con la partecipazione diretta degli iscritti”, dice Maurizio Martina intervistato da Repubblica. Un passaggio non da poco, quello pronunciato dal neo-reggente del Pd: passaggio notato dai più nel partito. Il riferimento all’esperienza dei socialisti tedeschi, che con un referendum tra gli iscritti hanno sciolto il dilemma sul sostegno ad una nuova grande coalizione con Angela Merkel, ha fatto il giro dei commenti tra i dirigenti dem stamattina. Che vuol dire? È un cambio di marcia netto rispetto all’era Renzi, concordano i non-renziani del Pd, quell’area che va dai renziani delusi, alla cerchia tra Zanda, Gentiloni, Minniti, Calenda e altri ministri, fino alle minoranze. Un cambio di marcia che nel breve termine potrebbe anche significare referendum tra gli iscritti sulle scelte di governo: modello tedesco.

I non renziani del Pd . Ancora con questi pochissimi personaggi … Se ci sono veramente … E che possono determinare qualche cosa. Cara huffinghtonpost ancora con questa ossessione e con questa volontà di aiutare ancora la scalata dei 5stelle? Cercate di esaltare il numero di coloro che non sono renziani ma non ci riuscirete perché è stato già deciso che il Pd starà alla opposizione senza se e senza. E se cadranno in questa trappola il Pd non ci sarà più.

Angela Mauro è sprecata come giornalista. Dovrebbe dedicarsi allo spionaggio. Come doppio o triplo agente. In funzione anti Renzi. Che poi l’idea di imitare la SPD non so quanto sia buona, visti i risultati elettorali. Occorre infatti mai dimenticare che il PD è il primo partito socialista tra quelli dell’Unione Europea. Questi studiano di continuo mille idee per distruggere il partito, zero idee per il paese….magari i giornalisti potreste un attimino moderarvi sugli articoli che raccontano ogni movimento e respiro di un partitino che non rappresenta nemmeno un 4% degli elettori.Quanto a Martina, da ex Ministro dell’Agricoltura, dovrebbe stare attento a non fare cavolate ma ne sono certo,voi messi a confronto non valete un unghia di Martina ..un signore..il miglior ministro dell’agricoltura a detta ..degli stessi agricoltori..quelli che hanno avuto modo di conoscerlo di persona…pagando noi le quote latte del governo leghista…Martina..non ha mai fatto speculazione di ciò..dicendo dell’ideona di Salvini di consigliare ai produttori di latte di non pagare..morale il miliardo di multa ce lo stiamo ciucciando noi.

Questi giornalai del huffinghtonpost , pennivendoli di una sinistra reazionaria, repressa, inacidita, rancorosa e sul viale del cimitero, a livello qualitativo possono tranquillamente fare concorrenza agli iper prezzoalti giornalai dell’house organ grullino di travaglio.Solite fanfaluche.

 

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Rende bene , la piattaforma e il blog. Chi viene qui a raccontare che Grillo non è un politico , prende in giro se stesso non chi lo legge e dovrebbe crederci.

Per Grillo, guadagni sei volte superiori al 2016: 400mila euro.

Da Renzi a Di Maio, ecco il reddito dichiarato dai politici italiani. Fedeli il ministro con l'imponibile più alto

Non è la classifica di Forbes, ma l’elenco dei redditi dei politici italiani suscita inevitabilmente curiosità e confronti. I dati sulle dichiarazioni relative ai guadagni del 2017 sono consultabili nei siti di Camera e Senato e da lunedì prossimo lo saranno anche in forma cartacea. Beppe Grillo guarda tutti dall’alto in basso, anche se nel suo caso si tratta del fondatore del movimento Cinque stelle e capo politico ma tecnicamente fuori da Camera e Senato. Grillo ha presentato redditi sei volte superiori al anno  precedente con oltre 400mila euro, quasi 350mila più del 2016.Realizzati col bolg marchio M5S. Sempre in ambito M5s, per quanto riguarda Luigi Di Maio, il reddito resta identico per il terzo anno consecutivo: la cifra dichiarata nel 2017 da Di Maio è identica a quella dichiarata nel 2016 e nel 2015, pari a 98.471,04. Sempre spulciando i redditi dei leader, Matteo Renzi, segretario dimissionario del Pd, dichiara nel 2017 un reddito imponibile di 107.100mila euro.

