“VOGLIAMO RICONTRATTARE I PARAMETRI EUROPEI” – Il ministro Di Maio a “In mezz’ora in più”: andremo in Europa per avere margini su maggiori investimenti. “Non useremo il Cencelli per le deleghe su tlc, editoria e Servizi”

Europa,più flessibilità in cambio di riforme !! Ma non credo proprio siano il reddito di cittadinanza,la flat tax,e la Fornero le riforme che l’Europa chiede !!

Ma perché questo demente parla nel giorno delle ELEZIONI?e poi la solita aria fritta e il vuoto pneumatico che lo caratterizza.La cosa più comica è qundo si permette di dare giuduzi su Draghi, cioè uno che ha ottenuto il PhD alla MIT, che gigino solo per capire che cosa sia dovrebbe studiare 10 anni.

Va bene dire: “Il punto fondamentale è che a noi non stanno bene i parametri attualmente in vigore e abbiamo messo su una squadra per andare a contrattarli”. Il problema è che non lo puoi fare come Italia da sola (o Francia o Spagna, o qualsisi paese – vedi cosa sta succedendo in U.K.). Prima devi crearti alleanza a livello Europeo e Internazionale. Per ora questo governo non lo fa e non lo ha scritto nel “contratto”. Speriamo che affrontando la realtà lo capiscano. Conte che fa la sponda a Trump e Putin è ridicolo.

Di Maio andrà in europa a chiedere soldi. Pretenderà che siano per investimenti. Ma li vorrebbe per la spesa corrente. L’Italia se questi continuano andrà a picco. E non per mano dell europa. Ma per mano di coloro a cui chiediamo di comprare il nostro debito. E io pago…. anzi no. Voi pagate visto che non vivo più in italia.Possiamo sempre attuare il piano B.A proposito: qualcuno sa se in gran segreto, abbiamo,già iniziato la stampa dei mini-bot? Mica possiamo andare in Europa, chiedere con voce ferma e decisa, la diminuzione del debito, farci fare dei sonori pernacchia in faccia, senza avere i minibot in mano.PER FORTUNA LE COSE CHE DICE QUESTO COGLIONE E SOLO FUFFA. Perché. A parte l’opportunità o meno di andare in onda a urne aperte (ma ormai siamo già abituati a tutto), il Ministro Di Maio non ha detto granché.
In pratica, se mettiamo in fila quello che non ha detto lui e ciò che ha detto il ministro Tria emerge che:
1) Tria prosegue sulla linea di Padoan, chiederà flessibilità per investimenti e riforme strutturali, spingendo sul fronte degli investimenti;
2) Non si parla di grandi sformaenti dei parametri, non perché ce lo chiede l’Europa, ma perché, se così facessimo, non troveremmo finanziatori e, in tutti i casi, che ci presta i soldi lo chiederà a tassi più elevati;
3) Ha escluso il ricordo a Mini-BOT, sapendo che sarebbe l’inizio di una catastrofe, ma che i creditori dello Stato saranno pagati in moneta sonante: non conosco i dati, però mi risulta che, con l’introduzione della fatturazione elettronica i tempi di gestione delle fatture e relativo pagamento sia diminuito e lo split payment ha ridotto un po’ il mancato pagamento dell’IVA.
Quindi, in conclusione, chiederemo a Bruxell margini di manovra utilizzando le stesse leva di Padoan, probabilmente cambieranno un po’ i fini delle spese, Padoan li ha utilizzati per cercare di ridurre imposte e cuneo fiscale oltre che a incentivare gli investimenti privati, Tria sembra orientato a utilizzarli per investimenti pubblici.
In tutti i casi, discorso un po’ diverso da quello del Ministro Di Maio.