Quando ho letto il titolo del capoverso “Perché l’Italia non vuole l’Aquarius?” ho sentito un urto che non so spiegare. Perché anch’io sono l’Italia, e Salvini mi ha appena trasformata in una criminale.

La Spagna si è offerta di accogliere l’Aquarius. Il nuovo governo socialista di Pedro Sánchez ha messo a disposizione il porto di Valencia, che però dista più di 1.500 chilometri; a bordo ci sono più di 600 persone.

Il governo della Spagna si è offerto di accogliere nel porto di Valencia la nave Aquarius dell’ong SOS Mediterranée, in arrivo dalla Libia con circa seicento migranti e rifiutata sia dal governo italiano che da quello maltese. La nave si trova a metà strada fra Italia e Malta da domenica sera, cioè da quando il governo italiano non le ha consentito di sbarcare in uno dei suoi porti come avviene da anni in questi casi.

Ma non è così.Va urlato in ogni modo che Salvini NON è l’Italia!! Perlomeno non tutta, sicuramente non quella migliore.

Il nostro ministro degli Interni pretende che vengano rispettate le leggi ( come è giusto che sia) ma è il primo a violarle.
Il nostro ministro degli Interni si compiace che Orbán e i suoi soci si rifiutino di accogliere i migranti (facendo fallire la riforma sugli accordi di Dublino) e poi pretende che Malata accolga in un solo colpo un numero di migranti pari all’1,3% della sua popolazione. Onorevole Salvini Lei è il benvenuto nella realtà ed è ora che si prenda le sue responsabilità e quelle della carica istituzionale che ricopre.

E dai fascio razzisti mi fanno sapere! Quindi a tuo avviso i francesi, gli austriaci, gli spagnoli, gli svizzeri, i tedeschi, gli ungheresi, i polacchi, in sostanza tutti i cittadini dei paesi che fanno respingimento di clandestini alle frontiere sono criminali? Ma anche chissenefrega dei francesi, degli austriaci, degli spagnoli, degli svizzeri, eccetera.

Il punto non è tanto “chi sia criminale e chi no” (e comunque penso che non prestare soccorso equivalga a commettere un crimine). Il punto è che c’è una nave con esseri umani recuperati in mare che gira in tondo, con viveri in esaurimento, in attesa che qualcuno apra un porto.Sarebbe bello se l’opinione pubblica riuscisse a cogliere che sono due tavoli diversi: su un tavolo c’è la crisi umanitaria, che va gestita sempre nell’interesse unico delle persone da portare in salvo. Sull’altro tavolo c’è il grande tema del controllo dei flussi, che di certo non si risolve bloccando qualche nave.

Proseguo dicendovi cosa penso io:

1. E’ ovvio che nell’immediato non portino beneficio. Nessuno lo afferma, ma il punto è che non li si accoglie per motivi utilitari, ma umanitari. Tieni presente che si diceva la stessa cosa degli albanesi quasi trent’anni fa e ora spesso ci sono albanesi che hanno assunto dipendenti italiani.
2. E’ vero, non arrivano da guerre, ma solo dalla povertà. Purtroppo non si sceglie dove nascere. Secondo me uno dovrebbe avere il diritto di scegliere invece dove vivere, anche se questo volesse dire per me rinunciare a qualcosa.
3. Avete i dubbi su questo: avete fonti da consultare? Per ora non direi che vivano nel benessere ed è tutto loro interesse cercare di migliorare la loro situazione in futuro. Molti cercano di proseguire il viaggio verso il nord Europa per ricongiungersi a parenti o conoscenti che potrebbero aiutarli ad introdursi nel mondo del lavoro.
4. Ci sono nazioni in cui convivono ben più di due religioni, anche in Europa.
5. Non è compito delle singole persone di occuparsi dei migranti. E se mi dovessero introdurre una tassa per aiutarli sarei d’accordo.

6. (non è in risposta ai vostri punti): Trovo molto ipocrita chi dice nello stesso discorso “Prima gli italiani” e poi “Basta con i fannulloni”: Tra un africano volenteroso e un italiano “furbetto del cartellino” chi scegliete?
6b. Il rimpatrio forzato costa molto di più di 35 € al giorno di fondi europei (di cui un paio finisce nelle tasche del migrante)
6c. Aiutarli a casa loro costa ancora di più

Potete argomentare il mio esposto ?  NO MA IL PD.

OK VADO AVANTI io: io “li voglio” perché ritengo sia dovere prestare soccorso a persone recuperate in mare. Penso anche che occorrano seri interventi atti a limitare il numero di disperati che prendono il mare, e sostengo che l’Italia, per posizione nel Mediterraneo, dovrebbe avere un ruolo determinante in questo, se solo la nostra classe politica (tutta, ahinoi) avesse la capacità di avviare trattative diplomatiche ed economiche con alcuni paesi del nord-africa. Ma capisco bene che è più facile, per il politico di turno, lanciare slogan nazionalpopulisti contro “gli invasori”.

Sono d’accordo con la necessità di trovare una risposta comunitaria al problema. Detto questo, non è che l’Italia si sia presa mai carico del problema dei marocchini in Spagna, dei magrebini in Francia, degli ucraini in Polonia e via dicendo. Non facciamo il solito errore di sentirsi unica vittima di un problema globale.

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    Quando ho letto il titolo del capoverso “Perché l’Italia non vuole l’Aquarius?” ho sentito un urto che non so spiegare. Perché anch’io sono l’Italia, e Salvini mi ha appena trasformata in una criminale.ultima modifica: 2018-06-11T18:14:30+02:00da bezzifer
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