Non sono quelli, i dati veri: il blog generava un introito di 2 milioni di euro al mese, a marzo 2013 (dato statistico, ovviamente) come, fino a fine 2017, ne entravano ancora sui 700mila euro/mese (sempre statisticamente). Mediamente, all’anno, si parla di una ventina di milioni, spalmando la cifra fra il 2013 ed il 2017, altro che “300 euro”, quelle sono noccioline.Solo perché Grillo non dichiara i fondi all’estero, quella ventina di milioni di euro annui, altrimenti sai che classifica.

Grillo sei volte più ricco?..evviva..E per fortuna che Grillo proclamava la decrescita felice..In compenso vuole tagliare le pensioni tutte, degli altri però….la attui su di se’ la decrescita felice,se crede! la decrescita dei gonzi che ancora gli credono! Italiani ricordatevi i curricula fan ridere in questo paese come i proclami su meritocrazia e onestà come dimostrano Di Maio e Grillo,riflettete bene e per giunta è gente che non vuole il 3 valico e congestiona Genova di TIR e fa morire il porto che è congestionato Meglio un treno elettrico che 50 TIR diesel o NO? e non sono ancora al governo.

L’idea che uno possa prestare la sua faccia per dare pubblicità a un partito azienda fondato a scopo di lucro non vi lambisce neppure di striscio? Gli elettori italiani creduloni credono che l’allunaggio sia stato una messa inscena e che i vaccini siano un complotto delle case farmaceutiche ma non dubitano minimamente della buona fede dei loro beniamini. Auguro hai grulli che siano in vacanza dopo la grande vittoria di pirro oppure impegnati a stampare i moduli per il reddito di cittadinanza. Perché, umanamente, si può bisticciare su tante cose ma poi si deve avere anche pò di memoria. Auguri.

Ma Grillo non fà politica,non e un politico!dicono dalla setta. Grillo fa politica da sempre, non puo’ essere eletto. Ma questa e’ un’altra storia.Non vuole essere considerato  un politico perchè ci rimetterebbe ad esserlo, ma di fatto lo è.Essendo l’ispiratore del M5S detta indicazioni politiche ai suoi bravi ragazzi, li costringe alla decurtazione del loro stipendio e intanto lui incassa tutti i benefici, mi piacerebbe sapere quanto c’è di lui nei 23 milioni che ultimamente ha strombazzato. Si è costruito un blog tutto per sè separandolo da quello del movimento, almeno così gli introiti pubblicitari non deve dividerli con nessuno, tanto lo sapeva benissimo che le visualizzazioni del blog del movimento ve ne erano tante perchè c’era lui a rispondere.Con la politica ha trovato nuove idee per le sue gags e adesso i suoi comizi sono a pagamento, quei pochi che fa in piazza, solo in certe occasioni, sono solo pubblicità per i suoi spettacoli.Ci ha proprio saputo fare.E ha preso per il culo l’ITALIA,almeno una parte.

Dopo aver seminato e aver cavalcato per anni fake news (patrimoni occulti, voli di stato, auto blu, favori alle banche contro Renzi e co…), sarebbe legittimo chiedersi come possa aver moltiplicato per 6 il proprio reddito il sig. Grillo. Ripeto…chiederselo e dare una risposta ai cittadini, perché certe cose non dovresti neanche aspettare che te le chieda il giornalista. Non lancio accuse, vorrei solo chiarezza, visto che buona parte del consenso pentastellato si poggia sull’esigenza di trasparenza e moralizzazione del Sistema

PS:LE COSE DIVERTENTI CHE FANNO IMPRESSIONE in questo elenco di redditi di personaggi della politica per me sono queste:

1. GRASSO, quello che da Presidente Senato offese i Democratici e si buttò sempre quando era ancora in carica con i balbettanti di Estrema Sinistra Bersani Speranza Gotor D’Alema, ha reddito di SX:  321.000 anno.
 
