Di Maio si mette già all’opposizione di un governo del presidente.A Mattarella dirà che l’unica opzione è andare al voto il più presto possibile.

Se mai ci fosse stato bisogno di ulteriori conferme, l’immagine del centrodestra che lunedì andrà insieme al Quirinale e la Direzione dem che chiude a un governo con M5s, sono la dimostrazione che Luigi Di Maio è sempre più distante da Palazzo Chigi. Due segnali arrivati nello stesso giorno che dicono come tutti i tentativi di dialogo, con la Lega prima e con il Pd dopo, si siano infranti contro un muro. Il capo politico grillino in queste ore sta provando a uscire dalle secche in cui si ritrova dopo quasi sessanta giorni spesi nella speranza di formare un nuovo governo con lui premier: “Adesso ci resta solo una possibilità: andare al voto subito”. Attorno a questo ragionamento, che Di Maio sta facendo con i suoi e che la prossima settimana esporrà al Capo dello Stato durante le consultazioni, ruotano i tormenti pentastellati e i malumori interni.

Di Maio ha finalmente realizzato che non farà il presidente del consiglio e, sapendo che se si farà un governo non verrà poi ricandidato, si sta giocando il tutto per tutto puntando a nuove elezioni subito, nella vana speranza di aumentare il consenso con nuove elezioni, nonostante le due batoste deglle regionali.Tutto per le sue ambizioni personali, alla faccia degli italiani. Spero solo che lo capiscano anche gli elettori del M5S, che si dovrebbero liberare di una nullità simile al più presto

Mai come in questi due mesi l’appellativo di GIGGINO ‘O RIPETENTE si calza meglio a calimero …io … io … io … io …al voto … al voto … al voto …ce l’hanno tutti con me …ce l’hanno tutti con me …ce l’hanno tutti con me …E anche in questo caso si capisce che l’unica cosa che conta per Di Maio e compagni vari è la poltrona, la legislatura deve finire subito altrimenti con la regola dei due mandati il caro Beppe li manda tutti a casa.

Di Maio, una nullità politica. Le trattative di queste ore è la dimostrazione tangibile della mediocrità politica di Di Maio. Presunzione ed ego. Il m5s, con la situazione politica attuale, le forze politiche in parlamento, potevano governare il paese facendo convergenze e proponendo come Premier una figura autorevole della propria area intorno alla quale far nascere un governo a 5stelle. Insistere con Di Maio, francamente una nullità, ha creato il viatico per le nuove elezioni, e molto probabilmente la consegna del paese al cdx. Di Maio tornerà al San Paolo.

Povero Calimero lui si è impegnato al massimo, ha annunciato tutto il possibile ed immaginabile, anche la scoperta dell’acqua calda e la fusione a freddo, ma siccome è piccolo e nero non lo hanno preso in considerazione, Mattarella lo deve difendere, magari lo lava nelle acque del Gange, forse lo rimanda a vendere bibite al San Paolo.

Giggino ha l’esperienza di una vita nel non fare nulla, all’opposizione massimalista, sparando supercazzole rotanti, nuota nel suo ambiente. Poi, dovesse di nuovo capitargli di dover fare trattative di governo, si stupirà che nessuno se lo fila.chi semina vento raccoglie tempesta, da sempre.

In una settimana hanno occupato tutte le poltrone… A scrocco visto che non sanno fare una mazza . Poi hanno fatto la solita dichiarazione eclatante… Occupando quelle poltrone che sarebbero servite finalmente per fare Una delibera in due settimane per togliere i vitalizi insieme alla lega.. E dato che hanno ampiamente i numeri per fare ciò… Il risultato è che non vi è nessuna delibera e i vitalizi sono sempre lì (quel che rimane dei vitalizzi) sarebbero questi “gli sforzi che hanno fatto per realizzare il primo governo del cambiamento”, visto che le precondizioni per le possibili alleanze con Lega e PD (partiti con posizioni, visioni e prospettive politiche diametralmente opposte) erano:
1) Io, Di Maio sono l’unico qualificato per fare il Premier
2) Voi, che siete arrivati esimi, dovete accettare il programma nostro, vi concediamo di scegliere, dal nostro menu, alcune cose sulle quali vi ritrovate
3) Ovviamente, noi, M5S, non ci degniamo di considerare le vostre ragioni
4) Noi, M5S, decidiamo anche per voi chi deve essere il vostro leader e cosa dovete fare, ad esempio, a Salvini chiediamo di lasciare FI e buttare alle ortiche anni di collaborazione, con il rischio di far saltare il governo di diverse regioni dove il Cdx lavora insieme.
Quindi, detto questo, vorremmo far presente al’on. Di Maio, che per decenni una forza politrica che è arrivata anche al 30% dei voti e che governava molte regioni, è stata tenuta all’opposzione, anche di governi istituzionali; in questi casi (sto parlando del PCI) abbiamo avuto la “non sfiducia”.
Quindi, sarebbe bene che si  finisca con questa retorica falsa e continua e si dicesse la verità agli italiani.

Diventate adulti cari 5stelle. Accettate il responso di Mattarella e ridimensionatevi, se non lo fate voi ci penseranno gli elettori quando fra un anno si potrà rivoltare con una legge elettorale con BALLOTTAGGIO e con un RIFORMA che prevede il superamento del senato.

PS: Giggino o’ Masaniello e tutto il MO-VI-MENTO sembrano dei giganti dai piedi d’argilla….e difettano di matematica.Se hanno il 33% dimenticano che dall’altra parte c’è il 67% Lo sanno che lo stesso PCI raggiunse questa cifra in alcuni frangenti della sua storia,ma non è mai andato a Palazzo Chigi,per lo stesso motivo che non avevano ” alleati” possibili ? Ne dubito.Pensare che uno come lui potesse essere in grado di sbrogliare questa matassa è semplicemente utopico….però va dicendo che ce l’ha messa tutta e ci credo,sono le capacità che gli mancano.Inoltre è la loro filosofia di base che è fasulla : noi non facciamo ” alleanze”….allora attaccatevi al tram.Ritornare alle elezioni sembra una minaccia …ma è fasulla anch’essa,si sprecherebbero tempo e danari per niente,ma questo lui non lo vede …è miope.Povera Italia in che mani l’ha fatta finire quel 33% che li ha votati.