Taglio parlamentari: ridurli sì, ma con criterio

Risultati immagini per Taglio parlamentari: ridurli sì, ma con criterio

E’ fuori da ogni dubbio che il taglio dei parlamentari è una delle storiche battaglie del m5s e, specialmente dopo la debacle alle regionali, si tenta in tutti i modi di portare a casa un risultato più che altro di coerenza con le promesse. Poi certo che meno parlamentari=meno costi è indubbio. Ridurre solo stipendi e indennità non so se sarebbe meglio (sottolineo però che i 5s lo fanno da anni indirettamente) ed il problema della rappresentanza, secondo me, in un parlamento di nominati non è che trovi tanta ragion d’essere.

Ma resta una misura propagandistica e, sostanzialmente, inutile. Lo vogliamo dire che impantanare il Parlamento su una riforma superflua solo per far riguadagnare qualche voto ai 5 Stelle, in questo momento, con tutti i problemi che deve affrontare questo benedetto Paese, è un’emerita porcheria? Poi non capisco perché non dovrebbe essere meglio ridurre gli stipendi e le indennità: adesso in Parlamento ci sono 950 privilegiati. Con la riduzione del loro numero ce ne sarebbero di meno, ma privilegiati rimarrebbero. Se si vuol dare un segnale al Paese, il vero bersaglio da colpire è quello, il privilegio, non il numero. Anche perché non sono affatto convinto che non vi siano rischi per la rappresentanza. Se non si vuole (giustamente) un Paramento di nominati, occorre cambiare la legge elettorale, non tagliare il numero degli eletti. Che soluzione sarebbe?

Una obiezione qualunquistica !: ma se l’obiettivo era di risparmiare e di moralizzare la politica non era più semplice ridurre del 40% stipendi e/o indennità, invece che i parlamentari?

Vi! Ricordo che li paghiamo benissimo perchè hanno sempre detto che così non sono influenzati da possibili tentativi di corruzione. La storia ci dice che non è così. Gli eletti poi sono sempre gli stessi vengono inseriti direttamente dal partito proprio per assicurare l’elezione di chi vogliono loro. Non è nominativa

Del taglio dei Parlamentari non ce n’era proprio bisogno, se non per mere questioni propagandistiche. Erano previsti 950 deputati nel 1948 quando eravamo appena 45 milioni, figurarsi ora che ne siamo 60. Ma si può parlare di tutto,  anche di una riduzione di questi o persino delle funzioni delle Camere (tema caro a Renzi/Boschi): ma per inciso, il nostro bicameralismo perfetto, che è sostanzialmente uguale a quello americano per esempio, funziona bene così com’è (sempre se l’Esecutivo non la smette di imporre l’agenda a colpi di d.l.), e piuttosto, alcune incongruenze, o impasse tra le Camere, possono benissimo essere risolte con Leggi Costituzionali, senza cambiare la Costituzione stessa. Ma se ne può parlare di ridurre i parlamentari, sebbene da contrappeso servirebbe una legge elettorale (prima di tutto non incostituzionale come le 4 precedenti), uninominale e proporzionale. Perché una cosa non emerge : il sistema dovrà essere proporzionale e non può essere maggioritario tout court, sebbene può esserne prevista una piccola quota: deve essere garantita la rappresentanza piuttosto che la governabilità, perchè così i padri costituenti hanno previsto

Taglio parlamentari: ridurli sì, ma con criterioultima modifica: 2019-09-13T11:43:16+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share