2. Il Capocomico considerato Re dei condoni fiscali, capoccia dei Grillodestromani, che viene ad insegnare ad operai disoccupati artigiani famiglie, che sparge fasulle proposte a tutto il SUD, che prende in giro insieme ai suoi improbabili personaggini la gente del Sud senza avere lui e seguaci la minima cognizione di cosa sia la vera politica e la vera economia, ha un reddito di oltre 400.000 euro
3. RENZI, che è stato il miglior PDC da 45 anni ed insieme al PD ha salvato il paese, quello che dicevano legato a chi, mah, ha reddito fra i più bassi della politica 
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Ma come, con i loro amichetti della lega hanno fatto tante belle promesse, e ora che potrebbero mantenerle, andando a governare assieme, si tirano indietro ?

Di Maio dice che potrà esserci un solo governo: il suo.Ma non ha spiegato come, visto che ha ribadito che non intende fare compromessi sul programma e sulla composizione del governo.

Luigi Di Maio, il capo politico del Movimento 5 Stelle, ha detto oggi che il suo partito non è disposto ad appoggiare nessuno governo oltre a quello da lui presentato prima delle elezioni e che avrà come presidente del Consiglio lui stesso: ma non è chiaro come, visto che il Movimento 5 Stelle non ha ottenuto la maggioranza dei seggi in Parlamento.

Ma che tagliata fuori la lega.. se vogliono andare al governo che si accordino con chi può garantirgli la maggioranza che da soli non hanno, che cerchino compromessi e discutano con gli altri partiti. Per ora si vedono solo lamentele del tipo “abbiamo preso il 32,5% dei voti, dovete farci governare ora”, che suonano tanto come discorsi da bambini piagnucolosi. Detto ciò, l’appello al senso di responsabilità verso il PD è vergognoso dopo anni e anni di opposizione sfrenata e violenta, di VaffaDay e attacchi del tipo “siete dei mafiosi, avete le mani sporche di sangue”.
Ora i 5s si sono magicamente risvegliati maturi e responsabili? Credono che i loro elettori siano così ingenui?

Trovatemi una forza politica in tutta Europa che abbia raggiunto il 32,7% e sia distaccata dalla realtà allo stesso livello del M5S.

Li genio dice:Chi vuole confrontarsi nel nostro merito è benvenuto. Così ha detto Di Maio, non era chiaro?

Peccato che non funzioni così perchè:
A- Non ha vinto lui, ma hanno vinto in 3, o quantomeno in 2. Ma sicuramente per come stanno le regole del gioco non ha vinto il M5S.
B- Per fare i governi bisogna avere la maggioranza. Per avere la maggioranza bisogna fare accordi, per fare accordi bisogna cedere qualcosa, se Gigione non è disposto a cedere ministeri alle forze che gli verranno in appoggio sarà ancora più evidente quanto è raso terra il suo QI.
C- Con un’altra legge elettorale sarebbe successo lo stesso, il problema non è la legge elettorale, ma la fottuta costituzione, quella cosa più bella del mondo che avete tanto voluto difendere in quel referendum. Il doppio turno alla francese non è compatibile con la nostra attuale carta. deal with it.

Quindi o vi calate le braghe e fate un inciucio con la lega e forse la meloni per raggiungere a malapena la maggioranza e provare a governare. O state a vedere come il cdx si accorda col pd e vi soffia il posto (spero di no), o state a vedere il formarsi di un Gentiloni bis o altro governo di scopo che al momento è la cosa più realistica. Questo governo dovrà provare a trovare una nuova legge elettorale che non cambierà nulla se anche tornassimo al voto tra 2 anni, perchè la cosa che va cambiata profondamente è appunto la costituzione.

Ora tanti bei propositi e tante belle parole, ma il signor di Maio oltre a farsi un ripasso di algebra base, dovrebbe anche provare a leggerla ogni tanto questa bellissima costituzione.Siete voi i grullini che si tagliano fuori dalla formazione di un governo. Perché dire “abbiamo il 32% dei voti, governiamo noi con gli altri che ci appoggiano perché si” non vuol dire formare un governo, vuol dire fare il troll bimbominkia su una televisione in conferenza stampa, ma qui saremmo nella vita reale.

