Amministrano come ubriachi. Pensano che la crescita si faccia distribuendo soldi gratis e non con il lavoro. Non durerà molto.

I BARBARI AL POTERE.

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Ci sono piccoli episodi che fanno sperare in un’Italia migliore. A Genova, città martoriata e per la quale il governo fa solo confusione, i vigili del fuoco hanno avuto un’iniziativa politico-sentimentale: hanno chiesto a Regione e Comune il permesso di issare su quel che resta del ponte Morandi la bandiera di Genova, quella con la croce di San Giorgio, la stessa della Repubblica genovese, la stessa che stava sulle navi della Superba.

Il permesso è stato subito accordato e la bandiera è stata sistemata. Il gesto ha due significati: Genova è Genova, mica un paesino in cui venite a fare i vostri giochini politici e vogliamo decidere su quello che si fa, qui siete a casa nostra.

Il secondo episodio avviene a Torino, cerimonia religiosa in ricordo di Sergio Marchionne. Nessun esponente del governo presente. Fra i politici di rilievo c’è solo Matteo Renzi (che di Marchionne era amico e estimatore). Finita la cerimonia, si è formata una fila di operai della Fiat, Alfa Romeo, Ferrari, che andavano a stringere la mano a Renzi e a dirgli grazie.

I due episodi raccontano che, nonostante tutto, la memoria collettiva delle cose buone fatte in questo paese non si è persa del tutto.

I barbari, ormai, hanno conquistato casa e pensano che l’Italia sia governabile con il codice penale nell’ossessiva ricerca di colpe, anche dove non ci sono.

Ma non è così. Di Maio e Salvini pensano che, prima di loro, solo dei furfanti abbiano amministrato il paese. Dimenticano solo che questo paese, uscito dalla guerra semi-distrutto e agricolo al 90 per cento, senza di loro, in pochi anni è diventato la sesta potenza industriale del mondo. Certo, molti rubacchiavano, ma il paese era amministrato. E in poco tempo una buona parte dell’Italia ha raggiunto livelli di benessere europei.

Adesso, invece, siamo al ridicolo. Si deve fare la legge di stabilità e i 5 stelle insistono per il reddito di cittadinanza (ridotto a 5 o 10 euro al giorno). E tanto Salvini quanto Di Maio si sgolano in tv a dire: mica gli diamo il reddito per stare a casa, sul divano, offriremo loro un lavoro e dovranno accettare.

Sembrano due ubriachi. Alla fine, il benedetto reddito di cittadinanza andrà a almeno 5 milioni di persone (contro gli 11 inizialmente previsti): dove li hanno visti Salvini e Dei Maio 5 milioni di posti di lavoro da offrire alle loro clientele? Su Marte?

Dicano almeno le cose come stanno: è pura distribuzione di denaro. Invece delle scarpe spaiate, come faceva il comandante Lauro, noi distribuiremo stipendi, siamo più moderni.

Faccio una facile previsione. Questa volta, grazie al condono fiscale e a qualche acrobazia contabile, un misero reddito di cittadinanza salterà fuori, ma l’Italia non ha le risorse per continuare a lungo a distribuire soldi gratis ai suoi cittadini. Ogni mese dobbiamo andare sui mercati a chiedere 35-40 miliardi di euro per tirare avanti. In queste condizioni solo dei folli (come sono i 5 stelle) possono pensare che ci siano le risorse per il reddito di cittadinanza.

E non è vero che rilancerà l’economia. Certo, mettendo un po’ di soldi in giro qualcosa succede. Negli anni scorsi (distribuzione di denaro di Renzi) quello che è accaduto è che le importazioni sono aumentate quattro volte il Pil. Presi i soldi, la gente non si è precipitata a comperare fagioli a chilometro zero: ha preferito Ipad, iPhone, Samsung. Per i più poveri, sandali vietnamiti.

In sostanza, il denaro pubblico è servito, più che altro a finanziare, le industrie di altri paesi. E con il reddito di cittadinanza accadrà esattamente la stessa cosa.

Basta prendere due statistiche per capirlo, di solito sono delle tabelle con dei numeri in colonna. Con qualche sforzo anche Di Maio potrebbe arrivarci.

Amministrano come ubriachi. Pensano che la crescita si faccia distribuendo soldi gratis e non con il lavoro. Non durerà molto.ultima modifica: 2018-09-17T15:12:26+02:00da bezzifer
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