Cavolo che testa.NON LO VUOL ANCORA CAPIRE CHE NON LO CAGA NESSUNO.

Ospite a Mezz’ora in più su Rai3, il leader M5S conferma la disponibilità a scegliere con Salvini un “nome terzo”. Ma ribadisce: “Via Berlusconi”

“FACCIO UN PASSO INDIETRO”

“IL PROBLEMA PER FARE UN GOVERNO NON SONO IO” – Luigi Di Maio a “In Mezz’ora in più”: va bene un premier terzo, Salvini lo sa da tempo. Resta il no a Berlusconi. “Se il centrodestra chiude si va a votare. No a governi tecnici o del Presidente”. E aggiunge: “Democrazia rappresentativa a rischio se a 11 milioni di voti si risponde con il 2 di picche”

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Il non partito, con il non statuto, con le non primarie, del non premier, con il non governo della vigilia delle elezioni ha rivelato che non sarà il PdC. 
Non si comprende lo stupore che corre sui media. 

Giggino, chi a riportato la tua intervista omette di dirlo, ha anche oggi hai minacciato l’intervento del popolo se il pdr non farà come vuole il Mo vi mento. Il solito intervento da mafiosetto dilettante. La Direttora, che non gli è certo ostile, glielo ha comunque fatto notare parlando di strattoni alla giacca del pdr.

Il demagogo GIGGINO IL CONIGLIO, sapendo che il governo che vorrebbe non si fa per sua incapacità annuncia di volere fare il passo indietro. Ma indietro rispetto a che? Mica aveva un diritto per cui rinuncia a questo immaginario diritto. Ed aggiunge che , se non si realizza ciò che vorrebbe, è fallita la nostra democrazia. Questo giovanotto non conosce i fondamentali della nostra democrazia. Secondo lui gli altri avrebbero dovuto costruirgli un altarino. Siccome non glielo hanno costruito la democrazia…non c’è. Non ha raziocinio. Non sta proprio bene. Non capisce nulla . Questa è la democrazia. La maggioranza non lo ha votato e non lo vuole. Questa è democrazia. Il 37 per cento è minoranza. E chi non è andato a votare non lo ha riconosciuto come soggetto di rinnovamento.

La coerenza del grullo, scaduto il penultimatum, si è arrivati al terzultimatum, diceva Toninello la faccia più intelligente del webbe, il treno è passato Salvini ha perso la grande occasione, valeva solo per ieri, da oggi si riparte, euro si euro no la setta dei cachi.E la verità è molto semplice e meno nobile, Silvio ha tirato fuori i nomi dal cassetto, il povero Giggino ha dovuto fare buon viso a cattiva sorte, molti neo eletti erano disoccupati, c’è stata la corsa ad aprire mutui a tasso agevolato, alla camera uno dei tanti privilegi della casta, prevede mutui immobiliari con tasso al 1% come li pagherebbero questi mutui se tornano disoccupati, di fronte a questa opposizione Giggino ha capito che non poteva tornare alle urne, l’unico che può toglierlo dai guai è Salvini, quindi il porello Giggetto si è dovuto inchinare, il governo la qualunque purché non si torni a votare, dura lex della giungla sed lex del realismo.

Ma come faremmo senza giggino… per ogni problema ha una soluzione bella e pronta e soprattutto facile facile magari studiata da grillo o dalla casaleggio e company…perché così va il mondo che ci regala sempre tutto a piene mani.

Mattarella, finché salvini e di maio non gli indicano un concreto e realistico nome terzo condiviso, fa bene a non credere a questi 2 pagliacci, che giocano solo a far cadere la colpa del mancato accordo sull’altro, ed ad andare avanti per la sua strada. Tra l’altro già nelle indicazioni di giggino o ripetente ci sono condizioni impossiili: “un nome terzo che garantisca flat tax, reddito di cittadinanza e abolizione fornero”. Già solo la terza è molto ardua da ottenere, le prime due impossibili anche singolarmente. Figuriamoci tutte e 3 insieme! Giggino ‘o ripetente, quando salvini farà il nome, dirà che non è garanzia per ottenere queste 3 cose (e chi lo sarebbe?) e farà perdere altro tempo. Mattarella li ha capiti..Ma vi rendete conto che Di Maio ha fatto questa mossa solo perché disperato. La figura che dovrà formare un governo la sceglie il Presidente della Repubblica, non Di Maio e Salvini. Dire ciò è andare contro le prerogative del Capo della Stato. Mattarella non potrà mai accettare un simile ricatto da parte del Movimento 5 Stelle e Lega. La carta Costituzionale su questo è chiarissima. Gli italiani devono svegliarsi non possiamo permettere che i principi Costituzionali vadano calpestati..

Di questo passo “ C’è il rischio che chi ha votato questo movimento non creda più nelle istituzioni…” ovvero si rischierebbe una dittatura o una rivoluzione popolare. Di Maio, senza volerlo, anzi, diciamo a sua insaputa, ha dato la perfetta definizione dei propri elettori, o, almeno, di una parte consistente di essi. Gente che sarebbe aperta a dittature o a rivolte che manderebbero a catafascio il paese – e l’Europa. E a parte il fatto che Di Maio insiste nel non capire che per governare ci vuole il 50% e che avere il 32% non significa aver avuto un’investitura a governare da parte degli elettori. Ce ne sono quasi il 30% che non hanno nessun desiderio che Di Maio governi. È il tono minaccioso che I 5S hanno ereditato da quella persona orribile che è Beppe Grillo, un fascistoide frustrato e rabbioso. Vedo anche che DM ha resuscitato il reddito di cittadinanza, visto che è tornato in modalità elettorale. L’Italia deve pagare ogni anno più di 300 miliardi per interessi sul debito pubblico ( di cui dobbiamo ringraziare Craxi e De Mita e poi i governi Berlusconi che lo hanno ignorato). Dove li trova Di Maio? Tornando alla lira, come vorrebbe quell’animale di Grillo ? E poi stampare a piacimento e dare una milionata di lire in tasca ai nullafacenti….ma a patto che non di esca più dall’Italia, nemmeno per comprare cioccolato svizzero, che costerebbe qualche milione ( di lire)….Già, a quel punto saremmo usciti dall’Europa…e Grillo avrebbe chiesto asilo all’Iran, “ teocrazia democratica”, secondo lui..

 

Cavolo che testa.NON LO VUOL ANCORA CAPIRE CHE NON LO CAGA NESSUNO.ultima modifica: 2018-05-06T17:41:33+02:00da bezzifer
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