PS:La logica ma soprattutto la matematica, cioè il numero dei seggi e di eventuali voti di appoggio al governo, è piuttosto chiara, quindi non ho dubbi su quella. Devo dedurne che ci sia una strategia in quello che pensano nella SETTA DI Di Maio, ma davvero non riesco ad afferrarla. Vorrebbero che un pezzo di parlamento per i prossimi cinque anni non si presentasse/votasse? Vorrebbero che un pezzo di parlamento votasse con loro a prescindere? Vorrebbero semplicemente tornare alle elezioni a oltranza finché non raggiungono il 51%? Non sto polemizzando, sono sincero e vorrei che qualcuno mi desse un’interpretazione.

Applicazione pratica di bis pensiero. L’elenchino dei ministri prevede anche il ministero della verità? Potrebbe sottoscrivere un accordo col ministero del lavoro e assumere milioni di persone dopo adeguata preparazione tramite i corsi organizzati con il reddito di cittadinanza.

Da wikipedia: “Il Ministero della Verità ha sede in un grande palazzo di forma piramidale in cemento bianco, che sale a gradini per un’altezza di trecento metri. Contiene tremila locali al piano terra e altrettanti in ramificazioni sotterranee. Sulla facciata si possono leggere tre slogan del partito del Socing, ossia La guerra è pace, La libertà è schiavitù e L’ignoranza è forza.” L’ultimo si adatta alla perfezione al candidato primo ministro

 

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A me sembra che molti abbiano in testa i dipendenti statali e i cassaintegrati Fiat, ma ignorino quanti siano gli under 40 (e non solo) che lavorano da anni tra precarietà e tutele di fatto inesistenti.Non siamo più abituati a sentire parlare di difesa e protezione del lavoro. Questa è la cosa che mi colpisce di più.

Calenda ha detto qualcosa di sinistra. Difendere il posto di lavoro invece che il lavoro è quello che l’Italia ha sempre fatto. Sicuri che non abbia detto e o sia l’inverso?.

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Ieri, intervenendo a Roma alla presentazione di un libro, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda è stato molto critico con l’ultimo governo e con la sinistra, italiana ed europea in generale: per esempio ha detto che la sinistra moderna, quella nata e cresciuta negli ultimi 20 anni è “morta” e che ce ne vuole una nuova.

Secondo Calenda, oggi è arrivato il momento di una sinistra di un nuovo tipo:

«Che difenda il posto di lavoro e non il lavoro in sé, che offre protezione. Il Jobs act è sbagliato non per l’abolizione dell’articolo 18, ma perché contiene un indebolimento sostanziale degli ammortizzatori sociali»

Calenda ha poi precisato che non intende abolire il Jobs Act, ma che bisogna rafforzare la parte che riguarda le protezioni sociali. In un tweet oggi pomeriggio, Calenda ha scritto: «Ho solo detto, e non per la prima volta, che va rafforzato e rinnovato il capitolo ammortizzatori sociali per gestire le transizioni industriali che ci accompagneranno per molti anni»

Ammetto che di primo achito anche io ho storto il naso, ma molto, però può darsi che per “posto di lavoro” intendesse l’offerta lavorativa, quindi aiutare le aziende a non chiudere. Comunque una scelta di parole infelice e ambigua.

Non credo che Calenda apra la bocca per dargli fiato. A meno di refusi del giornalista era quello che effettivamente voleva dire. Se volete sapere cosa intendesse in concreto e con degli esempi probabilmente basta chiederglielo.

O una frase riportata male. Su “La Stampa” è riportata questa frase: “Se parli con le tesi di e cioè che bisogna difendere il lavoro e non il posto di lavoro, un operaio del
tornio prende il fucile e spara. È quello che è successo nelle urne il 4 marzo”.

Affermazione infinitamente più sensata che “difendere il posto di lavoro e non il lavoro in sé”.Basterebbe aggiungere che si difende il reddito oltre al lavoro in generale.
Le aziende decotte tenute in vita con la cassa integrazione spero non siano un esempio di buona pratica secondo Calenda.

Una grossa critica al sistema di ammortizzatori sociali in Italia è sempre stato che protegge il singolo posto di lavoro e non tanto i lavoratori in generale.
Può darsi che Calenda faccia riferimento a questo aspetto e che ritenga quindi il Jobs Act una riforma incompleta (visione in realtà che credo sia abbastanza diffusa all’interno del PD) all’interno di una transizione verso un sistema che supporti i lavoratori.

