La sorprendente vittoria di Del Bono a Brescia.Il sindaco uscente del PD ha vinto con più del 50 per cento dei voti: dice che il suo segreto è “non essere arroganti”

L’eccezionalità di Brescia, quindi, ha fatto pensare a molti osservatori che il merito della vittoria sia in buona parte della buona prova da amministratore che ha offerto Del Bono.MA ANCHE DI UN VOTO DI TESTA NON DI PANCIA. ORGOGLIOSO D’ESSERE UN BRESCIANO.

In realtà la linea tenuta da Del Bono non è stata molto differente da quella sommessa e produttiva di Gentiloni, la grossa differenza è che a livello occupazionale Brescia e provincia sono un distretto invidiabile non solo a livello nazionale (che spiega in parte lo scarso attecchimento del M5S ) mentre la Lega non ha mai convinto del tutto la popolazione cittadina I PROCLAMI ALLA PAURA QUI NON PAGA.QUI L’EMIGRATO LAVORA PRODUCE PAGA LE TASSE E INTEGRATO,CERTO COME D’OVUNQUE CI SONO CI SONO PURE DELLE PROBLEMATICHE, MA UNA BUONA AMMINISTRAZIONE LA GESTISCE,NON LA SUBISCE.SI! Risultato ancora più sorprendente se si considera il numero di cittadini stranieri presenti sul territorio e di come questo sia percepito come disagio SOLO dalle vecchie generazioni e non tutte. Di slogan facili la Lega ne aveva, Salvini ha pure fatto una capatina a piazza Mercato.

Altro dato interessante è che l’avversaria ha improntato la sua campagna, a parte sullo slogan “Brescia cambia genere” ( #noaigendernellescuole ), sul “basta buonismo, puliamo Brescia dagli immigrati”. E comunque essendo tanti gli stranieri in città non è riuscita a catalizzare, neanche con l’intervento di Salvini.

Trattasi di Brescia città. 50km più in là, a Bergamo il PD il 4 marzo è risultato primo partito (e Gori ha vinto nella corsa a governatore). Questo fa comodo alla propaganda furbastra che descrive il PD come partito delle classi abbienti, fighette, radical chic e blablabla contro i poveri provincialotti.