Così l’ereditario imperatore Davide Casaleggio controlla il Movimento 5 Stelle
L’universo pentastellato è come una piramide: ci sono gli elettori militanti, i politici di Roma affamati di potere e il capo-azienda che nella penombra fa girare tutto. Tre livelli, non comunicanti fra loro.
L’unico che comanda e mai votato o eletto.
Vanno tutti da Casaleggio, per forza. È lui il presidente della Casaleggio Associati (oltreché dell’Associazione Gianroberto Casaleggio) ed è presidente, amministratore unico e tesoriere della Associazione Rousseau – come ha notato il Foglio. Cioè ha le chiavi del cuore del Movimento, e dell’azienda che, fra le altre cose, gli ha sviluppato la piattaforma: gli iscritti, i dati , le decisioni, i soldi che arrivano al Movimento Cinque stelle. Che già non sono pochi e che saranno sempre di più: finora quasi 600 mila euro alla Associazione Rousseau (per non parlare dei contributi pubblici che pioveranno sugli sterminati gruppi parlamentari), e adesso la manna dei 300 euro al mese che dovrà versare ciascuno dei 339 parlamentari eletti (227 alla Camera, 112 al Senato), per un totale di 1,2 milioni l’anno, 6 per l’intera legislatura. Un elemento da non sottovalutare, quando si parla di possibile e imminente ritorno alle urne: «Chi glielo fa fare, a Casaleggio, di rinunciare a tutti quei soldi per tornare a votare? In nome di che, della difesa di Di Maio premier?», è una delle riflessioni che si sentono più spesso tra i volponi di Palazzo.
Francamente non riesco a capire il perché di tanta considerazione e quali meriti abbia questo personaggio, che non solo non si sa che cosa pensi, ma se pensa tout court. Si è mai cimentato in un ragionamento politico o si è limitato ad ereditare un’azienda? Domanda retorica. E’ effettivamente una presenza assurda, che non c’entra nulla né con la politica né con la società civile. Già il padre era uno che alla più che adulta età che aveva giocava con la playstation (no comment), ma almeno aveva avuto un’idea potenzialmente rilevante, quella di indagare se il web fosse un veicolo potente per la politica. In realtà M5S è nato e cresciuto grazie alla presenza fisica di Grillo nelle piazze lasciate deserte dal PD, e le “parlamentarie” con poche centinaia di voti di preferenza(!) facevano e fanno semplicemente ridere. Personaggio da fumetti.
Lo schema piramidale Ponzi, inventato da un italiano, e metodo del famoso banchiere truffaldino Madoff. Il partito impresa 5S funziona come un’entità finanziera. Al posto di vendere titoli o azioni, vende in genere ciarpame politico con un metodo in voga sempre in momenti di crisi profonda in un paese, meglio se strutturale,cioè non crisi temporali o congiunturali. I 5S vendono programmi come vendessero antirughe Avon e come per l’antirughe molti, troppi, cadono nel’inganno.Pensare che il partito impresa governerà nei prossimi anni è terrificante. Ma ha già dimostrato di sapersi adattare al mercato: non più no europa, no euro, no nato. Tutto ciò che serve per prendere il potere andrà fatto.Tempi bui per la democrazia e per l’Italia.
Vi immaginate una nazione nella quale i parlamentari siano selezionati da una società di marketing, cioè da una società che per mestiere orienta i comportamenti delle masse, sulla base di un’analisi dei loro interventi su internet. I più affidabili, cioè quelli assolutamente privi di spirito critico, disoccupati dal futuro incerto, con una cultura approssimativa, vengono candidati ed eletti. Immagino che, per prudenza, la società obblighi gli eletti a firmare un contratto che preveda forti penali nel caso in cui l’algoritmo abbia prodotto una scelta errata e un eletto si dimostri meno influenzabile del previsto. Immagino che la popolazione di quella nazione, obnubilata da decenni di sottocultura televisiva e manovrata da coorti di pennivendoli, decreti il trionfo del progetto e che la società di marketing si ritrovi alla guida della nazione. Immagino tutto questo ed inorridisco,
Ma sono tutti uguali dicono i PENTADEMENTI per svincolarsi dalle loro responsabilità.