Comunque, ci sono molti modi di difendere un posto di lavoro, senza cadere nel “bieco vetero-sindacalismo”… Tipo, quando dai gli incentivi li vincoli alla permanenza della produzione in IT per un tot di anni .Tipo, fai lavorare le università a costo zero per pompare innovazione e miglioramenti di prodotto/processo alle aziende in difficoltà, vincolandole a trasformare gli utili futuri in capitale sociale e non in dividendi
Tipo, fornisci un vero supporto all’export anche per i meno grandi, non quella macchietta di attività scollegate e spesso insensate che abbiamo adesso….Se si e ci ragionasse sopra qualcuno che ci capisce magari tira fuori qualche idea davvero buona. Le mie servono solo per dimostrare che si può anche fare qualcosa in più che dire male del PD .

Gente: a me pare evidente cosa sostiene Calenda e sono rimasto basito nel leggere tutti questi commenti negativi che ne stravolgono il pensiero. Semplicemente intende dire che al lavoratore, il cui posto di lavoro viene spazzato via, non puoi offrire semplicemente una retorica vuota e, appunto, esclusivamente motivazionale sulle opportunità offerte dalla globalizzazione ma devi garantirgli la concreta possibilità di riqualificarsi, studiare, imparare nuove competenze, prepararsi in modo tale da poter accedere ad un nuovo posto di lavoro e nel frattempo, ecco appunto il riferimento alle protezioni sociali mancanti nel job act, avere un sostegno che ti permetta di sfamare la famiglia. Protezioni sociali che, mi pare, siano parte integrante di una democrazia moderna che, aldilà della giustizia sociale, comunque cerchi di non implodere come sistema. Boh, a me pare l’abc. Difendere appunto il “lavoro” e non quel determinato “posto di lavoro”. Discorsi peraltro fatti mille volte che, per una volta, bisognerebbe realizzare in modo non solo di facciata, come sempre è accaduto in Italia, coniugandoli con un termine sconosciuto: efficienza.

Mi risulta che al nord ci sono grosse difficoltà per trovare un tornitore, o in generale un operatore delle macchine utensili.
Questi sono lavori, anche decorosamente pagati (sicuramente meglio di un funzionario al massimo livello economico di un Comune) che hanno (a volte) controindicazioni pratiche come il lavoro a turni, la fatica fisica, la polvere…
Mi risulta anche che negli istituti tecnici i futuri disoccupati non si impegnano granché per imparare questo tipo di mestieri per i quali c’è domanda.
Quindi il discorso si allarga:
– i lavori c.d. “obsoleti” sono lavori o no?
– è ragionevole che tutti aspettino il lavorino pulito e di poco impegno, e che questa attesa sia tutelata?
– bisogna mettere le aziende in condizione di creare ricchezza (in primis per chi ci ha investito, e quindi per chi partecipa alla produzione della stessa) oppure continuiamo a sperare nei posti di lavoro creati dallo stato?
Se cerchi di scoprire cosa pensa Calenda (o anche altri politici, lui è un esempio) trovi sicuramente posizioni molto articolate e concetti che si sorreggono l’uno all’altro, con gli stessi meccanismi di interazione dell’economia reale.
Prendere una singola frase, estrapolarla dal contesto, e arrivare alla conclusione che siamo di fronte a un politico chiacchierone potrebbe essere azzardato, anche in via ipotetica.

 

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Riproporre l’ITALICUM sarebbe l’unica soluzione,Ma sarebbe ammettere che l’accozzaglia costruita il 4/12/16 ha preso per il culo l’ITALIA.

Salvini: “Berlusconi chiude agli M5s? No, siamo in linea”. E su nuova legge elettorale dice: “Si può fare in una settimana”

Salvini: "Berlusconi chiude agli M5s? No, siamo in linea". E su nuova legge elettorale dice: "Si può fare in una settimana"
Il leader leghista a Modena per presidiare il ri conteggio di alcune schede spiega anche come potrebbe cambiare rapidamente il Rosatellum per garantire la governabilità. Meloni: “No a esecutivo con forze fuori dal centrodestra” “Ho visto Berlusconi ieri sera. Era incazzato? Assolutamente no. Quello che leggo sui giornali a volte è stupefacente, dicono che Silvio abbia chiuso al M5S ma a me non sembra. Siamo in linea, stiamo ragionando sui programmi”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervenuto a Modena.

