Caro Cofferati:Sei rimasto al 800,la sinistra che piace a lei,cosa ha fatto per i co.co.co. pro.Mi spieghi perché e come, il contratto a tutele crescenti è peggio di un co.co.co.pro. Lei è un topo che va dietro a pifferai.

QUESTO DORME TUTTO L’ANNO SI SVEGLIA IL PRIMO MAGGIO E BLATERA LE SOLITE CAZZATE.Articolo 18 ma non solo, nuovi diritti per un lavoro che cambia.

Risultati immagini per COFFERATI E ARTICOLO 18A quelli come te, da lavoratori, sono poi degli schiavisti da imprenditori.
Quello dell’articolo 18 è un problema finto, il problema è che il lavoro scarseggia, ma nessuno parla di lavoro e tutti del fati di come “posto fisso” che non esiste più, fatevene una ragione, non perché lo dico io, ma perché le stesse imprese per sopravvivere devono cambiare continuamente e per farlo in fretta, ahimè, non c’è un’altra via che cambiare personale.Tra l’alto, se non se ne fosse accorto, il problema non è trovare lavoratori, ma trovare imprenditori, senza i quali, lei starebbe sul divano a rigirarsi i pollici dalla mattina alla sera.Ma adesso ci penserà MS5 a dare ai lavoratori il diritto alla mediocrità. Spero vi vada bene, sono quasi sicuro che vi andrà male, e quelli come lei se lo saranno meritato tutto, fino in fondo.

Ma diciamo tutta la verità, l’articolo 18 è servito soprattutto per garantire i sindacalisti, per evitare che venissero licenziati perché sindacalisti, i lavoratori se vengono licenziati è quasi sempre per giusta causa o per dismissione di un ramo d’azienda.Fatturati miliardari. Bilanci segreti. Uno sterminato patrimonio immobiliare. E organici colossali, con migliaia di dipendenti pagati dallo Stato. I sindacati italiani sono una macchina di potere e di denaro. E c’è ancora chi crede che facciano gli interessi dei lavoratori

Caro Cofferati, voi sindacalisti avete sempre e solo tutelato chi il lavoro ce l’aveva già. La disperazione più grande per una persona non consiste tanto nel perdere un lavoro, quanto invece non riuscire a trovarne un altro (che ho vissuto sulla mia pelle). Ma di questo aspetto non ve ne siete mai occupati. Sarà perché i disoccupati non pagano le quote sindacali! 
Poi non avete mai, dico mai, guardato agli aspetti negativi che la vostra politica del lavoro procurava alla salute economica di un paese. 
Con l’art. 18 avete creato il mercato del lavoro più ingessato d’Europa, senza trasmigrazioni fra pubblico e privato e fra azienda e azienda (che fa bene all’economia perchè trasmigrano anche le competenze implementando i saperi), avete impedito il rinnovo degli organici che avrebbero consentito di far posto ai giovani con competenze più aggiornate. A seguito di questo avete di fatto favorito un florido mercato delle “raccomandazioni”, che a tutto guardava fuorchè al merito e alle competenze. Potrei continuare ma mi fermo qui. 
Ma già, dimenticavo che per voi sindacalisti quello del lavoro non può essere un mercato ma deve essere una variabile indipendente dell’impresa. Di fronte a ciò che accade nella realtà, c’è di che sganasciarsi dalle risate. 
Ultima questione, ai nuovi lavori non serve tanto un Sindacato che li protegga, fornendo una pappa già pronta (illudendo la gente che ci sarà sempre qualche “santo” che pensa a loro), quanto una sindacalizzazione dei lavoratori, che devono prendere coscienza che i miglioramenti bisogna guadagnarseli con le proprie lotte, come è sempre accaduto nel passato. Perché nessuno ti regala mai niente se non fai di tutto per ottenerlo. E’ su questo aspetto che come sindacato dovete lavorare: puntare di nuovo sulla presa di coscienza dei lavoratori affinché si emancipino dalle angherie. Aspetto che avete completamente abbandonato.

Cofferati è uno di quelli che ancora si illudono di contrastare la globalizzazione a suon di scioperi sindacali.Il problema se mai era di fare ripartire l’economia infrastrutturale e incentivare la ricerca riformare i centri di formazione e gli uffici di collocamento e fare in modo che chi come molte industrie va in paesi dove la manodopera costa meno. Introducendo  un tassa in più a chi fa questi giochetti speculativi sulle spalle del operaio, ma questo bisognava farlo in Europa era una guerra che si doveva combattere dentro il parlamento europeo.Ma il parlamentare SALVINI e tutti gli altri parlamentari europei italici dove erano?

Un minimo di ragionamento si deve fare. Siete d’accordo che l’art.18 sia stato più che altro un simbolo ed uno spauracchio che negli anni ha finito per essere vuoto se non controproducente. Peccato che siano passati almeno 20 anni dai primi segnali di necessità del cambiamento dettate dai cambiamenti nel e del mondo del lavoro. I sindacati hanno assunto solo una posizione difensiva e da salotto. Hanno trattato i colletti bianchi come dei corpi estranei e considerando le tute-blu come dei poveri da difendere a tutti i costi. Peccato che non si siano accorti che queste tute blu diminuivano per tantissime ragioni.

PER FINIRE:Vorrei ricordare a questi predicatori che hanno rappresentato e rappresentano la rovina dei lavoratori, che anche quando l’arti. 18 era vigente, riguardava al massimo il 10% dei lavoratori, perché tutti gli altri facevano parte di aziende al di sotto dei 15 dipendenti per i quali l’art. 18 non si applicava. 
L’art. 18 è sempre stato un feticcio, dietro il quale certa sinistra, di cui Cofferati fa a buon titolo parte, ha sempre nascosto la sua impotenza ed inconcludenza. Dirò di più.
L’arti 18 è sempre stato il simbolo di una certa legislazione del lavoro modellata sulla grande industria mentre l’Italia è sempre stata la patria della piccola e piccolissima impresa. Era infatti la copertura dell’immondo rapporto tra grande impresa, sindacato, politica; oltre naturalmente a rappresentare un tappo alla crescita delle imprese condannate, con l’art.18, al nanismo.
Un Paese senza giustizia, asfissiato dalla burocrazia, e immerso in una cultura anti imprenditoriale paurosa, ha trovato comodo e facile fare le battaglie per l’art. 18, insomma per NIENTE. E gli imprenditori, vittime della sindrome di Stoccolma, che fanno? Si innamorano di politiche sovraniste e di movimenti che li vedono come fumo negli occhi e che hanno, come loro obiettivo principale la reintroduzione dell’art. 18, ovvero del NIENTE! AMEN.

Caro Cofferati:Sei rimasto al 800,la sinistra che piace a lei,cosa ha fatto per i co.co.co. pro.Mi spieghi perché e come, il contratto a tutele crescenti è peggio di un co.co.co.pro. Lei è un topo che va dietro a pifferai.ultima modifica: 2018-05-02T12:31:19+02:00da bezzifer
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