Si può fare l’antidoping ad un politico ?……. Suggerisco di non perdere tempo, l’atteggiamento di questo individuo è da persona fatta !!!

Un giorno guarda a dx , un altro a sx  e un altro alle stelle, un giorno con l’euro  l’altro contro l’euro , un giorno si propone presidente l’altro non ha ambizioni di presidenza , in un giorno vuole abolire i vitalizi l’altro si ricorda che è già stato fatto , un giorno vuole abolire la fornero l’altro si dimentica, un giorno vuole le tasse al 15% l’altro si inventa la riduzione in 10 anni , un giorno vuol fare il governo con il cdx l’altro con Dima, un girno vuol fare la modifica alla legge elettorale l’altro la vuol fare in una settimana e renderla subito efficace  ……….un giorno dice l’altro non dice …….. FERMATELO ………….HA STRANI comportamenti.Basta con senili scuse di lega e M5S. Con la legge elettorale anteriore (incostituzionale) o con il proporzionale secco, proposto dai 5S, staremo più o meno allo stesso punto. Forse serviva la riforma costituzionale proposta dal PD (doppio turno). Ma l’avete rifiutata. Nell’Italicum non è stato affatto bocciato il premio di maggioranza, bensì il ballottaggio alla Camera a seguito della bocciatura del referendum.
Ad ogni buon conto, la storia della legge elettorale “in una settimana” è un film già visto, mi sorprendo che qualcuno provi ancora a propinarlo. 
La verità è che non avete nessun diritto divino.Considerata l’astensione record (27%), stranamente mai nominata, la lega ha il voto di attorno 1 italiano su 10 e i 5S di 1 su 4. Nessun diritto celestiale.Proprio la legge elettorale vi permette, con la metà dei voti emessi ma attorno al 60% dei parlamentari, di governare senza tante storie.Comunque fatevi la legge elettorale che volete. Soprattutto la lega inconcludente  perderà voti a favore di FI. Il PD non si preoccupa.Ora tocca a voi.

E cosa vogliamo fare? Dare la maggioranza assoluta ad un singolo partito (in questo caso il M5S) solo perché è stato votato dal 33% circa degli italiani? Rifacciamo il “Porcellum” e ce lo facciamo ribocciare dalla Corte Costituzionale?
Il problema è che per giustificare un premio di maggioranza si deve raggiungere una soglia minima di voti alle liste, altrimenti la  Corte Costituzionale si mette giustamente di traverso. Ora, io non so quale possa essere una soglia “ragionevole” per la Corte, dato che non sono un esperto della materia, ma ragionando con il buon senso non penso si possa scendere sotto il 40%. Nessuno al momento è in grado di raggiungere questa soglia. Altro che legge in una settimana, secondo me non ci crede neanche Salvini, o almeno lo spero per lui!

Il famoso doppio turno, c’è l’avete presente? Basterebbe quello per garantire governabilità. In Francia Macron al primo giro non arrivava al 24 per cento, poco sopra gli altri tre  candidati, tutti intorno al 20.Al secondo gli è toccato più del 66. Governabilità assicurata. A fine mandato gli elettori lo premieranno o puniranno a seconda del lavoro svolto. Nelle democrazie mature, di solito, funziona così.Perciò. Riproporre l’ITALICUM sarebbe l’unica soluzione,Ma sarebbe ammettere che l’accozzaglia costruita il 4/12/16 ha preso per il culo l’ITALIA.

L’abbiamo capito, Salvini, ce lo avete detto in tutte le forme: “Con tutti meno che con il PD”. A sua volte il PD ha ripetuto varie volte “Con Salvini e M5S no”. Quindi, voi che avete vinto e pretendete giustamente di fare il Governo, volete ora passare dalla fase del no al PD alla fase del “SI con chi”? O sarete solo capaci di non fare proposte che abbiano una maggioranza in Parlamento, per poi dare colpa al PD di avervi detto di no?

 

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